Autovelox: taratura va indicata nel verbale
L’autovelox è uno strumento che consente di determinare la velocità di una vettura basato sull’emissione e ricezione di una coppia di raggi laser paralleli che attraversano la strada perpendicolarmente. Si tratta di un sistema che deve essere tarato affinché possa offrire dati certi e verificati utili per sanzionare o meno coloro che eccedono i limiti di velocità previsti.
Autovelox: quando la velocità non è un’opinione
I moderni navigatori satellitari ci trasmettono oltre alla posizione, anche la velocità alla quale viaggiamo, ma quasi mai questa coincide con i valori rilevati dal tachimetro di bordo. La differenza è spesso notevole (fino a 15 km/h di scarto) e se ci capita di incrociare un rilevatore di cortesia, quelli che ci avvisano sulla velocità alla quale stiamo viaggiando, ci accorgiamo di un terzo valore, diverso dagli altri due.
C’è da scommettere che se in quel determinato istante dovessimo confrontare le tre rilevazioni con una quarta, proveniente da un eventuale autovelox che ci immortala perchè siamo in eccesso di velocità, sul verbale che ci perviene verrebbe indicata una ulteriore velocità oraria, diversa dalle altre tre.
Quattro valori diversi, ma alla fine quello che fa fede è il rilevamento dell’autovelox, macchina infallibile all’uopo concepita e che per un ideale collettivo, deve necessariamente rivestire il ruolo di “bocca della verità”.
Il relativo verbale ci intima di affrettarci a pagare e a ricalcolare i punti sulla patente, ma non ci fornisce nessuna garanzia ufficiale sull’esattezza della propria misurazione, quasi fosse scontato in nome dell’autorità.
Autovelox: l’onere della prova
In virtù del complesso sistema di misurazione, ottenuto grazie a componenti elettronici soggetti ad usura, la perfetta taratura di tutti gli autovelox deve necessariamente essere certificata e indicata sul verbale.
Così ha deciso la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso di un automobilista. Con ordinanza n. 5227 del 6 Marzo 2018, gli Ermellini hanno dichiarato illegittimo e anticostituzionale l’arbitrario sistema con il quale vengono misurati e multati gli automobilisti. Il funzionamento di un autovelox può essere falsato dal malfunzionamento anche di un singolo componente elettronico. Questi di fatto risultano sensibili a urti, vibrazioni, schock termici, che potrebbero alterarne l’originale fattura, oltre ad incorrere in fenomeni di obsolescenza programmata, una truffa adottata da tutti i fornitori di componenti e macchine elettroniche.
La verifica deve avvenire al momento dell’installazione e a scadenza periodica, pena la nullità del verbale.
Occhio dunque se in calce al verbale, oltre al n. che identifica l’autovelox e al nome dei funzionari verbalizzanti, non dovesse comparire il riferimento alla data e verifica di installazione, oltre ad una recente revisione della stessa, il verbale risulterà nullo.