Cosa fare per diventare insegnanti in Italia
In Italia, esiste un iter specifico da seguire, necessario per iniziare ad insegnare presso una scuola pubblica. Indipendentemente dalla materia in questione, tale processo passa attraverso gli organi di governo relativi al mondo della scuola in sé, ovvero quelli appartenenti al MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). Compito del Ministero è infatti decidere quali requisiti sono determinanti per l’assegnazione delle cattedre. Per facilitare il processo, esistono quelle che sono chiamate classi di concorso, ovvero categorie in cui i potenziali futuri docenti vengono inseriti a seconda del titolo di studio ottenuto (in parole povere, in base alle materie che si è abilitati ad insegnare). Ogni qualvolta che il Ministero indice un nuovo concorso pubblico per l’assegnazione di nuove cattedre, i potenziali docenti devono iscriversi alla classe loro relativa, per poter partecipare alla selezione.
Prima di andare a vedere quali sono le classi di concorso intorno alle quali c’è spesso più confusione (ovvero quelle per insegnare alle scuole medie o superiori), occorre specificare che, a livello di titolo di studio, per poter accedere ai concorsi pubblici per diventare insegnante di scuola materna o primaria occorre necessariamente la Laurea in Scienze della Formazione Primaria (o equivalente), indipendentemente dal conseguimento di altri titoli di istruzione universitaria.
Suddivisione delle classi di concorso: tre categorie
Le classi di concorso, così come previsto dalla riforma attuata dal Ministero nel 2017, sono oggi 114 e si suddividono in tre macro categorie:
La categoria A, che racchiude le lauree del Nuovo Ordinamento
La categoria A1, che include le lauree del Vecchio Ordinamento
La categoria B, che si riferisce ai cosiddetti insegnamenti tecnici o pratici.
Questa suddivisione fa sì che, al momento della scelta della/e classe/i in cui concorrere, il potenziale candidato possa orientarsi con più facilità. Ciò velocizza il processo di identificazione e iscrizione al concorso pubblico in questione.
Scegliere una o più classi di concorso
Non è di fondamentale importanza riportare le singole aree in cui si suddividono le varie categorie di cui sopra, poiché esse rispecchiano le aree tematiche delle materie in questione. Importante è, invece, specificare che lauree diverse permettono di accedere a classi di concorso diverse. Questo non solo a livello di materie da insegnare, ma anche di quantità di classi stesse a cui ci si può iscrivere in occasione di un concorso pubblico.
L’abilitazione ad insegnare una certa materia, alle medie o superiori, non dipende tanto dal corso di Laurea frequentato e terminato, ma bensì da esami specifici dati nel contesto del corso di Laurea stesso. Ne consegue che molte Lauree sono abilitanti ad insegnare più di una materia. Un corso come Architettura (Magistrale a ciclo unico), ad esempio, permette di accedere ad una ventina di classi di concorso differenti, tutte legate in qualche modo ad uno o più moduli che si studiano durante il percorso di Laurea.
Come riporta il MIUR, affinché una materia, studiata durante il conseguimento della Laurea, sia riconosciuta come valida, per l’insegnamento di tale materia (corrispondente o ad essa legata) presso una scuola media o superiore, è necessario che un certo numero di CFU siano stati accumulati relativamente, appunto, a tale materia, durante il percorso universitario.