Skill Mismatch: cos’è e quali sono le soluzioni al problema
Ad oggi lo skill mismatch è purtroppo uno dei problemi più gravi a livello lavorativo. Con questo termine si intende la mancata corrispondenza tra le abilità in possesso di un candidato e le competenze richieste dalle aziende. Il mercato del lavoro è in continua mutazione per più motivi, tra cui in primis l’evoluzione digitale e lo sviluppo di nuove tecnologie. Stare al passo non è semplice.
Che fare? Scopriamo insieme come risolvere la situazione.
Indice
Di cosa stiamo parlando?
Lo skill mismatch è il gap tra le competenze tecniche, relazionali e sociali in possesso dei lavoratori e l’effettiva richiesta del mercato del lavoro.
Ad oggi la mancata corrispondenza tra domanda ed offerta è molto alta e preoccupante, soprattutto per i giovani.
Tale fenomeno:
- rappresenta una delle principali cause della disoccupazione;
- mette a rischio la produttività in molti Paesi;
- rende evidente come molti processi e ruoli tradizionali siano ormai obsoleti ed inadeguati.
Soprattutto negli ultimi anni la situazione si è aggravata a causa di:
- innalzamento dei livelli di disoccupazione giovanile;
- conseguente pesante impatto sul Pil;
- preoccupanti dati sulla produttività lavorativa in continuo calo;
- evidenza dell’inadeguatezza di competenze informatiche o digitali.
Occorre sottolineare che lo skill mismatch non riguarda solo l’inadeguatezza delle competenze. Lo stesso discorso vale anche all’opposto. Molti lavoratori sono eccessivamente qualificati per le posizioni di lavoro disponibili.
L’arretratezza rispetto all’evoluzione è evidente!
Situazione mondiale ed italiana
In base ai dati raccolti dal Boston Consulting Group a livello globale lo Skill Mismatch:
- ad oggi riguarda 1,3 miliardi di persone. Queste risultano sovra o sotto qualificate per i lavori che svolgono o per cui si candidano;
- in previsione raggiungerà 1,4 miliardi entro il 2030. Il dato è stato aggravato dalla pandemia e dallo smart-working, che hanno influito negativamente sulla produttività;
- ha già avuto conseguenze catastrofiche: disoccupazione e calo nella produttività lavorativa al 6%;
- nel 2022 ha impattato sull’economia al 10% di Pil. Il dato è ancora più preoccupante se si considera che nel 2018 era del 6% (circa 8 miliardi di dollari);
In Italia disallineamento tra domanda ed offerta delle competenze lavorative:
- riguarda ad oggi il 38,2% della popolazione (10 milioni di lavoratori);
- arriva al 43% per le professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione;
- il numero di candidati inadeguati a livello di skills a ricoprire i ruoli ricercati dalle aziende è in costante crescita.
È evidente quanto sia necessario porre rimedio al fenomeno e cercare di arginare la discrepanza tra domanda ed offerta. Il problema deve senz’ altro essere messo al centro delle agende di sviluppo di ogni singolo Paese.
A cosa è dovuto lo Skill Mismatch? Motivazione e cause
La richiesta di nuove competenze ed abilità è dovuta ai profondi e rapidi cambiamenti a cui è soggetto il mondo del lavoro. Per via di mutamenti così rapidi formazione ed istruzione non riescono a stare al passo né fornire competenze necessarie.
Ad oggi molti tradizionali strumenti, processi di lavoro, e competenze in possesso dei lavoratori sono diventati ormai obsolete.
Le trasformazioni economiche e sociali degli ultimi anni hanno influenzato la realtà lavorativa:
- innovazioni e tecnologie;
- evoluzione digitale;
- spinta verso la sostenibilità;
- nascita di nuove professioni;
- trasformazione del lavoro anche a causa della pandemia da Covid-19.
Ci troviamo quindi dinanzi all’avvento di nuove tecnologie digitali e alla conseguente nascita di nuovi ruoli tecnologici ad esse associati.
In quest’ottica i processi lavorativi conosciuti diventano inadeguati. Le aziende hanno necessità di assumere profili qualificati, in possesso di hard e soft skills aggiornate allo svolgimento delle nuove mansioni e all’utilizzo dei nuovi strumenti digitali. Ma chi è alla ricerca di lavoro non ha competenze adeguate per ricoprire tali ruoli.
Soluzioni allo Skill Mismatch?
Porre rimedio allo skill mismatch è una priorità. Come abbiamo visto insieme infatti i dati sono preoccupanti. Allineare la domanda all’offerta di lavoro è un problema non soltanto per le aziende ma anche per i governi di tutto il mondo. Ad oggi infatti bisogna fare i conti con gli allarmanti dati di disoccupazione e analfabetismo digitale.
Che fare? Le soluzioni sono molteplici:
- aderire a uno dei molti programmi europei e mondiale volti a colmare il gap. Questi sono volti a sviluppare soft ed hard skills necessarie non solo nei giovani, ma anche in attuali che necessitano aggiornamenti;
- preparare i giovani sin dalla formazione scolastica ad un mondo lavorativo mutevole. Per farlo concentrare la formazione su materie STEM ed educando al pensiero critico, problem solving e adattabilità;
- continuare a formarsi in modo costante e personalizzati: anche i professionisti già inseriti nel tessuto lavorativo hanno bisogbo di adeguare le proprie competenze. L’ apprendimento di metodi, processi e abilità per stare al passo deve essere continuo.
- garantire percorsi di orientamento, sia scolastico che professionale volti a guidare nell’apprendimento di abilità e delle competenze trasversali necessarie;
- offrire nelle aziende momenti di studio e formazione. Ovvero attività di reskilling ed upskilling volte a riqualificare i dipendenti per le nuove mansioni emergenti.
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