Reato continuato: 3 cose da sapere
Il reato continuato: definizione e normativa
Il reato continuato viene disciplinato al secondo comma dell’art. 81 del Codice Penale e recita: “Alla stessa pena soggiace chi con più azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, commette anche in tempi diversi più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge”. Il suddetto comma è compreso nell’articolo dedicato al concorso formale e si trova nel Libro Primo, Titolo III del C.P. La fattispecie punisce chi perpetra diversi fatti illeciti che fanno parte dello stesso disegno criminoso.
Come si configura il reato continuato
Per comprendere come funziona il reato continuato bisogna pensare ad un soggetto che commette diverse violazioni: Tizio sequestra Caio, lo deruba e lo picchia, in questo particolare caso sono configurabili ben tre diversi tipi di reati: sequestro di persona, furto e lesioni. Con questo esempio si comprende come il reato continuato è il cumulo giuridico di più violazioni intraprese nell’ottica di un unico disegno criminoso (il sequestro di Caio).
Gli elementi costitutivi del reato continuato
Il reato continuato presenta ben tre elementi costitutivi: pluralità di azioni, diverse violazioni di legge e medesimo disegno criminoso. Il primo elemento indicato come pluralità di azioni sottintende che il reo deve eseguire differenti azioni o condotte (es. sequestro, furto, violenza) che portano ad altrettante azioni criminose. Le azioni possono essere eseguite anche in intervalli di tempo diverso, non è necessario che siano contestuali. Il secondo elemento concerne le diverse violazioni di legge, infatti il reo può sia infrangere diverse norme del Codice Penale o può anche trasgredire la stessa disposizione di legge, come nel caso di Tizio che in diverse occasioni rubi diversi articoli dalla stessa attività commerciale. L’ultimo elemento viene definito disegno criminoso, e indica come le diverse violazioni di legge debbano essere strettamente connesse per configurare la fattispecie.
Il cumulo giuridico e il cumulo materiale
Nel reato continuato è previsto il cumulo giuridico a differenza del cumulo materiale. L’introduzione del cumulo giuridico per la fattispecie ha lo scopo di non infliggere pene troppe severe, rispetto al cumulo materiale che presuppone la somma delle pene per la violazione di diversi reati. Il cumulo giuridico sanziona la pena prevista per il reato più grave aumentata di una certa percentuale, di regola fino al triplo, come sancito dal 1° comma dell’art.81 C.P. E’ importante sottolineare che il cumulo giuridico si presenta solo nel caso vi sia un unico disegno criminoso, come sottolinea la disciplina del reato continuato. In pratica, quando si sanziona il reato continuato si prende come base il reato punibile con la pena edittale massima più alta.