Le start up in lotta contro i deepfake
Al giorno d’oggi il problema dei deepfake e il conseguente rischio di disinformazione sta raggiungendo una consistenza sempre più ampia. Per questo motivo, le startup tentano di arginare la sovrapposizione tra contenuti originali e falsi.
Analizziamo al meglio insieme come!
Che cos’è un deepfake
Ma i deepfake e i deepnude ci mettono davanti alla consapevolezza che non sempre questo materiale è autentico. La rete, infatti, permette di inserire e pubblicare contenuti senza necessità di autorizzazioni.
La parola nasce dall’unione dei termini “fake” e “deep learning”. Per via delle tecnologie attuali, risulta piuttosto semplice modificare contenuti reali ricreando caratteristiche. Usando software dotati di Intelligenza Artificiale, infatti, si possono ricreare immagini realistiche, imitando movimenti del corpo e persino voci.
Il risultato sarà la nascuta di una nuova immagine e/o video che ritrae la vittima in una situazione scomoda o diffamatoria che nella realtà non è mai avvenuta.
Allarme deepfake
L’intelligenza artificiale non è una semplice innovazione, ma una vera e propria rivoluzione. Nuove pratiche permettono non solo un nuovo modo di pensare e di vedere la realtà, ma anche per ingannare l’utente e creare disinformazione.
Questo l’allarme lanciato dal World Economic Forum nel report sui rischi globali 2024.
Il rapporto, basato sulle opinioni di oltre 1.400 esperti, politici e leader internazionali, sottolinea il nesso tra informazioni falsificate e disordini sociali. L’instabilità è infatti sempre più dettata da narrazioni polarizzanti.
A seguire in classifica, condizioni meteorologiche estreme e cambiamenti critici nei sistemi.
A causa del fenomeno dei deepfake, nulla è come sembra. Questa tecnica di sintesi dell’immagine umana basata su AI che combina contenuti multimediali esistenti con video/immagini originali, ha ormai acquisito effetti devianti. In questo modo, infatti, bufale e truffe si stanno moltiplicando sempre di più.
In passato solo i governi e i potenti potevano manipolare l’opinione pubblica presentando bugie come verità. Oggi lo può fare chiunque abbia accesso a Internet perché la nozione stessa di verità si è frammentata.
Narrazione e percezione della realtà sono già di per sé condizionate da ciò che si vuole vedere. Oggi la tecnologia intensifica quest’aspetto creando qualcosa di verosimile da far rientrare nella finestra di attenzione, ponendoci in errore. I deepfake traggono in inganno e non ci permettono di distinguere il vero dal falso.