Work life balance ideale: strategie migliori per ottenerlo
Quando parliamo di work life balance, intendiamo il giusto equilibrio tra la sfera lavorativa e quella privata.
Scopriamo insieme perché è importante e come raggiungerlo tramite strategie ottimali!
Che cos’è il work-life balance
- stress;
- difficoltà relazionali.
- difficoltà di concentrazione;
- minor produttività;
- irritabilità;
- disturbi del sonno.
Fattori compromettenti per l’equilibrio
- difficile ambiente lavorativo: un capo estremamente esigente o colleghi poco responsabili che scaricano le incombenze sugli altri;
- vita domestica disorganizzata: la disorganizzazione rende complicato armonizzare vita privata e lavorativa. Il rischio principale è quello di non riuscire a riposare nemmeno nel tempo libero;
- mancanza di distrazioni: chi ha scarse relazioni sociali ed è senza passatempi spesso si getta a capofitto nel lavoro pensando di trovare qui la gratificazione. Ma la realizzazione di una persona è legata anche a quello che fa al di fuori del lavoro e non si può ridurre al successo professionale.
Strategie per ottenere un work-life balance ottimale
Il work-life balance è un equilibrio prettamente individuale che varia così come variano le esigenze e le situazioni. Ogni persona può adottare delle strategie e degli accorgimenti utili a mantenere un personale sano work-life balance. Tra le principali:
- pianificazione: le capacità organizzative sono fondamentali per riuscire a trovare un giusto equilibrio. Una buona gestione del tempo permette di organizzarsi per riuscire a svolgere le attività lavorative e dedicarsi a relazioni e altri impegni:
- evitare il multitasking: dopo aver definito mansioni da portare a termine nel corso della giornata, dare tempo ad un’attività per volta così da mantenere alta la concentrazione;
- dedicarsi momenti di relax: spesso il tempo libero si trasforma nel momento per compiere tutte quelle attività che non siamo ancora riusciti a svolgere. Ma per potersi davvero ricaricare è importante ritagliarsi del tempo per sé stessi;
- non aver paura a dire no: importante tenere in considerazione quelle che sono le proprie necessità e le priorità. Un “sì” di cortesia può fare molti più danni che un “no” detto con cognizione di causa;
- creare confini precisi tra lavoro e vita privata: ad esempio avere un numero aziendale e uno privato, non utilizzare il pc a letto per rispondere alle ultime mail della giornata e così via.
Il punto di vista aziendale
Il datore di lavoro svolge di certo un ruolo fondamentale nell’ottenimento di un buon work-life balance. Uno squilibrato work-life balance non rappresenta un danno solo per le singole persone ma anche per l’azienda nel suo complesso. Un ritmo di lavoro eccessivo è all’origine di significativi cali di performance e mancanza di motivazione. Puntare al benessere delle persone dev’essere quindi una priorità delle aziende:
- incoraggiare dipendenti a fare delle pause. Fermarsi, soprattutto quando l’ambiente di lavoro è frenetico e scandito da scadenze imminenti, è importantissimo. Proprio la testa è libera inoltre tendono a nascere idee e soluzioni innovative;
- dare importanza al tempo in famiglia: essere flessibili ed aiutare i propri collaboratore a gestire la sua vita privata crea una relazione di fiducia, motivazione e ottime performance sul lavoro;
- ascoltare: dedicare ad ognuno qualche minuto per capire le esigenze di ogni singolo;
- togliere l’accezione negativa al work-life balance. L’equilibrio vita-lavoro viene troppo spesso percepito dalle persone in termini negativi, una dimostrazione della propria scarsa dedizione al lavoro. Niente di più errato!;
- incoraggiare le persone a lavorare entro gli orari stabiliti e a lasciare l’ufficio a fine turno: come risultato si otterrà produttività a lungo termine
- dare il buon esempio, rispettando gli orari d’ufficio e non contattando i tuoi dipendenti oltre l’orario di lavoro.