Che cos'è l'attacco informatico Exploit Zero-Click
Una nuova minaccia, quella degli attacchi Exploit Zero-Click, sta attualmente causando preoccupazioni negli utenti del web. Soprattutto nei tempi più recenti, i cyber criminali hanno ideato attacchi informatici avanzati, in grado di colpire i dispositivi anche senza l’ausilio di azioni da parte dell’utente. Lo spyware Zero-Click fa parte di questa tipologia di attacco hacker: è in grado di infettare in modo invisibile i dispositivi, senza che sia avvenuta alcuna interazione da parte degli utenti.
Proprio per questa sua particolare caratteristica, questo tipo di attacco informatico è molto insidioso. Infatti, non sempre viene rilevato dall’utente. Eppure i criminali informatici che lo mettono in atto possono prendere pieno possesso del dispositivo attaccato.
Exploit Zero-Click: in cosa consiste
Quando si parla di Exploit Zero-Click si intende un attacco informatico che viene portato a termine senza interazioni da parte degli utenti. In sostanza, l’utente non da avvio ad alcuna azione, ma il suo dispositivo viene ugualmente compromesso.
Per questa ragione l’attacco Zero-Click è molto diverso da altri attacchi informatici, quali ad esempio i malware. L’utente non deve aprire alcun file e non installa nulla.
I cyber criminali si limitano a inviare un messaggio e, sfruttando le vulnerabilità insite in piattaforme SMS, client di posta elettronica e app di messaggistica istantanea, riescono ad avviare l’attacco.
Il messaggio, ma anche una eventuale chiamata, fungono da veicolo per avviare un codice malevolo che penetra all’interno del dispositivo.
Le caratteristiche di un attacco Zero-Click
Sono proprio le caratteristiche tipiche del Exploit Zero-Click a rendere questo attacco hacker molto pericoloso. L’utente, infatti, non compie alcuna operazione. Spesso e volentieri non si rende neppure conto di essere vittima dell’attacco informatico. Un attacco Zero-Click, infatti, è totalmente invisibile e spesso non viene neppure rilevato dagli antivirus.
Altra caratteristica che rende questi attacchi pericolosi è che la minaccia non riguarda solamente i computer. Anche i dispositivi mobili possono essere oggetto di Exploit Zero-Click.
Un attacco senza interazione dell’utente
Ma la caratteristica più insidiosa dell’Exploit Zero-Click, come abbiamo già avuto modo di chiarire, è che si tratta di un attacco senza interazione dell’utente.
Di solito, questo tipo di attacco informatico sfrutta i messaggi di testo per penetrare all’interno del dispositivo. Tuttavia, anche le notifiche push e le chiamate VoIP vengono spesso utilizzate come veicoli dell’attacco hacker. Questo significa che è purtroppo possibile ricevere una chiamata, attraverso la quale i cyber criminali riescono a condurre l’attacco.
In altri casi, gli hacker sfruttano SMS o messaggi sulle app di messaggistica come WhatsApp. E non è necessario che il messaggio venga aperto: una volta inviato, il messaggio veicola il codice dannoso.
Exploit Zero-Click, la minaccia informatica che sfrutta la vulnerabilità delle applicazioni
Gli attacchi Exploit Zero-Click sono possibili grazie a delle vulnerabilità delle applicazioni. Le app e i sistemi operativi, infatti, possono presentare vulnerabilità tecniche, grazie alle quali gli hacker veicolano un codice malevolo. Il codice, a causa delle vulnerabilità, viene eseguito in automatico, senza la necessità di operazioni da parte dell’utente.
Come riesce a infettare in modo invisibile piattaforme SMS, client di posta elettronica e app di messaggistica istantanea
Il codice malevolo inviato tramite gli Exploit Zero-Click permette agli hacker di installare malware o spyware nei dispositivi. Sfruttando le criticità di piattaforme SMS, ma anche di client di posta elettronica e di app di messaggistica istantanea, l’attacco permette di infettare in modo invisibile il dispositivo.
Talvolta, per accedere ai dispositivi delle vittime gli hacker sfruttano bug insiti nelle varie app. Non solo l’utente non avrà assolutamente contezza dell’attacco in quanto non ha effettuato alcuna operazione, ma c’è anche di più.
Infatti, di solito un attacco Zero-Click agisce in background ed è praticamente impossibile individuarlo. In questo modo, i cyber criminali avranno tutto il tempo di sottrarre dati personali e informazioni agli utenti ignari.
Le tipologie di attacco Zero-Click
Dato che possono sfruttare diversi bug e varie vulnerabilità, esistono molte tipologie diverse di attacchi informatici Exploit Zero-Click.
Uno degli attacchi più comuni è quello che sfrutta app e servizi di messaggistica. Anche la nota piattaforma WhatsApp può essere sfruttata per avviare un attacco Zero-Click tramite l’invio di messaggi automatici.
In questo specifico caso, gli hacker sfruttano una particolarità dell’app di messaggistica. WhatsApp è infatti in grado di analizzare in automatico i messaggi che arrivano sul dispositivo e ne genera un’anteprima. Oltre a WhatsApp, in generale la maggior parte della app di messaggistica possiede questa caratteristica, che viene utilizzata dai cyber criminali per condurre l’attacco.
Alcuni Exploit Zero-Click, invece, sfruttano funzionalità come Wi-Fi o Bluetooth, che operano in background. Si tratta di funzioni che generalmente analizzano i dati in ingresso in maniera automatica. Anche in questo caso, l’attacco Zero-Click sfrutta questa caratteristica per iniettare il codice malevolo senza che l’utente se ne accorga.
Infine, tra i vari tipi di attacco Zero-Click abbiamo quelli che sfruttano vulnerabilità nei client email. In questo caso, dato che i client email di solito caricano le anteprime, è possibile sfruttare questa caratteristica insita al client stesso per dare avvio all’attacco hacker.
Come difenderci
In base a quanto detto fino ad ora la domanda sorge spontanea: come difendersi da un attacco informatico Exploit Zero-Click?
Purtroppo la risposta non è affatto scontata, viste le peculiarità dell’attacco stesso. Lo abbiamo già detto varie volte: spesso l’utente non si rende neppure conto di essere sotto attacco hacker. L’unica arma a nostra disposizione contro ogni attacco Zero-Click è la prevenzione.
Il primo passo per evitare di divenire vittime di questa tipologia di cyber-attacco è l’aggiornamento costante del sistema operativo.
Allo stesso modo, è bene mantenere le app sempre aggiornate alla loro ultima versione. Generalmente, infatti, se ci sono bug o falle nella sicurezza, questi vengono risolti coi vari aggiornamenti.
È inoltre fondamentale evitare di scaricare applicazioni da store non ufficiali. In caso di applicazioni non utilizzate, poi, queste vanno eliminate dal dispositivo. In ultimo, per difendersi dagli Exploit Zero-Click è importante contare su livelli di protezione informatica adeguati. Questo significa utilizzare password complesse e, ove possibile, utilizzare l’autenticazione a due fattori.
Qualora si diventi vittime di attacco informatico, in questo modo è possibile comunque proteggersi dai cyber criminali.