Valditara: incentivi abitativi per docenti in spostamento al nord
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha approvato la formazione incentivata. È stato infatti istituito il Piano casa dedicato ai docenti che decidono spostarsi al Nord.
Analizziamo insieme di che cosa si tratta, quali cambiamenti prevede e le altre proposte in attivo!
Indice
Valditara: il Piano Casa e altre proposte
L’obiettivo primario per il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara è quello di restituire centralità e dignità agli insegnanti. La scuola deve tornare ad essere centrale per il Paese, ridando autorevolezza e riconoscimenti a chi vi opera.
Le proposte in manovra al prossimo Ddl ad oggi sono:
- il Piano casa per i docenti che si trasferiscono al Nord;
- formazione da incentivare con riconoscimenti economici al termine del percorso per chi partecipa in modo positivo ed attivo;
- didattica sempre più personalizzata e inclusiva;
- nuove regole su voto in condotta e sospensioni per contrastare il bullismo;
- serie di programmi per affermare la cultura del rispetto contro la violenza sulle donne.
Valditara ha rilanciato sulla proposta del Piano casa in supporto dei docenti che si trasferiscono al Nord per ottenere la cattedra fissa.
«Molti docenti del Sud non si trasferiscono al Nord . Noi dobbiamo rendere più attrattivo il lavoro del docente. Stiamo ragionando con qualche regione per mettere a disposizione delle case, degli appartamenti. Lanciai l’idea di un piano casa. L’idea quindi di mettere a disposizione a canoni agevolati la casa per docenti costretti a trasferirsi. Insomma ci vuole una politica intelligente che valorizzi e stia accanto alla figura dei docenti».
La centralità agli studenti
Per quanto riguarda gli studenti, Valditara dichiara il suo impegno nel favorire la personalizzazione dell’istruzione. E, per indirizzare la scuola verso queste finalità, sono state utilizzate parte delle risorse Pnrr.
Ad esempio:
Ad esempio:
- contro la dispersione scolastica;
- tutorato individuale;
- scuola digitale;
- didattica flessibile, nuova e collaborativa.
Come abbiamo accennato precedentemente risulta necessario anche apportare alcune modifiche sul voto di condotta. Le intenzioni sono quelle di:
- inserire il voto in condotta nel calcolo della media fin dalle scuole medie;
- utilizzarlo per i crediti destinati alla maturità;
- rimandare a settembre chi prende da sei in condotta in meno. Il test per superare il debito sarà sui valori della cittadinanza e dello stare insieme.
Per quanto riguarda invece le sospensione anti bullismo invece la modifica si pone proprio alla base del concetto. Ad oggi significa stare a casa. Invece la proposta è quella di:
- far stare a scuola più del tempo obbligatorio;
- dare una maggior mole di studio;
- inserire lavori socialmente utili e di cittadinanza solidale.
Il ministro dell’Istruzione Valditara aggiunge che le proposte, già ampiamente discusse, devono essere affrontate rapidamente per migliorare il sistema scolastico.
Sperimentazione nel campo dell’istruzione tecnico professionale
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inoltre specificato ulteriori dettagli.
Le proposta infatti, oltre a quelle finora visionate, riguardano anche altro. E nello specifico la sperimentazione nel campo dell’istruzione tecnico professionale, che consiste in:
- garantire un futuro ai giovani;
- fornire alle aziende gli strumenti per essere competitivi;
- creare un percorso che potenzi le materie di base;
- collegare il mondo dello studio con quello del lavoro: un percorso che consenta l’inserimento di tecnici e manager nel mondo professionale;
- inserire le Regioni a capo dell’operazione tramite dei campus che coinvolgano la formazione.
Dobbiamo essere capaci di una svolta culturale. Ci sono tanti tipi di intelligenza e bisogna sviluppare il meglio possibile quella di ciascuno nella sua particolarità e differenza.
Valditara ha infine focalizzato l’attenzione sull’utilizzo di smartphone e tablet in classe durante gli orari di lezione. Ne dovrebbe infatti essere possibile l’ utilizzo solo per scopi didattici e sotto la guida del docente. Non di certo per minare l’autorevolezza dell’insegnante, come è già ripetutamente accaduto.
La decisione è stata divisiva, come analizzeremo a breve. Se da una parte infatti pare corretta, dall’altra si dovrebbe spingere ad un’educazione tecnologica. Il cellulare è ormai entrato a far parte dell’uso quotidiano per tutti. Comprendere come utilizzarlo in modo ottimale fin dalla formazione primaria potrebbe evitare l’insorgere di problematiche d’abuso in futuro.
Valditara: stop all’utilizzo di smartphone in classe
Già nel 2022 un documento ministeriale aveva vietato l’utilizzo degli smartphone in classe, se non previa autorizzazione dei docenti. Il documento definisce il cellulare uno strumento di distrazione:
“L’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni. Oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente.”
Il documento basa inoltre la sua scientificità su indagini del Senato che hanno rivelato che l’utilizzo di cellulari comporta:
- danni fisici: quali ad esempio miopia, obesità, ipertensione, disturbi muscolo- scheletrici;
- progressiva perdita di facoltà mentali essenziali: capacità di concentrazione, memoria, spirito critico, adattabilità, capacità dialettica;
- danni psicologici: dipendenza, alienazione, depressione, irascibilità, aggressività, insonnia, insoddisfazione, diminuzione dell’empatia.
Il Ministero dell’Istruzione Giuseppe Valditara, tramite il decreto, intende inoltre:
- incoraggiare la lettura su carta e la scrittura a mano nelle scuole;
- sottolineare la necessità del recupero di autorevolezza della figura dell’insegnante;
- aumentare vigilanza e corresponsabilità di genitori e docenti;
- evitare il problema del copiare durante verifiche e test.
Come abbiamo visto insieme, le proposte da parte del Ministero dell’Istruzione sono molte, alcune già in attivo altre non ancora. La volontà di far tornare scuola ed insegnanti al centro nella formazione in Italia c’è ed è evidente. Speriamo che si realizzino i risultati sperati.
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