Requisiti e nuovi importi per l'assegno ordinario di invalidità
Tra gli aiuti economici previsti dallo Stato italiano figura anche l’assegno ordinario di invalidità (AOI). Il sussidio nasce per supportare i lavoratori in caso di riduzione della capacità lavorativa. Non è destinato a chi è totalmente inabile al lavoro, ma a tutti quei soggetti che, comunque, mantengono un certo grado di abilità, nonostante infermità di tipo fisico o mentale. Come accade nella maggior parte dei sussidi, anche l’assegno ordinario di invalidità ha importi variabili. Inoltre, può essere richiesto prima dell’età atta al pensionamento. Ovviamente, a patto di rispettare tutti i requisiti normativi richiesti.
Recentemente, l’INPS ha aggiornato la propria guida Diritti e tutele in caso di malattie oncologiche. Lo scorso 8 maggio 2025 è stato pubblicato l’aggiornamento, che contiene indicazioni in merito a durata, importi e requisiti dell’AOI.
Cos’è l’Assegno Ordinario di Invalidità (AOI)
Come anticipato, la misura nota come Assegno Ordinario di Invalidità (AIO) è un sostegno economico gestito dall’INPS. L’Istituto lo concede in caso di ridotta capacità lavorativa.
Per poter ottenere l’assegno, è necessario che la capacità lavorativa sia ridotta in modo permanente. Inoltre, la riduzione, che può essere causata da infermità fisica o mentale, deve essere pari a meno di un terzo.
Dunque, possono richiedere l’AOI i lavoratori che non sono più in grado di lavorare come in precedenza a causa di un problema di salute sopraggiunto all’improvviso.
Possono accedervi sia coloro che sono state vittime di incidenti, sia chi è affetto da patologia.
A chi spetta
In merito alla posizione lavorativa del richiedente, non ci sono particolari limitazioni.
L’assegno ordinario di invalidità spetta innanzitutto ai lavoratori dipendenti. Possono richiederlo anche i lavoratori autonomi. In questa categoria rientrano artigiani e commercianti, coloni, mezzadri e coltivatori diretti.
Inoltre, possono richiedere il sussidio anche gli iscritti alla Gestione separata INPS. Infine, in alcuni casi, spetta l’assegno anche agli iscritti ad alcuni Fondi Pensione sostitutivi o integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.
Possono accedere, comunque, sia i lavoratori del settore privato che quelli della Pubblica Amministrazione.
Requisiti per richiedere l’assegno ordinario di invalidità
Prima di richiedere l’assegno ordinario di invalidità all’INPS, è necessario verificare il rispetto dei requisiti normativi previsti.
Innanzitutto, la capacità lavorativa deve ridursi a meno di un terzo, ossia attestarsi tra il 74 e il 99%. L’effettiva riduzione deve essere accertata da specifica commissione medica dell’INPS.
Ma la riduzione della capacità lavorativa non basta.
Per accedere all’assegno ordinario di invalidità, è necessario aver cumulato almeno 5 anni di contribuzione regolare. Di questi, almeno 156 settimane (ossia 3 anni) devono essere stati maturati nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.
Il sussidio può essere richiesto solamente da chi non percepisce alcuna indennità di disoccupazione o rendite vitalizie INAIL richieste per la stessa problematica di salute.
Infermità fisica o mentale
Uno dei requisiti necessari per richiedere l’assegno ordinario di invalidità è l’infermità fisica o mentale. In ogni caso, il richiedente non deve necessariamente interrompere le proprie attività lavorative.
Di solito, l’infermità fisica o mentale causa uno stipendio ridotto. L’AOI, in questo senso, rappresenta un’integrazione.
I nuovi importi
Come già anticipato, gli importi dell’assegno ordinario di invalidità sono variabili. Dipendono infatti da numerose variabili, che contribuiscono a stabilire l’importo finale dell’assegno mensile concesso.
Ad ogni modo, l’INPS provvede ogni anno a fissare l’importo minimo della misura. Per l’anno corrente, tale importo minimo equivale a 603,40 euro al mese. Se l’importo spettante è inferiore a questa cifra, è possibile richiedere un’integrazione per raggiungere il minimo.
Per stabilire l’importo esatto dell’assegno, si può ricorrere a due diverse tipologie di calcolo.
Nel primo caso, per chi ha iniziato l’attività lavorativa prima del 1996, si utilizza il sistema misto, in parte contributivo e in parte retributivo.
Chi ha iniziato a lavorare dopo la data del 31 dicembre 1995, invece, dovrà considerare come riferimento il solo sistema contributivo. In sostanza, l’importo varia in base ai contributi precedentemente versati.
Gli importi concessi prima della pensione
La misura non presenta incompatibilità con la pensione. Infatti, si può richiedere prima dell’età pensionabile, nel caso di ridotta capacità lavorativa, ma in mancanza di totale inabilità al lavoro.
Serve infatti per garantire un sussidio economico al lavoratore con ridotta capacità lavorativa nel caso in cui questo non abbia ancora raggiunto l’età per andare in pensione.
Tuttavia, gli importi in caso di attività lavorativa dipendono dal reddito prodotto ogni anno. Nel caso in cui il reddito sia compreso tra 31.376,28 euro e 39.220,35 euro, l’importo verrà ridotto del 25%.
In caso di reddito superiore a 39.220,35 euro, invece, si avrà una riduzione del 50% dell’assegno.
Come presentare domanda all’INPS per l’assegno ordinario di invalidità
Per la richiesta dell’assegno ordinario di invalidità, valgono le medesime regole vigenti per tutte le indennità concesse dall’INPS. La domanda, cioè, si presenta esclusivamente online, facendo riferimento al sito ufficiale dell’ente.
In alternativa, o in caso di problemi con la presentazione della richiesta, è possibile rivolgersi a CAF o enti di patronato. Tuttavia, anche in questo caso, domanda e documentazione vanno inoltrate online.
Si dovrà far riferimento all’area MyInps del sito ufficiale dell’Istituto, alla quale si accede mediante SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica.
Per richiedere l’assegno ordinario di invalidità, prima di presentare una domanda all’INPS, è necessario procurarsi il certificato medico SS3 rilasciato dal medico di base.
Inoltre, per alcune Province italiane, il medico certificatore può inoltrare il certificato che accerta la disabilità all’INPS. In questo modo, il procedimento viene avviato riducendo la burocrazia. Questa opzione, tuttavia, è valida solamente per le Province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.
I documenti richiesti
La procedura di domanda prevede l’inserimento di alcuni documenti, necessari per ottenere l’assegno ordinario di invalidità:
- documento d’identità
- tessera sanitaria
- certificato medico
- eventuale documentazione sanitaria ulteriore.
Per soggetti incapaci, è inoltre necessario inoltrare carta d’identità, codice fiscale e copia dell’atto di nomina del tutore.
Durata e rinnovo
Dopo l’accoglimento della domanda da parte dell’INPS, l’assegno ordinario di invalidità dura tre anni. Trascorso questo periodo, per continuare a percepire il sussidio è necessario inoltrare una nuova domanda all’Istituto per chiedere il rinnovo.
Sarà quindi necessario sottoporsi a nuova visita medica, atta ad accertare le effettive condizioni di salute e a verificare il rispetto dei requisiti.