Cercare lavoro nel 2023: la guida con i consigli per il tuo CV
Due anni di pandemia hanno cambiato anche il modo di cercare lavoro, oltre a contribuire alla diffusione dello smart working. Questo può significare anche maggiori possibilità a patto di essere preparati adeguatamente. Anche a livello del curriculum vitae ora possono essere di aiuto alcuni accorgimenti a cui prima neppure si sarebbe fatto caso.
Per cercare lavoro quest’anno dunque ecco un breve guida su come stendere la migliore presentazione di sé alla luce delle nuove realtà lavorative.
Cercare lavoro: cosa tralasciare
Finché la possibilità di svolgere attività da remoto era scarsa nel curriculum spesso il datore di lavoro sbirciava subito l’indirizzo di residenza. Questo per determinate posizioni lavorative (come ad esempio il tecnico o altre mansioni pratiche) può ancora essere rilevante, ma non per tutti. Basti pensare agli editor o al personale d’ufficio, che coi giusti mezzi può fare tutto da casa.
Un altro aspetto che terrorizza molti quando è il momento di cercare lavoro è la stesura della lettera di presentazione. Quando espressamente richiesta è bene fornirla, ma può risultare comodo inserire una breve descrizione già all’interno del CV. Se ci si candida tramite LinkedIn inoltre è possibile inserirla direttamente sul portale.
Con i ritmi frenetici e lo scarso tempo da dedicare alla lettura dei curriculum è meglio colpire il reclutatore indicando solo le posizione lavorative di interesse. Possono essere le più recenti o quelle più pertinenti al settore in cui si vuole cercare lavoro. Un modo per evitare che il proprio CV venga letto svogliatamente e di fretta perché troppo corposo.
Ciò che serve quindi è qualcosa di sintetico e diretto in modo da attirare subito l’attenzione ed evidenziare i propri punti di forza. Il curriculum va anche adattato a seconda dell’azienda per cui si fa domanda evidenziando alcune esperienze in favore di altre.
Sfruttare la cronologia inversa
Una volta scelte le caratteristiche da indicare e quali esperienza lavorative inserire il modo migliore per stenderle è quello di elencarle procedendo a ritroso. Ossia partire da quella più vicina nel tempo a cui seguiranno quelle avvenute in precedenza. In questo modo chi esamina il CV non dovrà scorrere tutto il documento.
Cercare lavoro solitamente si fa secondo un percorso che parte da posizioni di basso rilievo per poi via via ambire a ruoli di maggiore responsabilità. Partire mostrando il traguardo è sicuramente meglio che iniziare la propria presentazione rievocando uno stage magari di diversi anni prima.
Questo naturalmente vale per chi ha seguito una carriera ben indirizzata che vale la pena di mettere in mostra. Per chi invece ha cambiato dei settori si possono mettere in ordine cronologico inverso quelle pertinenti ed eventualmente qualche cenno agli altri ambiti di esperienza. In fondo una persona versatile è giusto cha valorizzi questo aspetto di sé.
Considerare gli elementi grafici
Per quanto non si faccia che ripetere che cercare lavoro comporta dare di sé un’immagine professionale, questo non esclude la possibilità di usare icone o simboli nel CV. Va bene evitare colori troppo vivaci o scritte con font diversi ma alcuni elementi grafici possono rendere il curriculum più piacevole da vedere e da leggere. Basta che rimangano sobri.
Un esempio è mettere un simbolo per ogni sezione del CV, come il simbolo della valigetta stilizzata (stile LinkedIn) per le esperienza lavorative. Oppure l’icona del tocco universitario per la parte in cui si dichiara l’istruzione ricevuta e i titoli di studio conseguiti. In questo modo il documento appare anche meglio organizzato agli occhi di chi lo esamina.
Anche considerare di fare i titoli (Istruzione, Attestati…) di un colore scuro e ben leggibile ma diverso dal corpo del testo e dalle altre righe può risultare gradito. Molto usato per esempio è il blu, discreto ma elegante e che spezza un po’ la monotonia del bianco e del nero.
Poiché si tratta di un elemento importante, per cercare lavoro occorre anche selezionare una foto appropriata da inserire. Vale a dire niente selfie, possibilmente frontale e massimo a mezzo busto, non a figura intera. Occorre uno scatto nitido e in cui si appaia naturali, senza sembrare troppo rigidi o forzati nell’espressione.