Le principali categorie dei reati finanziari e illeciti economici
Tra i reati di cui si occupa il diritto penale abbiamo anche i reati finanziari. In questa categoria rientrano numerosi delitti, da quelli diretti alla persona fino ai reati societari. Anche i reati finanziari e tributari, inoltre, possono essere ricondotti a questa categoria. Data l’enorme eterogeneità, non è semplice districarsi tra le varie tipologie di illeciti economici. Abbiamo quindi creato questa guida nel tentativo di fare chiarezza e di fornire una panoramica esaustiva sulle principali categorie di reati finanziari.
Differenze tra reati finanziari, reati economici e reati tributari
Il primo passo per fare chiarezza è quello di differenziare i reati finanziari dai reati economici e da quelli tributari. Infatti, anche se questi termini sono spesso utilizzati come sinonimo, si tratta di illeciti differenti.
In merito ai reati finanziari, di solito riguardano condotte illecite che incidono direttamente sul funzionamento dei mercati, degli strumenti finanziari o sul sistema bancario.
I reati economici, invece, comprendono una gamma più ampia di illeciti che colpiscono l’economia in senso lato. Tra i reati economici sono inclusi quelli contro la PA e le pratiche commerciali scorrette.
Infine, i reati tributari o fiscali sono una sottocategoria specifica, incentrata specialmente sull’evasione e sulla frode legate alle imposte.
In ogni caso possiamo dire che i reati finanziari rappresentano una macrocategoria, mentre quelli economici e tributari sono delle sottocategorie. Se i reati economici e tributari rientrano tra gli illeciti finanziari, non vale il contrario. Infatti, i reati finanziari non sono sempre economici o sempre tributari.
Le principali categorie di reati finanziari
Il settore del diritto penale che si occupa di reati finanziari è il diritto penale dei mercati finanziari. Questa branca del diritto si occupa di limitare i rischi che possono nascere da distorsioni del libero mercato.
Altra fonte che si occupa dei crimini finanziari è il Testo Unico della Finanza (abbreviato in TUF) datato 1998, che negli anni ha subito diverse modifiche. All’interno della Parte V del TUF si trovano anche indicazioni in merito alle sanzioni in caso di illeciti economici.
Reati economici legati al mercato finanziario
Vediamo adesso quali sono i principali reati finanziari previsti dal diritto penale italiano. Partiremo dai crimini economici che riguardano i mercati finanziari: l’aggiotaggio e l’insider trading.
Crimini finanziari: l’aggiotaggio
Tra i reati finanziari figura innanzitutto l’aggiotaggio, che prevede la manipolazione dei mercati mediante fake news o informazioni fuorvianti.
L’art. 501 c.p. lo definisce come un “rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio”. In sostanza, le informazioni false vengono veicolate per alterare i reali prezzi, per influenzare le decisioni degli investitori a proprio vantaggio.
Il reato di aggiotaggio è punito con la detenzione fino a tre anni e con una sanzione che va dai 516 ai 25.822 euro.
Insider trading
Tra i reati economici che colpiscono i mercati abbiamo anche l’insider trading. Questo illecito si basa sull’uso di informazioni non accessibili al pubblico per effettuare operazioni finanziarie e ottenere vantaggi economici indebiti. In sostanza, quando si verifica questa tipologia di reati finanziari vengono sfruttate informazioni aziendali, per esempio fusioni, cambiamenti alla governance o altri dati simili, che al resto del pubblico non sono noti, per ottenere vantaggi economici.
Trattandosi di una violazione della trasparenza, sono previste punizioni severe. La reclusione può arrivare fino a sei anni.
Illeciti economici patrimoniali
Analizziamo ora i principali reati finanziari contro il patrimonio: si tratta degli illeciti economici più diffusi. Tra questi includiamo la truffa e l’usura.
Truffa
Quando si induce qualcuno in errore per ottenere un ingiusto profitto, causando danno all’altro, si configura una truffa. A differenza di altri reati patrimoniali, questo crimine prevede la volontà attiva, da parte del truffatore, di ingannare la vittima.
Secondo quanto disposto dal Codice Penale all’art. 640, “chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032”. In casi gravi, la pena può però anche aumentare.
Usura
Tra i reati finanziari rientra anche l’usura, un reato che prevede di concedere prestiti, pretendendo però la restituzione del denaro a tassi di interessi che superano ampiamente i limiti stabiliti dalla legge. È previsto dall’articolo 644 del Codice Penale e, in quanto sfruttamento economico illecito, prevede pene dai due ai dieci anni di reclusione, con possibili aggravanti.
Evasione fiscale e frode fiscale
Tra gli illeciti economici abbiamo anche i reati fiscali, ossia l’evasione e la frode fiscale.
L’evasione fiscale è, purtroppo, uno dei reati finanziari più tristemente noti nel nostro Paese. Sebbene possa configurarsi in molti modi, che vanno dall’omessa dichiarazione dei redditi alle fatturazioni fraudolente, il fine è sempre lo stesso. Il soggetto, una persona fisica o giuridica, evita il pagamento di somme che deve al Fisco.
La frode fiscale, invece, può essere considerata come una forma aggravata di evasione. In questo caso, il soggetto mette in atto un dolo, utilizza cioè volutamente comportamenti e strumenti fraudolenti per alterare la propria realtà economica.
Reati societari: cartello e falso in bilancio
Tra i reati finanziari che interessano le società abbiamo il cartello e il falso in bilancio.
Il cartello tra le imprese prevede accordi illeciti tra aziende, che hanno un fine comune: limitare la concorrenza sul mercato di riferimento. A causa dei cartelli, possono aumentare i prezzi per i consumatori finali, perché viene meno la libera concorrenza. Oltre a penalizzare i competitor, quindi, un cartello incide negativamente anche sul consumatore.
Tra i reati societari che rappresentano illeciti economici molto diffusi abbiamo anche il falso in bilancio, disciplinato dagli articoli 2621 e 2622 del Codice Civile. Per occultare perdite finanziarie o per nascondere illeciti, vengono falsificati i documenti contabili dell’azienda.
Criminalità economica organizzata: i principali reati finanziari
Quando i reati finanziari vengono messi in atto dalla criminalità organizzata, possono assumere le forme di riciclaggio e contrabbando.
Riciclaggio di denaro
Il riciclaggio rientra tra i reati finanziari perché reimmette nell’economia legale del denaro proveniente da attività illecite. Le re-immissione avviene spesso attraverso operazioni complesse e strutturate, per rendere irriconoscibile l’origine illecita dei fondi.
Reato di contrabbando
Il reato di contrabbando si verifica quando il criminale importa o esporta merci eludendo i controlli doganali e senza pagare i dazi o le imposte dovute.
Questa tipologia di reati finanziari può riguardare qualsiasi tipo di merce. Spesso si tratta di sigarette, alcolici e carburanti, ma non manca il contrabbando di prodotti tecnologici e altri beni.
Reati finanziari contro la PA: la corruzione
Quando i reati finanziari colpiscono la Pubblica Amministrazione e incidono negativamente sul funzionamento della macchina statale, si configurano dei reati contro la PA.
Tra questi, l’illecito economico più noto è la corruzione. Consiste nel promettere o elargire denaro o vantaggi a pubblici ufficiali, i quali commettono atti contrari ai doveri d’ufficio per ottenere profitto.
La normativa di riferimento è il Codice Penale agli art. 318, 319 e 321, che prevedono pene sia per i pubblici ufficiali sia per i soggetti corruttori.