Calcolo interessi legali: informazioni utili
Per calcolo interessi legali, secondo il nostro ordinamento, si intende l’interesse concepito mediante il frutto del godimento di una determinata somma economica.
Più precisamente, rappresenta la soglia di interessi che viene decretata dal Ministero del Tesoro e che viene resa attiva mediante un decreto legge, sotto il rigoroso e costante controllo della Banca d’Italia.
Il decreto appena menzionato deve essere reso pubblico entro e non oltre la data del 15 dicembre, quest’ultima antecedente rispetto al periodo di validità dell’atto legislativo.
Una volta pubblicato, l’interesse legale diventa una vera e propria cartina di tornasole nel processo di definizione del costo del denaro che viene preso in prestito da un qualsivoglia istituto di credito.
Ovviamente, conseguenza naturale di codesta misura è la definizione di un interesse che abbia validità anche nella fattispecie dei mutui bancari, più in particolare nella definizione degli interessi mensili da pagare.
Effetti tasso di interesse legale
Ma quali sono gli ulteriori effetti della definizione del tasso di interesse legale? Come accennato in precedenza, questo interesse viene in primis applicato in ambito bancario, compresi i mutui che nel periodo di validità vengono concessi dagli istituti. Ma non sono soltanto le banche ad essere soggette a codesta misura.
Infatti, ulteriore ambito di esecuzione dell’interesse legale è il rendimento medio lordo dei titoli di stato, facendo riferimento all’anno in corso.
Inoltre, particolare non da trascurare, questa misura ricade, inevitabilmente, anche sul tasso di inflazione, e pertanto sul potere di acquisto della moneta.
Un importante riferimento normativo dell’interesse legale è costituito dall’articolo 1284 del codice civile, che esordisce affermando che il saggio degli interessi legali è determinato in misura pari al 5% in ragione d’anno.
Calcolo interessi legali – modalità
In che modo viene calcolato l’interesse legale? Mediante una semplice funzione.
Il primo passo da compiere è quello di stabilire tre parametri: capitale investito (C), tasso di interesse annuo (i) e tempo (t), solitamente sotto forma di giorni. Pertanto, la formula di calcolo sarà la seguente: C x i x t.
Esemplificandone lo svolgimento, e ponendo quindi delle cifre in questo caso di fantasia, ecco che il calcolo si presenta in questo modo: 1300,00 x (3,5/100) x 1.
In chiusura, una tabella riassuntiva delle variazioni annue dell’interesse legale:
– 21 aprile 1942: 5.0%;
– 16 dicembre 1990: 10.0%;
– 01 gennaio 1997: 5.00%;
– 01 gennaio 1999: 2.50%;
– 01 gennaio 2001: 3.50%;
– 01 gennaio 2002: 3.00%;
– 01 gennaio 2004: 2.50%;
– 01 gennaio 2008: 3.00%;
– 01 gennaio 2010: 1.00%;
– 01 gennaio 2011: 1.50%;
– 01 gennaio 2012: 2.50%;
– 01 gennaio 2014: 1.00%;
– 01 gennaio 2015: 0.50%;
– 01 gennaio 2016: 0.20%;
– 01 gennaio 2017: 0.10%;
– 01 gennaio 2018: 0,3%;
– 01 gennaio 2019: 0,8%;
– 01 gennaio 2020: 0,05%;
– 01 gennaio 2021: 0,01%.