Chi sono i recruiter?
Lavorare come recruiter vuol dire occuparsi dei processi di selezione e assunzione del personale.
Conosciuto anche come “responsabile delle risorse umane“, questo professionista si occupa anche della ricerca di nuove candidature e di tutte le fasi successive all’assunzione delle persone prescelte.
Alla base del successo di ogni azienda ci sono le persone, per questo motivo i selezionatori del personale hanno il compito di scegliere le persone giuste affinché l’azienda lavori bene e raggiunga i suoi obiettivi di business.
Cosa fa un responsabile delle risorse umane?
Come ti ho già accennato nel paragrafo precedente, il recruiter ha il compito di cercare nuove figure professionali da inserire in azienda.
Ma nel concreto, quali mansioni svolge? Questo professionista durante la selezione deve:
- studiare le esigenze aziendali insieme agli altri manager per delineare meglio i profili necessari;
- preparare e pubblicare gli annunci di lavoro per ogni posizione aperta. In genere ogni annuncio deve contenere: la ragione sociale dell’azienda; il ruolo ricercato; la sede di lavoro; una piccola descrizione delle mansioni da svolgere; i requisiti per potersi candidare; informazioni sull’inquadramento del contratto ed infine le modalità di invio della candidatura;
- promuovere l’offerta di lavoro sui social network, in particolare LinkedIn;
- analizzare tutti i curriculum vitae di coloro che hanno inviato la candidatura;
- fare una prima scrematura e scegliere i cv più adatti alla posizione da ricoprire;
- contattare i candidati e sottoporli ad un colloquio conoscitivo che può avvenire dal vivo, tramite telefono o da remoto, soprattutto a seguito della Pandemia da Covid-19 o nel caso in cui un candidato risiede in una città lontana;
- scegliere la modalità del colloquio (di gruppo, individuale);
- dopo aver scelto una rosa ristretta di candidati, organizzare un secondo incontro conoscitivo;
- seguire tutte le persone assunte durante il loro inserimento in azienda;
- valutare le performance iniziali di ogni candidato assunto;
- creare e curare un database che contenga tutti i CV ricevuti e che potrebbero rivelarsi utili in futuro. Generalmente esistono dei software dedicati a questa attività.
Quali sono i requisiti che dovrebbe avere?
Chi vuole lavorare come recruiter deve possedere numerosi requisiti, in modo da ricoprire al meglio ogni mansione richiesta.
Per prima cosa un selezionatore del personale deve conoscere bene l’azienda per cui lavora. Sapere quali sono gli obiettivi di crescita e la sua mission lo aiuterà nella ricerca dei giusti candidati.
Di fondamentale importanza è la conoscenza del mondo del lavoro, di tutte le dinamiche di domanda e offerta e anche delle norme che regolano i contratti.
Tra le altre conoscenze richieste è opportuno avere anche delle nozioni di psicologia del lavoro, delle modalità di svolgimento dei colloqui e delle procedure per assumere personale.
Completano il profilo perfetto delle ottime capacità relazionali, organizzative, di ascolto ed empatia utili a capire le persone, oltre alla conoscenza dei vari pacchetti informatici e alla conoscenza di almeno una lingua straniera.
Come diventare recruiter
Il percorso di studi più indicato per diventare un addetto di ricerca e selezione del personale è una laurea di tipo umanistico o in psicologia. Requisito apprezzato, ma non indispensabile, l’aver seguito corsi o master post-laurea.
Come in ogni lavoro che si rispetti, però, quello che fa davvero differenza è aver maturato la giusta esperienza per poter lavorare in piena autonomia.
Non è escluso comunque che un recruiter possa arrivare a ricoprire questo ruolo senza aver conseguito una laurea specifica. In questo campo, dal momento che è molta importante l’esperienza, se c’è chi ne ha maturata parecchia senza avere una laurea, ha comunque una marcia in più.
Solitamente i selezionatori del personale vengono assunti come dipendenti all’interno di un’azienda nel reparto delle risorse umane oppure presso agenzie e società di consulenza che si occupano di selezionare candidati per conto di altre aziende.
Infine, è anche possibile che questo professionista lavori da freelance e offra i suoi servizi ad aziende o a piccole imprese che operano nei settori più disparati.
Quanto guadagna un recruiter?
Secondo diverse ricerche, lo stipendio medio di un recruiter in Italia è di circa 35.000€ lordi all’anno. Può partire da una retribuzione minima di 21.200€ per una figura junior e può superare i 55.500€ lordi annui.
3 libri sul recruiting
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Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questo articolo in cui ti ho parlato di tutte le competenze che deve avere recruiter e delle sue attività giornaliere. Spero che questa visione generale ti sia stata d’aiuto nel caso in cui volessi lavorare nell’ambito delle risorse umane.