Responsabilità Sociale d’Impresa: il CSR manager
La responsabilità sociale d’impresa è definibile in quanto rapporto dell’azienda rispetto al suo impatto sulla società. In questa ottica, i risultati si misurano tramite la capacità di conciliare il risultato economico con il contributo dato alla comunità in cui opera.
Tale prospettiva apre anche opportunità a nuove strade di sviluppo professionale. È infatti il CSR manager a misurare l’etica aziendale e a implementare sistemi per renderla migliore.
Analizziamo insieme chi è e di cosa si occupa questa figura professionale!
Che cos’è la responsabilità sociale d’impresa
- variabile economica;
- packaging plastic free;
- misure e pratiche con fini etici, ambientali e sociali nelle operazioni commerciali;
- ottica di lavoro per il bene della comunità;
- miglioramento di condizioni ambientali e sociali;
- schieramento dell’azienda contro il gender gap o il sostegno ai diritti LGTBQ+;
Responsabilità sociale d’impresa: come implementare una strategia ottimale
- determinare i valori aziendali in base alle priorità della comunità d’appartenenza;
- comprendere rispetto a quali temi ambientali e sociali i clienti sono più sensibili;
- raccogliere feedback da parte degli stakeholders per intercettare le esigenze della comunità esterna;
- capire le esigenze generali dell’attuale società
- individuare i campi di sostenibilità più seguiti;
- sviluppare la propria strategia in modo unico;
- selezionare le migliori strategie messe in atto dalla concorrenza per implementare la propria;
- incrementare il coinvolgimento interno nella creazione della strategia;
- permettere ai dipendenti di rispecchiarsi nei valori supportati e consentire la condivisione dei feedback;
- creare un maggiore senso di comunità, soddisfazione e motivazione;
- collaborare per il raggiungimento degli obiettivi;
- dare vita a collaborazioni con organizzazioni o individui che stanno già portando avanti valori condivisi dall’impresa;
- generare soluzioni alternative;
- aprire nuove opportunità su finanziamenti, sponsorizzazioni e occasioni di volontariato
- essere chiari e trasparenti, fissando obiettivi misurabili;
- mantenere la fiducia delle persone e a creare fidelizzazione intorno al marchio;
- comunicare i risultati all’esterno attraverso canali, sito web, newsletter, social media ecc;
- essere flessibili, in continua evoluzione e miglioramento.
CSR manager: la nascita di una nuova figura professionale
Il CSR manager è il professionista che si occupa di tutte le attività legate responsabilità sociale d’impresa all’interno di una singola azienda.
Ha dunque il compito di:
- conciliare gli obiettivi economici con il contributo che l’impresa può dare al territorio, alla comunità, e a tutti i portatori di interessi;
- supportare le funzioni per lo svolgimento di attività nei confronti di ambiente, lavoratori e fornitori;
- gestire le attività connesse alla comunità e alle attività ambientali e sociali di carattere istituzionali;
- raccogliere informazioni sulle attività ambientali e sociali realizzate a vantaggio dei clienti;
- conciliare la gestione aziendale ordinaria con le attività innovative derivanti dall’evoluzione del contesto sociale, economico, ambientale e accompagnare l’impresa verso il cambiamento e trasformare tendenze e idee in progettualità.
Altre doti richieste al CSR manager sono:
- essere muktitasking, in grado di ascoltare, gestire e risolvere gli eventuali conflitti;
- conoscere a fondo sia l’azienda in cui opera sia il settore di business;
- creare e mantenere i rapporti con la comunità e le istituzioni;
- valorizzare e motivare il team di lavoro.
- possedere doti organizzative, conoscenze approfondite di economia, giurisprudenza e conoscenze a carattere ambientale.
CSR manager: compiti, mansioni e competenze
I settori di attività in cui il CSR manager è chiamato ad operare sono ambiente, clienti, lavoratori, fornitori, comunità ed istituzioni.
Entrando nello specifico i principali compiti svolti sono di:
- comunicazione interna e rendicontazione verso l’esterno delle politiche di sostenibilità;
- gestione ambientale: identificazione, valutazione e gestione dei consumi energetici, emissioni in atmosfera, scarichi idrici e produzione dei rifiuti;
- definizione di politiche di donazione o di investimento finanziario responsabile;
- soluzioni per categorie svantaggiate e conciliazione lavoro-famiglia per i dipendenti;
- tutela della salute e delle pari opportunità e sicurezza dei lavoratori;
- risposta ai criteri di società di rating etico: redazione di bilanci di sostenibilità;
- gestione e aggiornamento della pagina web e dei canali social dedicati alla sostenibilità;
- sicurezza dei prodotti: gestione degli aspetti legati alla qualità, al design e alla sicurezza del prodotto;
- gestione dei fornitori: applicazione nel momento della scelta di criteri socio-ambientali, verifica del rispetto del codice etico e della qualifica dei fornitori.
Come dichiarato dall’INAPP (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) le competenze da assumere per ottenere questa qualifica professionale sono:
- tecniche e manageriali;
- organizzative e capacità di leadership;
- sociali, relazionali e di comunicazione.
Come abbiamo visto insieme, il CSR manager è una figura professionale poliedrica chiamata a occuparsi di relazioni e processi complessi.