Buoni fruttiferi postali: guida completa rischi benefici
I buoni fruttiferi postali, altamente utilizzati negli ultimi anni, sono prodotti d’investimento di cui lo Stato è garante. Analizziamoli nel dettaglio.
Cosa sono i buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali (Bfp) sono una categoria di titolo emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti dello Stato e distribuito dalle Poste. Chi ne usufruisce ha, come garanzia, la restituzione dell’intero capitale investito più annessi crediti maturati nel tempo.
I Bfp si possono acquistare o presso un ufficio postale o online. Due i modi di sottoscrizione dei medesimi: in forma cartacea o, per chi possiede un conto Banco Posta o Libretto di Risparmio, dematerializzata tramite scrittura contabile.
Come funzionano i buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali sono di semplice utilizzo. La quota di denaro scelta dal titolare viene versata su un Bfp e, nel tempo, gli interessi aumentano. Il capitale può essere prelevato a piacimento ma, per ottenere un risultato tangibile, conviene attendere un arco di tempo che va da un minimo di 6/12 mesi dalla data di sottoscrizione.
I buoni fruttiferi postali hanno una validità di 30 anni, a partire dal giorno di sottoscrizione, se emessi prima del 27/12/2000. Quelli seguenti invece hanno una durata più limitata di 20 anni. Il giorno successivo è quello di scadenza e da quel momento i Bfp diventano infruttiferi. Quelli cartacei, inoltre, vanno anche in prescrizione. Ciò accade dopo 10 anni dalla data di scadenza. I buoni ottenuti online invece, se non rimborsati alla scadenza, vengono caricati di default sul conto corrente del titolare. L’ importo minimo da investire per un buono fruttifero postale equivale a 50€, senza nessun costo aggiuntivo né per la sottoscrizione né per il futuro rimborso. È necessario sottolineare che gli interessi sono tassati solo del 12,50% e il bollo da pagare si attesta sullo 0,2%. È anche vero, però, che quest’ultimo è da pagare solo in caso di un valore totale di buoni fruttiferi postali con lo stesso intestatario superiore a 5.000€.
I buoni fruttiferi postali possono essere cointestati fino a ben 4 persone in contemporanea. Basta che gli intestatari siano o tutti maggiorenni o tutti minorenni.Esistono diverse formulazioni di Bfp, varianti in base sia alla durata dell’investimento sia ai parametri su cui gli stessi si basano. Più il periodo è ampio, più certamente il guadagno effettivo sarà alto.
Che rendimento offrono: vantaggi e aspetti positivi
- non sono colpiti dalle oscillazione di mercato, quindi non esiste il fattore rischio;
- quando il titolare vuole riscuoterli ha diritto almeno all’intera cifra versata;
- su di essi non pendono spese di commissioni di gestione;
- per cifre inferiori ai 5.000 € non è necessario pagare il bollo;
- è un’ottima metodologia d’investimento a favore di un minore, come analizzeremo a breve;
- sono soggetti a tassazioni favorevoli. Rispetto al 26% delle rendite finanziarie, i Bfp si attestano sul 12,5%;
- tra tutte le opzioni di rendimento catalogate come a basso, se non nullo, rischio i buoni fruttiferi postali sono tra le migliori.
Buoni fruttiferi postali a favore di minorenni
Un’ottima scelta è quella che fa chi utilizza i buoni fruttiferi postali a favore dei minorenni. Infatti, è possibile intestare dei Bfp a giovani tra gli 0 e i 16 anni e mezzo. I documenti da utilizzare sono, per entrambi i soggetti partecipanti i documenti d’identità e il codice fiscale.
Il lato estremamente positivo di questa tipologia di sottoscrizione è la non necessità di una grande somma di capitale per il buono fruttifero. Inoltre, è di molto semplice e rapida realizzazione. Non è necessario aprire un costo postale ma è sufficiente o recarsi al più vicino sportello posta o sottoscriverlo online. Per il resto non è necessaria alcun altro controllo o manutenzione. Ma il vero aspetto vantaggioso è che il buono potrà nel tempo prima della riscossione, e quindi tendenzialmente ampio, maturare e rendere un risultato molto più alto, a partire dalla somma inizialmente versata. Il minore infatti non potrà accederne prima del compimento della maggior età, a meno che non chieda e ottenga l’autorizzazione dal giudice tutelare in casi estremi.
Dunque i buoni i fruttiferi postali a favore di soggetti minorenni, sono davvero un ottimo investimento a lungo termine.
Zone d’ombra: svantaggi e aspetti negativi
Più che di investimento, quando si parla di buoni fruttiferi postali, dovremmo parlare di risparmio. Infatti dal momento che sono a rischio zero, sul breve periodo non consentono di ottenere molto denaro in più rispetto alla somma versata. Spesso infatti i buoni fruttiferi postali hanno un rendimento minore rispetto a quello che si otterrebbe tramite un conto deposito libero.
Altri aspetti che potrebbero essere dannosi da tenere in considerazione sono:
- il rischio, lontano ma reale, del fallimento dello Stato. Se ciò accadesse i buoni fruttiferi postali non avrebbero più valore;
- l’ alto numero di cause intentate contro lo Stato da risparmiatori con Bfp. Lo Stato infatti, è stato accusato da titolari di buoni fruttiferi postali di non aver rimborsato con la cifra esatta più interessi maturati.