Smart working: tendenza in discesa, solo il 15% lavora da remoto
Lo smart working ha inevitabilmente rivoluzionato il modo di lavorare di migliaia di persone.
Questa nuova modalità di lavoro agile è spopolata a causa della Pandemia da Covid-19, ma da diverso tempo non risulta più utilizzata come nel periodo pandemico, perché? In questo articolo scopriremo i vantaggi e gli svantaggi del lavoro da remoto e cercheremo di comprendere per quale motivo questa nuova tendenza lavorativa non è decollata nel nostro paese.
Cosa si intende per smart working?
L’emergenza sanitaria che ci ha colpiti negli ultimi anni ha costretto il Governo a rivedere molti aspetti legati al lavoro agile, con il fine ultimo di assicurare in maniera efficiente la continuità delle attività.
Lo smart working, a differenza della classica tipologia di lavoro subordinato è caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali, a fronte del raggiungimento di determinati obiettivi entro una data stabilita.
Questa modalità garantisce al lavoratore di conciliare al meglio vita lavorativa e privata favorendo, al tempo stesso, un aumento della produttività.
All’inizio della pandemia l’esperienza di lavoro a distanza aveva aperto delle interessanti prospettive nel nostro paese, ma ad oggi, sembra che molte aziende abbiano rinvertito questa tendenza, ritornando ad una formula ibrida o addirittura alla classica giornata lavorativa in ufficio.
Le potenzialità del lavoro in smart working sono notevoli, ma per quale ragione in Italia non è decollato come ci si aspettava?
Perché le aziende non implementano il lavoro agile?
Stando alle statistiche, solo il 14,9% dei lavoratori italiani lavora in smart working, un dato veramente basso, considerando che nel nostro paese vi è un bacino potenziale molto più ampio di lavoratori che potrebbero usufruire di questa opportunità.
Il trend in crescita che si è verificato a seguito della pandemia non ha confermato le aspettative. Ciò è dovuto all’incapacità di introdurre delle innovazioni radicali nell’organizzazione del lavoro, che potrebbe tranquillamente prevedere delle fasi in smart working alternate a delle fasi in presenza.
Inoltre, secondo tante imprese, molti lavori necessitano lo svolgimento in sede, per questo motivo hanno abbandonato l’idea del telelavoro, che è stata presa in considerazione solo in vista dell’impossibilità di potersi recare direttamente in azienda per via delle restrizioni.
Vantaggi dello smart working
- maggiore flessibilità lavorativa sia in termini di orari che di spazi. Difatti, il lavoratore può scegliere la location più adatta allo svolgimento del suo lavoro, ciò contribuisce ad abbattere lo stress dovuto allo spostamento da casa verso la propria azienda e permette di evitare degli sprechi non solo di tempo, ma anche di costi dovuti agli spostamenti;
- migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata. Grazie ad una maggior flessibilità i lavoratori sono liberi di scegliere e di organizzarsi la giornata lavorativa in base alle loro attività quotidiane, ciò permette di conciliare al meglio gli impegni lavorativi con quelli personali;
- minore stress dovuto ai possibili ritardi, al traffico e ai vari imprevisti che si potrebbero riscontrare per raggiungere il posto di lavoro;
- riduzione dell’assenteismo per le aziende;
- riduzione dei costi dovuta ai pasti fuori casa e agli spostamenti in auto o con i mezzi pubblici. Dal punto di vista aziendale vi è un abbattimento dei costi per quanto riguarda affitti, luce, riscaldamento, pulizie e di tutte quelle spese che comporta il lavoro in presenza;
- aumento della produttività legato al maggior grado di responsabilità e fiducia data dal datore di lavoro ai suoi collaboratori.
Svantaggi del lavoro da remoto
- rischio di non riuscire a scindere lavoro da vita privata. L’iper-produttività è uno dei fenomeni che coinvolge coloro che lavorano da remoto. Lavorare da casa comporta una serie di problematiche per il lavoratore che non riesce a staccare all’orario prestabilito ma si sente in dovere di svolgere la propria mansione a qualsiasi orario;
- isolamento e problemi nell’instaurare legami con i propri colleghi. Ciò potrebbe causare problematiche a livello psichico ed emotivo, oltre a diminuire i momenti di confronto con gli altri compagni di lavoro. Anche la comunicazione risulta più lenta e questo crea una maggiore difficoltà nella pianificazione delle attività, nella definizione delle priorità e nell’aggiornamento in tempo reale sui vari task;
- problemi posturali. I dolori alla schiena e al collo potrebbero insorgere a causa di posture sbagliate o di attrezzature non ergonomiche;
- aumento della sedentarietà. Non doversi spostare per raggiungere il posto in cui si lavora potrebbe comportare una vita più sedentaria e un aumento del peso corporeo. Per non ritrovarsi in questa situazione è bene curare la propria alimentazione e prendersi del tempo per effettuare una regolare attività sportiva.