Specializzazioni mediche: rischio di mancate assegnazioni
Le associazioni dei medici specializzandi lanciano l’allarme sull’eventualità che molte borse di specializzazioni mediche restino non assegnate.
Cerchiamo di capire insieme da dove deriva questo timore e se il rischio è reale!
Specializzazioni mediche: borse a rischio non assegnazione
- di 855 contratti stanziati ne sono stati assegnati solo 266 ovvero il 69%.
- quattro scuole non hanno addirittura alcuna assegnazione: La Sapienza di Roma, Umberto I e il San Raffaele di Milano.
- 103 scuole non hanno nemmeno uno specializzando assegnato;
- 127 scuole hanno meno del 25% di specializzandi.
Cosa occorre sapere sulle specializzazioni mediche
- numero dei posti delle scuole di specializzazione è stato implementato;
- inizio delle lezioni fissato dal primo di novembre;
- 1800 posti in più rispetto al 2022:
- tra questi 16.165 posti sono destinati alle scuole di specializzazione dell’area sanitaria.
- pediatria che, tra gli altri, prevede lo studio di nefrologia, neonatologia;
- medicina interna e quindi assunzione di competenze su diagnosi clinica e patologie internistiche;
- chirurgia generale: in cui si affrontano argomenti quali fisiopatologia, chirurgia generale o d’urgenza, pronto soccorso
- medicina dello sport: con materie come ad esempio fisiopatologia, farmacologia e medicina riabilitativa.
- stipendi mediamente più bassi rispetto ai colleghi europei.
- pandemia di Covid-19;
- tetti di spesa alle assunzioni;
- anni di spending review.
Cosa fare post laurea
Dopo aver ottenuto la laurea in Medicina devi iscriverti all’Albo dei Medici e completare la formazione iscrivendoti a una Scuola di Specializzazione. Tutte prevedono un numero programmato e prevedono il superamento di un test. Le Scuole di Specializzazioni Mediche hanno una durata tra i 2 e i 5 anni e sono suddivise in tre aree di formazione: medica, chirurgica e servizi clinici.
In base alle statistiche il 96, 5% di persone a cinque anni dalla laurea sono impiegate in professioni nell’ambito.
Alcune attività svolte dal medico sono:
- medico- chirurgo presso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Per accedere è necessario avere il diploma di formazione specifica in medicina generale. Tale corso è bandito a livello regionale e dura 3 anni;
- medico-chirurgo alle dipendenze di altre istituzioni pubbliche nazionali: ad esempio medico militare o nelle carceri o nella protezione civile o per l’INPS o per il CIRM o per i servizi d’emergenza;
- specialista: questa tipologia di medico accedere al corso tramite bando ministeriale. Fondamentale anche per poter lavorare nel SSN ad oggi. Pediatra, geriatra, ottorino, ginecologo, endocrinologo, cardiologo e via dicendo;
- insegnante presso enti di formazione o aziende;
- informatore scientifico per aziende farmaceutiche, protesiche e delle tecnologie mediche;
- consulente: un libero professionista può lavorare sia per enti pubblici che privati, come ad esempio centri termali o case di cura.
- divulgatore scientifico e ricercatore.
Medicina: dalle origini ai giorni nostri
Un medico deve essere in grado di garantire cure efficaci e testate. Ma se è vero che la medicina nasce con l’uomo, in quanto istinto di sopravvivenza, risale solo al XVIII secolo la fondazione della medicina in quanto disciplina organizzata e basata sulla scienza. Cosa succedeva prima di tale epoca?
La professione di medico era più che altro legata a caratteri magici o religiosi. I rimedi curanti assumevano la forma di utilizzo di piante o minerali. I sacerdoti e gli sciamani praticavano rituali, nonostante i malanni corrispondessero a delle punizioni divine.
Ippocrate di Kos nel V secolo a.c. fu il primo a slegare tali pratiche dalla magia e rendere la pratica medica laica. Possiamo quindi definirlo il padre fondatore della medicina intesa in senso moderno. Fu infatti Ippocrate a definire non solo le regole deontologiche della professione del medico ma anche il metodo per decidere terapie e prognosi.
Un’altra figura carismatica in campo medico fu Galeno di Pergamo che, in epoca romana, aggiunge migliorie alla formulazione della medicina antica.
Nel Medioevo iniziano poi a sorgere molte scuole laiche, basi per il fiorire delle attuali università. La più celebre tra queste è la Scuola Salernitana, che imposta le prime nozioni di profilassi ed è considerata il primo vero e proprio Ateneo di Medicina dell’Occidente.