Reati nello spazio: la legge applicabile
La notizia del primo reato commesso nello spazio appare ormai nelle prime pagine di cronaca, generando un grande scalpore e clamore mediatico, specialmente riguardo i provvedimenti che dovranno essere messi in atto dalla giustizia americana, a seguito della conferma di colpevolezza dell’astronauta, al termine delle indagini preliminari.
Con lo sviluppo scientifico e tecnologico, la giustizia si trova ormai a dover fare i conti con reati del tutto nuovi, commessi in modalità e luoghi inverosimili e non regolamentati da nessun tipo di istanza legislativa.
Per questo sarà compito della giustizia comprendere e stabilire le modalità con la quale bisognerà agire nel caso di reati commessi ex novo, analizzandoli singolarmente in base alle differenti circostanze.
Reato nello spazio: cosa è successo
La vicenda ha come protagonista un’astronauta americana, che nel mezzo di una missione spaziale, avrebbe effettuato in orbita un accesso non autorizzato al conto corrente della sua ex moglie: per questo sarebbe responsabile di ben due reati, riconosciuti dalla giustizia come furto di dati personali e accesso non autorizzato.
A sua discolpa, l’astronauta, in sede di interrogatorio, ha affermato di aver effettuato un accesso ai dati della ex moglie per assicurarsi che i conti familiari fossero in regola e che la donna non stesse attraversando alcun tipo di problema finanziario.
Ciò nonostante, le spiegazioni non sembrano aver convinto la giustizia e il caso ha ora interessato enti governativi come la Federal Trade Commission degli Stati Uniti e l’ispettore generale della NASA, che insieme a giudici e forze dell’ordine, saranno responsabili di stabilire quale sarà il destino dell’astronauta.
Reato nello spazio: cosa ne pensa la giustizia
Attualmente la giustizia americana è orientata sull’agire secondo le stesse modalità di un reato avvenuto sulla Terra: la punizione che spetterebbe all’astronauta sarebbe quindi esclusivamente proporzionata al reato, e non riscontrerebbe alcun tipo di attenuante tenuta considerazione del luogo ove tale reato sia stato consumato.
Anche le agenzie spaziali, che insieme si sono occupate di valutare e regolamentare l’accaduto, si trovano d’accordo nel pensare che, l’astronauta americana, debba essere punita per il reato commesso in orbita, secondo le leggi vigenti nel proprio paese di provenienza.