Vittime della strada: si corre ai ripari per migliorare l’educazione dei giovani
Nei piani dell’attuale Governo in carica c’è anche la volontà di ridurre il numero delle vittime della strada. Un numero ad oggi troppo elevato, alimentato dai numerosi incidenti stradali che, purtroppo, colpiscono soprattutto i giovani.
Recentemente, comunque, il piano dell’esecutivo ha iniziato a prendere forma: si partirà dalle scuole. Dato che la maggior parte delle vittime fa parte della fascia di popolazione che va dai 15 ai 29 anni, la cosa non sorprende.
Le scuole, secondo la strategia governativa, avranno il compito di potenziare le competenze relative all’educazione stradale da parte degli strumenti.
Analizziamo la situazione nel dettaglio.
Vittime della strada, spesso di tratta di giovani: i dati ISTAT
Il più recente rapporto redatto da parte dell’ISTAT parla chiaro. Quando parliamo di vittime della strada, nella maggior parte dei casi si tratta sfortunatamente di giovani.
Secondo il report relativo all’anno 2021, la fascia più colpita è, come accennato in apertura, quella che va dai 15 ai 29 anni di età.
Ogni anno, questa fascia d’età viene colpita da decine e decine di incidenti stradali. Nello specifico, il rapporto redatto dall’ISTAT ha evidenziato come, per la fascia d’età citata, un terzo dei decessi avviene proprio a causa di incidenti stradali.
Ovviamente, non mancano le tragedie che purtroppo non possono essere evitate e che, proprio perché derivanti da coincidenze inevitabili, non possono essere gestite.
Eppure, buona parte degli incidenti fatali si riscontra per comportamenti scorretti da parte dei giovani. Non di rado, le vittime della strada perdono la vita per distrazioni, guida sotto effetto di sostanza come l’alcool, eccesso di velocità.
In termini numerici, solo nel 2021 hanno perso la vita 566 ragazzi. Senza contare l’elevatissimo numero di feriti, che supera i 60.000: un numero decisamente eccessivo, se consideriamo che i dati tengono conto di un solo anno.
Sicurezza e educazione stradale, le proposte sul tavolo dei Ministeri
I dati del rapporto ISTAT sono stati sufficienti a far sì che l’allarme venisse lanciato. La risposta dell’esecutivo infatti non si è fatta attendere: sono stati diversi i Ministeri che hanno detto la propria in merito alla questione Vittime della strada.
È stato indetto un tavolo di discussione, con la partecipazione dei Ministeri dell’Istruzione, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’interno. Il tavolo interministeriale è stato chiamato a proporre delle soluzioni concrete per far sì che i giovani vengano responsabilizzati e edotti in merito ai rischi che la strada può comportare.
E, grazie a tale tavolo di discussione, è stato previsto un coinvolgimento attivo da parte delle scuole italiane, che avranno il compito di avvicinare i giovani studenti ai comportamenti consapevoli.
Inoltre, l’apprendimento dell’educazione stradale diverrà di basilare importanza al fine di ridurre il numero delle vittime della strada.
L’educazione stradale a scuola per evitare le giovani vittime della strada
Le proposte da parte dei vari Ministeri sono davvero tante, e tutte prevedono delle attività scolastiche da proporre ai giovani. È stato proposto innanzitutto di organizzare delle giornate a tema per ricordare le vittime della strada e i pericoli che la strada stessa comporta.
Inoltre, potrebbero essere organizzati cicli di seminari, all’interno dei quali dare spazio a esperti del settore. Il tutto affinché i giovani apprendano al meglio i principi dell’educazione stradale.
Ma il Governo vuole fare di più: per ridurre il numero delle vittime della strada, l’educazione stradale potrebbe diventare un vero e proprio oggetto di studio. Con tanto di verifica degli apprendimenti, al fine di saggiare le competenze maturate dagli studenti.
Potrebbero poi prendere vita dibattiti, incontri e discussioni tra gli studenti delle varie classi, affinché i più giovani possano apprendere dagli studenti più grandi.
Le scuole impegnate per ridurre le vittime della strada: i cambiamenti previsti
Più nel dettaglio, per prima cosa, verrà implementato un numero di ore specifico da dedicare all’insegnamento dell’educazione stradale.
Dato che diverrà oggetto di valutazione a tutti gli effetti, sarà necessario dedicare un monte ore specifico all’insegnamento di tale materia.
Si sta inoltre pensando di istituire delle specifiche giornate da dedicare alle tematiche più importanti, che davvero siano in grado di ridurre le vittime della strada che ogni anno perdono la vita a causa di incidenti.
Tra queste, la giornata della guida sicura e quella dedicata alla sicurezza stradale più in generale. Si è pensato di istituire delle giornate che siano valide per tutti gli istituti a livello nazionale, in modo da potenziare, al contempo, la visibilità dell’evento.
E, come detto, verranno anche organizzati dei corsi specifici, tenuti da esperti in educazione stradale. Tali corsi verranno riservati però agli studenti delle scuole superiori, che rappresentano la fascia di popolazione studentesca più a rischio.
Ovvio che, per essere in grado di apportare una significativa riduzione del numero delle vittime della strada tra i giovani, le iniziative dovranno contare su insegnanti formati.
Quindi, prima ancora di introdurre le modifiche al piano scolastico, dovranno essere disposte delle attività formative per i docenti e per il personale scolastico.
Le azioni del Governo per ridurre le vittime della strada: altre novità per i giovani
Il tavolo di discussione interministeriale ha promesso di apportare altre modifiche interessanti che riguardano i giovani.
Tutte le iniziative scolastiche volte a sensibilizzare in merito al tema riguardante le vittime della strada, se soggette a valutazione delle competenze, potrebbero aiutare col conseguimento della patente.
È stato infatti previsto un piano grazie al quale, una volta acquisite le competenze previste, i potranno ottenere dei crediti atti al conseguimento della patente di guida.
Per preservare l’incolumità dei giovani e ridurre il numero delle vittime della strada, infine, in arrivo anche altre novità. Prima fra tutte, l’alcool lock, ossia un palloncino elettronico da disporre sui veicoli, che impedirà la partenza in caso di eccesso di alcolici rilevato.
Novità in arrivo anche per coloro che utilizzano abitualmente il monopattino (soprattutto di tipo elettrico) per gli spostamenti quotidiani. Sappiamo infatti quanto questo mezzo di trasporto possa essere pericoloso e causa di incidenti stradali.
Per queste ragioni, il Governo ha pensato ad apportare tutta una serie di modifiche alle regole per poter circolare mediante questo mezzo. Innanzitutto, i monopattini dovranno essere dotati di targa.
In secondo luogo, sarà obbligatorio circolare con il casco se non si vuol incorrere in sanzioni pecuniarie. Tutte modifiche normative che arriveranno entro il 2024, anno per il quale è prevista la rivoluzione del Codice della Strada.