Sindrome di Burnout da lavoro: cos’è e come riconoscerla
Ai giorni nostri l’impegno lavorativo necessario è così alto da rischiare di sfociare nella Sindrome di Burnout. Tale problema deriva dalla risposta del singolo ad una situazione professionale percepita come logorante dal punto di vista psicofisico.
Analizziamone al meglio i sintomi e cerchiamo di capire come superarla.
Indice
Che cos’è la Sindrome di Burnout
La Sindrome di Burnout è un insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico persistente, associato al contesto lavorativo:
- affaticamento;
- delusione;
- logoramento;
- improduttività;
- prostrazione;
- disinteresse.
Il lavoratore che ne è soggetto percepisce uno squilibrio tra richieste-esigenze professionali e risorse disponibili e si sente:
- insoddisfatto e prostrato dall’ attività quotidiana;
- distaccato a livello mentale dal proprio impiego;
- nutre atteggiamenti di indifferenza, malevolenza e cinismo verso i destinatari dell’attività lavorativa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il burnout come un fenomeno occupazionale derivante da uno stress cronico mal gestito. Sottolinea però che non si tratti di una condizione medica.
Il burnout di certo non va sottovalutato. Demoralizzazione e negatività possono sfociare in depressione e in altri disturbi più complessi da affrontare.
Per superare la Sindrome di Burnout, come vedremo meglio in seguito, è necessario ottenere risorse e strategie comportamentali o cognitive.
Le strategie sono diverse e comprendono:
- psicoterapia cognitivo comportamentale;
- modifica delle abitudini lavorative;
- adozione di misure utili a contrastare lo stress nella quotidianità.
Motivazioni e variabili individuali alla radiice
Ritmi intensi, richieste pressanti, responsabilità lavorative determinano un grande investimento di energie e risorse che, nel tempo, provoca la comparsa di questa forma di esaurimento.
Per comprendere a pieno la Sindrome di Burnout devono essere prese in conto molte variabili:
- fattori socio-demografici: ad esempio età, stato civile e differenza di genere;
- caratteristiche di personalità tra cui principalmente autoritarie, introverse o chi si ritiene indispensabile;
- fattori socio-ambientali e lavorativi: un ambiente negativo può portare a manifestazioni psico-fisiche;
- aspettative connesse al ruolo e carico eccessivo di lavoro;
- valori contrastanti tra quelli individuali ed aziendali. Questo fattore viene spesso tradotto come scelta tra ciò che si vuole fare e ciò che, invece, si deve fare;
- attività inadeguate rispetto alle competenze del lavoratore o aumento di responsabilità, senza giusta compensazione;
- difficili relazioni con colleghi o clienti;
- politiche sanitarie e di sicurezza inadeguate;
- bassi livelli di supporto ai lavoratori;
- comunicazione e gestione insufficiente, compiti e obiettivi poco chiari;
- orari inflessibili e scadenze irrealistiche;
- mancato riconoscimento sia sociale, che economico del risultato;
- presenza di rischi alti, come per i soccorritori o gli agenti di pubblica sicurezza;
- molestie psicologiche e mobbing.
Sintomi, manifestazioni e problematiche correlate
La sindrome del burn-out caratterizzata da un rapido decadimento delle risorse psicofisiche e da un peggioramento delle prestazioni professionali. Inoltre non si manifesta quasi in modo improvviso, ma è il risultato di un processo graduale. All’inizio infatti si tende a mantenere le mansioni assegnate fino a poi esplodere.
Le manifestazioni della sindrome da burnout sono molte ma tre caratteristiche è necessario di certo citare:
- senso di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale e perdita delle energie;
- atteggiamento di distacco mentale dalle proprie mansioni lavorative;
- ridotta realizzazione personale e percezione della propria inadeguatezza lavorativa;
- ridotta efficacia professionale: percezione di minor efficienza nonostante l’impegno sia sempre alto;
- demotivazione, difficoltà a portare a termine i compiti, distacco e riduzione dell’interesse verso il proprio lavoro;
- difficoltà nelle relazioni con colleghi e clienti;
- resistenza o ansia all’idea dell’ andare al lavoro ogni giorno;
- difficoltà di concentrazione e senso di colpa, fallimento, rabbia e risentimento;
- agitazione, irritabilità e nervosismo e preoccupazione costante;
- insonnia, stanchezza, tachicardia, sudorazione eccessiva, tensioni muscolari, tremori, vertigini e senso di soffocamento.
Come superare la Sindrome di Burnout
Se si interviene tempestivamente si può evitare l’innesco di meccanismi più complicati da eliminare.
La risoluzione del burnout prevede tre tipologie differenti di approccio:
- individuale: favorire una maggiore consapevolezza del problema nella propria vita professionale. Il soggetto deve riconoscere i fattori responsabili dello sviluppo dell’esaurimento psicofisico. Inoltre, è necessario comprendere le relazioni esistenti tra il comportamento personale, il proprio vissuto ed il contesto di vita e lavorativo;
- organizzativo: modifica del comportamento e degli atteggiamenti;
- psicologico: la psicoterapia cognitiva-comportamentale contribuisce a favorire un adeguato esame di realtà; ripristinare le funzioni dell’individuo e ridurre le difficoltà sociali, cognitive e psicologiche.
Favorire il superamento degli episodi sintomatici in modo costruttivo per giungere ad un nuovo equilibrio.
La sindrome di burnout può essere affrontata chiedendo sostegno a:
- reparto risorse umane;
- ufficio competente dell’azienda;
- capo aziendale;
- supporto sociale personale: familiari, colleghi e amici.
Prevenzione: consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito:
- direttive per diagnosticare la sindrome di burnout;
- modi per prevenirla;
- sviluppo di linee guida basate sull’evidenza del benessere mentale nei luoghi di lavoro.
Per prevenire la Sindrome di Burnout è necessario:
- rispettare le proprie esigenze il più possibile. E quindi ore di sonno, orario e quantità dei pasti, tempo libero e attività sportiva;
- riposare a sufficienza nei momenti di recupero dopo il lavoro;
- ritagliarsi del tempo per fare ciò piace;
- fissare obiettivi ragionevoli, senza pretendere troppo da sé stessi;
- definire le priorità con il proprio superiore ove la mole di lavoro inizi a diventare ingestibile;
- delegare ad altri alcune delle mansioni da portare a termine;
- evitare i conflitti con i colleghi;
- adottare un atteggiamento proattivo;
- condurre uno stile di vita sano per essere maggiormente preparati nel fronteggiare un qualche tipi di esperienza stressante.
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