Startup innovative: la guida con vantaggi e agevolazioni fiscali
Cosa definisce se un’attività nascente sia o meno da considerare fra le startup innovative? Il primo requisito è naturalmente essere un’impresa di fondazione recente, non più vecchia di 5 anni. In secondo luogo deve possedere un ampio contenuto tecnologico considerata anche la transizione digitale in corso nella penisola.
Per chi rispetta queste caratteristiche (oltre a diversi cavilli) c’è una sezione apposita di iscrizione oltre a numerosi vantaggi esclusivi. Meglio fare attenzione a non perderseli.
Startup innovative: ne fai parte?
L’attività deve presentare un’autocertificazione firmata dal legale rappresentante prima di potersi iscrivere al Registro delle Imprese. Una volta terminata la registrazione alla Camera di Commercio si può così godere dei vantaggi a livello fiscale per questa categoria. Le caratteristiche obbligatorie da rispettare per le startup innovative sono le seguenti:
- Non devono essere passati più di cinque anni dalla sua nascita.
- La sede produttiva deve trovarsi sul territorio nazionale.
- Il fatturato annuo non deve superare i 5 milioni di euro.
- L’oggetto prevalente dell’impresa è la vendita, diffusione o produzione di un bene tecnologicamente avanzato.
- La startup non risulta quotata né sul mercato né su piattaforme multilaterali.
- La sua creazione non è dovuta a trasformazioni quale scissone, fusione o cessione di altre aziende. L’iscrizione vale solo per le attività create ex novo.
- Non deve distribuire utili né deve averlo fatto in passato.
A quelli elencati si aggiungono i requisiti soggettivi.
Requisiti soggettivi per l’iscrizione
Anche se le doti descritte sono tre basta che ne sia presente anche una sola (oltre a quelle del paragrafo precedente) perché l’attività possa annoverarsi tra le startup innovative. Ecco quali sono:
- Impiego di personale altamente qualificato. Vale a dire avere almeno 1/3 degli impiegati totali con alle spalle un dottorato di ricerca o che i 2/3 della forza lavoro che abbiano conseguito una laurea magistrale.
- L’impresa è depositaria o titolare di almeno un brevetto o di un programma registrato. In breve che abbiano una invenzione industriale, biotecnologica o software proprio.
- I fondi che la startup investe per il suo reparto di Ricerca e Sviluppo sono pari ad almeno il 15% del valore maggiore fra costi e produzione. Tali spese devono risultare all’interno dell’ultimo bilancio approvato dalla giovane impresa.
Vantaggi per le startup innovative
Considerata l’importanza che la nascita di simili attività ha verso l’economia nazionale il governo ha deciso di predisporre delle agevolazioni. Queste sono descritte nel Decreto Legge n.34 del 19 maggio 2020, conosciuto anche come “Decreto Rilancio”. Una di queste prevede l’esonero dall’imposta di bollo per le fatture.
Un altro esonero previsto per le startup innovative è quello relativo al pagamento dei diritti camerali. Questo come per quanto riguarda il bollo permane per i primi cinque anni a partire dalla creazione dell’impresa, dopodiché decade. Anche per la compensazione dei crediti IVA non è previsto l’obbligo del visto di conformità.
Un’agevolazione importante è la costituzione gratuita della società attraverso un sistema digitale senza la necessità di ricorrere al notaio. Questo comporta che il processo per redigere l’atto costitutivo venga semplificato in modo considerevole per queste giovani imprese. Si svolge interamente online su una piattaforma e chi lo sottoscrive può fare uso della firma digitale.
Per le nuove attività costituite come Srl (società a responsabilità limitata) inoltre sono concesse deroghe speciali. Alle imprese classiche non viene consentito per esempio di emettere quote di capitale o di effettuare operazioni sulle proprie quote. Le startup innovative invece risultano molto più libere da questo punto di vista.