La nuova importanza del voto in condotta
Il ddl Valditara, di recente approvazione dall’aula del Senato, sta per cambiare oltre al resto anche l’importanza del voto in condotta.
Analizziamo insieme i principali contenuti del provvedimento!
Voto in condotta e altre modifiche del ddl Valditara
Ad oggi il provvedimento, approvato dal Senato, è passato alla Camera.
- stretta sul voto in condotta che avrà un peso nettamente superiore fino a quanto lo è stato fin ora, arrivando a eventualmente far scattare la bocciatura;
- ritorno al giudizio sintetico alle elementari, quindi voto quali insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo. Questi dal 2020 erano stati sostituiti con i giudizi descrittivi quali avanzato, intermedio e base;
- modifica alla politica delle sospensioni: l’alunno dovrà partecipare ad attività scolastiche mirate volte alla riflessione di ciò che è accaduto. Al termine dovrà produrre un elaborato critico sui temi trattati. Inoltre, se la sospensione ha una durata maggiore ai due giorni, il giovane sarà impegnato in attività di cittadinanza solidale. Queste sono volte a promuovere senso di responsabilità e di comunità;
- multe da 500 fino a 10mila euro in caso di aggressioni al personale scolastico, oltre all’eventuale risarcimento dei danni;
- estensione del metodo Montessori all’intero primo ciclo d’istruzione, comprese le scuole medie. Il funzionamento delle sezioni sarà inoltre regolato da un decreto del ministero dell’Istruzione. Se la sperimentazione passerà, passerà a regime nella scuola pubblica.
L’importanza del voto in condotta
Come abbiamo accennato, dopo l’eventuale approvazione definitiva del ddl Valditara, il voto in condotta avrà un peso decisamente maggiore.
Nello specifico:
- un’insufficienza potrà determinare la bocciatura, di fronte a mancanze disciplinari gravi e reiterate;
- ove inferiore a 6 lo studente avrà l’obbligo a partecipare ad attività di cittadinanza attiva e solidale;
- nelle scuole medie tornerà ad essere espresso in decimi, non più in giudizi, e farà media;
- nelle scuole superiori anche solo un 6 comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre.
Infine, la parte più allarmante per uno studente: il voto di condotta avrà un peso determinante anche sui crediti necessari per l’ammissione all’esame di Maturità. Infatti, il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente otterrà un voto in condotta pari a 9 o 10.
L’obiettivo del ddl è quello di riportare la cultura del rispetto nelle scuole, rafforzare autorevolezza e dignità dei docenti. Migliorare in generale il sistema scolastico e ridare riconoscimento a chi vi opera permette di far tornare la scuola centrale per il nostro Paese.
“Noi dobbiamo rendere più attrattivo il lavoro del docente. Ci vuole una politica intelligente che valorizzi e stia accanto alla figura dei docenti”.
Il ritorno del giudizio sintetico
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- danni fisici: quali ad esempio miopia, obesità, ipertensione, disturbi muscolo- scheletrici;
- progressiva perdita di facoltà mentali essenziali: capacità di concentrazione, memoria, spirito critico, adattabilità, capacità dialettica;
- danni psicologici: dipendenza, alienazione, depressione, irascibilità, aggressività, insonnia, insoddisfazione, diminuzione dell’empatia.
- incoraggiare la lettura su carta e la scrittura a mano nelle scuole;
- sottolineare la necessità del recupero di autorevolezza della figura dell’insegnante;
- aumentare vigilanza e corresponsabilità di genitori e docenti;
- evitare il problema del copiare durante verifiche e test.