Statale di Milano e tasse universitarie: non paga chi ha Isee sotto 30.000 €
L’accesso all’istruzione superiore è un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti, indipendentemente dalla loro situazione economica. Ma la realtà è spesso diversa, con le tasse universitarie che rappresentano un ostacolo significativo per molti studenti e le loro famiglie.
In Italia, come in molti altri paesi, le università pubbliche richiedono ai propri studenti il pagamento di tasse di iscrizione e contributi vari, che possono essere onerosi per le famiglie a basso reddito. Ma cosa sta succedendo alla Statale di Milano?
Vi anticipiamo: chi ha Isee sotto i 30.000 euro non deve pagare tasse universitarie. I dettagli di seguito.
Il nuovo piano di decontribuzione studentesca dell’Università degli Studi di Milano
Dopo il parere favorevole del Senato del 12 marzo, il Consiglio di amministrazione della Statale di Milano ha deliberato un nuovo piano di decontribuzione studentesca che sarà in vigore a partire dal prossimo anno accademico. Questo piano, tra i suoi principali provvedimenti, prevede:
- l’innalzamento della soglia minima di Isee da 22.000 a 30.000 euro
- l’innalzamento dell’Isee massimo da 75.000 a 80.000 euro
- la riduzione della tassazione per tutte le fasce di reddito inferiori a 78.000 euro
No tasse universitarie: benefici per gli studenti
Il provvedimento si applicherà a tutti gli studenti dell’Università degli Studi di Milano, indipendentemente dal loro status accademico. Gli studenti che potranno usufruire della no tax area passeranno da 19.000 a 27.000 (stima calcolata sui dati attuali), quasi la metà del totale degli studenti iscritti dell’Ateneo; mentre tariffe più basse rispetto a quelle attuali saranno applicate a tutti gli studenti con reddito fino a 78.000 euro. Tariffe più alte saranno in vigore per redditi superiori ai 78.000 euro.
Attualmente, il sistema di contribuzione presso la Statale di Milano prevede due rate: una fissa per tutti gli studenti e una variabile in base alla situazione economica del nucleo familiare dello studente e al suo status accademico. La rata fissa è di 156 euro, mentre la rata variabile può variare da 3.204 a 6.151 euro a seconda delle circostanze. Il costo dell’intera operazione è stimato intorno ai 950.000 euro, che verranno compensati con fondi ministeriali.
L’impatto di non pagare tasse universitarie a Milano
Il nuovo piano di decontribuzione studentesca dell’Università degli Studi di Milano rappresenta un importante punto di svolta nell’ambito dell’istruzione superiore in Italia. Non solo ha come finalità quella di rendere l’istruzione più accessibile a una più ampia gamma di studenti, ma sottolinea anche l’impegno dell’ateneo verso una maggiore equità nell’istruzione. Questo piano riduce o elimina le tasse universitarie per gli studenti a basso reddito e ridistribuisce il carico finanziario in modo più equo, contribuendo a creare un ambiente accademico più inclusivo e diversificato.
L’approvazione di questo piano sottolinea l’importanza degli investimenti nell’istruzione superiore come mezzo per promuovere lo sviluppo socio-economico e la giustizia sociale. Si spera che questa iniziativa possa ispirare altre istituzioni educative a seguire l’esempio e adottare politiche simili, contribuendo così a costruire un sistema educativo più equo e inclusivo per tutti gli studenti italiani.
Marina Brambilla, prorettrice ai servizi per la didattica e agli studenti dell’Università degli Studi di Milano, ha commentato:
“Con questa misura a favore degli studenti, la Statale riafferma il ruolo di apripista in relazione alle politiche per il diritto allo studio, a livello nazionale. Viene così riaffermata l’identità de La Statale quale Ateneo pubblico, aperto e inclusivo che mira ad abbattere ogni barriera sociale all’accesso alla formazione e a valorizzare appieno le qualità di tutte le studentesse e gli studenti”.
Equità nell’istruzione superiore
L’equità nell’istruzione superiore è un obiettivo chiave per qualsiasi sistema educativo progressista. Gli studenti provenienti da contesti socio-economici svantaggiati devono avere le stesse opportunità di accesso e successo degli studenti provenienti da contesti più privilegiati. Ma le tasse universitarie possono rappresentare una barriera per gli studenti a basso reddito poiché potrebbe contribuire a perpetuare disuguaglianze già esistenti.
Effetti sull’accesso e sulla diversità
La riduzione o l’eliminazione delle tasse universitarie per gli studenti a basso reddito avrà un impatto sull’accesso all’istruzione superiore presso l’Università degli Studi di Milano. Innanzitutto, rimuove un ostacolo finanziario importante che potrebbe scoraggiare gli studenti a basso reddito dal perseguire i propri obiettivi educativi. Ciò significa che un numero maggiore di studenti potrebbe essere in grado di accedere all’istruzione superiore e di completare con successo i loro studi.
Investimenti nell’istruzione superiore e futuro della società
Infine, è importante riconoscere l’importanza degli investimenti nell’istruzione superiore come mezzo per promuovere lo sviluppo socio-economico a lungo termine. L’istruzione superiore fornisce agli individui le competenze e le conoscenze necessarie per avere successo nel mercato del lavoro. E contribuisce anche alla crescita economica complessiva di una nazione.
L’approvazione del nuovo piano di decontribuzione studentesca all’Università degli Studi di Milano potrebbe avere ripercussioni sull’intero panorama educativo italiano. L’istruzione superiore è spesso vista come un catalizzatore per il progresso sociale ed economico di un paese, e politiche che favoriscono l’accesso equo all’istruzione possono contribuire a ridurre le disuguaglianze e promuovere una società più inclusiva.
Il successo di questa iniziativa potrebbe incoraggiare altre università e istituzioni educative in Italia a rivedere le proprie politiche di tassazione e adottare misure simili per favorire l’accesso all’istruzione superiore. Inoltre, potrebbe sollevare il dibattito su scala nazionale riguardo alla necessità di riforme più ampie nel sistema educativo per garantire che tutti gli studenti abbiano pari opportunità di successo.