Abilitazione insegnanti: ai genitori il diritto ad avere copia del titolo
Le supplenze sono un ottimo modo per entrare nel mondo della scuola e acquisire esperienza sul campo. Generalmente, gli insegnanti sono chiamati dai vari istituti per supplenze annuali, ma in molti casi, succede anche di essere convocati per svolgere una supplenza breve.
Nonostante le supplenze brevi rappresentino un’occasione per fare pratica, non possono in alcun modo sostituire il possesso dell’abilitazione all’insegnamento.
Scopriamo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi!
Consiglio di Stato e supplenze brevi
Con la sentenza 1641 del 16 febbraio scorso, è stato stabilito che il servizio prestato nelle supplenze brevi non può in alcun modo equiparare l’abilitazione insegnamento, in quanto quest’ultima viene considerata un titolo ulteriore e indispensabile per poter avviare una carriera nel settore scolastico.
Per accedere alla cattedra a tempo indeterminato, quindi, la modalità è sempre la stessa: conseguire l’abilitazione per l’insegnamento. Essa, infatti, è indispensabile per acquisire adeguate competenze psico-pedagogiche da mettere in atto durante lo svolgimento del proprio ruolo, per questo motivo dev’essere integrata dopo il conseguimento della laurea.
Ma cosa si intende per supplenze brevi?
Le supplenze brevi e saltuarie sono quelle volte a coprire cattedre e posti d’insegnamento per un periodo superiore, pari o inferiore a 30 giorni.
Questo tipo di supplenza è l’unica che può essere fatta senza essere in possesso dell’abilitazione necessaria all’insegnamento. È regolata da un apposito decreto del MIUR che concede agli istituti scolastici di poter assumere personale docente a tempo determinato nel corso dell’anno scolastico, attraverso le graduatorie ad esaurimento.
Abilitazione insegnamento: come si consegue?
- conseguire il titolo di studio di accesso all’insegnamento;
- conseguire l’abilitazione all’insegnamento;
- superare il concorso per insegnanti;
- effettuare un anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva.
Supplenza insegnanti: quale graduatoria è più indicata?
Graduatoria provinciale per le supplenze: punteggio
- Master di primo livello, che conferisce 1 punto;
- Certificazioni informatiche e digitali, tra cui il corso Google Suite e il corso Pekit, il corso riguardante la LIM, quello del tablet e molti altri ancora. Ogni corso ti permette di accumulare 0,5 punti fino ad un massimo di 2;
- Attestati linguistici. Ad esempio, il B2 di inglese conferisce 3 punti, mentre la certificazione C1 ben 4 punti. Ricorda che può essere presentata una certificazione per ogni lingua straniera e che ognuna di esse può essere riconosciuta dalle università in alternativa all’esame di lingua inglese.
- Incarichi scolastici precedenti da GPS o Messa a Disposizione (MAD): esperienze di lavoro pregresse in ambito scolastico possono arrivare a rilasciare fino a 12 punti per anno scolastico;
- Dottorati di ricerca: permettono di ottenere fino a un massimo di 12 punti.