Ridurre rischi e costi: il contributo dell'IA nella selezione oculata
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sta facendo grandi progressi anche nel supporto della selezione di talenti aziendali. Come infatti è noto, una selezione errata può costare molto in termini di costi e benefici all’azienda.
Analizziamo la situazione e scopriamo come l’intelligenza artificiale aiuti a prevenire gli errori.
Indice
Selezione del personale: rischi ed errore
Per scegliere e reclutare talenti in modo ottimale è di certo fondamentale comprenderne le competenze e altre caratteristiche che possono risultare utili per l’azienda.
La valutazione della risorsa deve essere fatta focalizzando l’attenzione prettamente su aspetti legati al ruolo e al contesto aziendale. Durante la selezione (recruiting) è necessario tenere in considerazione le competenze dei singoli candidati.
Gli errori di giudizio in fase di colloqui possono portare a commettere errori di giudizio molto gravi. E le conseguenze negative in termini economici lo sono ancora di più. Sostituire un dipendente costa molto in termine di denaro, di tempo, di clima aziendale e possibile danno di reputazione. Una risorsa che opera senza successo può costare all’azienda circa 44mila euro tra selezione, inserimento e formazione.
Ad oggi anche in questa selezione, come vedremo a breve, l’intelligenza artificiale può offrire un grande aiuto.
I rischi principali che si possono incontrare durante un processo di recruiting sono dettati da pregiudizi, i cosiddetti “unconscious bias,“su:
provenienza;
- cultura;
- titolo di studio;
- credo religioso;
- etnia;
- genere;
- simpatia personale.
Questi errori possono causare un conto salato per le aziende in termini di denaro, produttività e ripercussioni nell’ambiente di lavoro.
Importante quindi sia valutare prettamente le competenze sia valorizzare le persone e le diversità.
Strumenti di selezione all’avanguardia efficaci
Alcuni strumenti efficaci durante le selezioni di personale molto utilizzati all’ estero sono;
- cv anonimo: permette di presentare un candidato senza dati sensibili né elementi che possano influenzare. In questo modo vengono standardizzati gli elementi per processo di selezione;
- definizione dei criteri di selezione su requisiti e competenze necessarie per svolgere quel tipo di lavoro;
- utilizzare strumenti di valutazione obiettivi, come i test di abilità, ed interviste strutturate, ponendo le stesse domande a tutti i candidati;
- scegliere selezionatori che provengano da background differenti;
- valutazione delle risorse focalizzando l’attenzione prettamente su aspetti legati al ruolo e al contesto aziendale;
- gamification: utilzzare lo strumento del gaming per l’analisi di attitudini e motivazione consente di testare il possesso di alcune competenze trasversali. Ad esempio problem solving, flessibilità, pensiero laterale e capacità di team work;
- video colloqui: permette di effettuare interviste strutturate a distanza, risparmiando tempo e risorse;
- concorsi ed audizioni di lavoro: i candidati vengono sottoposti a test di diversa natura, diverse dai classici colloqui. I singoli vengono ad esempio coinvolti in esperienze in azienda, invitati a sviluppare un progetto preciso e così via.
Negli ultimi anni le aziende hanno iniziato a focalizzare il proprio interesse e le proprie energie sul tema delle persone, più che su quello dei talenti. Ad oggi, inoltre, ci si confronta con generazioni completamente diverse nell’approccio al lavoro.
L’intelligenza artificiale come soluzione
L’AI è un’efficace una soluzione per evitare o comunque ridurre gli impatti degli unconscious bias.
L’intelligenza artificiale infatti, per sua natura, permette di condurre la fase iniziale di analisi dei profili senza incorrere in pregiudizi cognitivi. I bias cognitivi si basano su caratteristiche che influenzano il modo in cui percepiamo e interagiamo con gli altri. Ma l’IA non ne è ovviamente soggetta.
Tramite il suo utilizzo diviene così possibile eliminare stereotipi, atteggiamenti ed aspettative che influenzano decisioni e giudizi in modo inconsapevole. Questi pregiudizi possono influenzare il modo in cui, nella selezione del personale vengono percepiti gli altri.
L’intelligenza artificiale risulta quindi molto utile per:
- ottimizzare alcune attività iniziali;
- accompagnare il lavoro dei recruiter;
- evitare discriminazioni e disparità di trattamento.
Affidandosi all’AI non si ha di certo la pretesa di ottenere livelli di screening molto dettagliati. Ma questo è uno strumento molto utile per ottimizzare alcune attività e accompagnare il lavoro dei selezionatori.
In questo particolare periodo storico post pandemico infatti ci troviamo in mezzo ad importanti evoluzioni dei mercati finanziari. Oggi ci si confronta con generazioni diverse nell’approccio al lavoro e con figure che hanno maturato aspettative differenti rispetto al proprio ruolo professionale. E le aziende, da parte loro, stanno iniziano a comprendere l’importanza della cura delle proprie organizzazioni.
AI e la rivoluzione degli annunci lavorativi
L’intelligenza artificiale arriva in soccorso anche per gli utenti in cerca di lavoro. Inoltre ad oggi spesso gli annunci si presentano ancora come statici, complessi e poco attrattivi. Ma è proprio per di qui transitano le quote maggiormente rilevanti degli incroci tra aziende e candidati.
Una startup italiana (Joinrs) ha infatti sviluppato un’intelligenza artificiale basata su tecniche di Deep Learning applicate al Natural Language Processing. La stessa è in grado di:
- leggere gli annunci di lavoro al posto degli utenti in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e tedesco;
- comprendere ed interpretare il testo in modo ottimale;
- sintetizzarlo e spiegare velocemente a chi cerca lavoro perché quella posizione è in linea con quanto cerca;
- ordinarli in base a pertinenza e compatibilità con i requisiti indicati da ogni singolo candidato;
- sottolineare in una veste grafica semplice e intuitiva quali sono i principali matching tra domanda e offerta.
Gli utenti hanno la possibilità di indicare:
- requisiti che deve avere l’azienda nella quale ambiscono lavorare;
- ruolo professionale;
- ambito lavorativo;
- caratteristiche come l’attenzione alla sostenibilità o al work life balance.
Il funzionamento dell’intelligenza artificiale è possibile in diversi linguaggi e si sta ma mano allargando in vari Paesi a livello mondiale.
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