"Io non mi gioco", il progetto di prevenzione scolastica dal gioco d'azzardo
La dipendenza da gioco d’azzardo tra i giovani è in aumento e rappresenta una crescente preoccupazione per genitori, educatori e l’intera comunità.
L’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità rivela dati preoccupanti: in Italia, ci sono 90mila ragazzi con problemi di gioco e 130mila a rischio significativo. Secondo l’Istituto di Sanità, i giocatori problematici sono coloro che giocano quotidianamente, dedicando molte ore e perdendo ingenti somme di denaro. È allarmante il raddoppio dei giocatori fragili a rischio elevato, passati dal 3,2% al 5,9%.
Questo fenomeno non è nuovo e interessa l’intera penisola, nonché diverse fasce d’età. Ma negli ultimi tempi la ludopatia si sta diffondendo anche tra i giovanissimi.
L’aumento della dipendenza giovanile da gioco d’azzardo
Negli ultimi anni, il numero di giovani a rischio di ludopatia è quasi raddoppiato. Secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi in Italia ci sono circa 90mila giovani definiti “giocatori problematici” e ben 130mila sono considerati fragili e a rischio. Questi ragazzi sono attratti da slot machine, scommesse sportive e gratta e vinci, alimentando una spirale di dipendenza che può avere gravi conseguenze sulla loro salute mentale e finanziaria.
Un dato allarmante riguarda la carenza di controlli nelle sale giochi, nei bar e nelle tabaccherie, dove giochi come le slot machine e le scommesse sono spesso accessibili ai minori. Anche il gioco d’azzardo online rappresenta una sfida crescente, con molti giovani che scommettono su piattaforme difficili da monitorare.
Infatti, secondo il 40% degli intervistati, le sale giochi non richiedono un documento di identità per verificare l’età, né attuano altre procedure di verifica. Questo accade sia nelle sale giochi che in bar e tabaccherie. È importante ricordare che il gioco d’azzardo è vietato ai minori per legge.
Il progetto di prevenzione da gioco d’azzardo “Io non mi gioco”
Per contrastare questo fenomeno, nelle scuole stanno prendendo piede progetti di prevenzione come “Io non mi gioco“, promosso dal Servizio territoriale per le dipendenze dell’Unità Sanitaria 8 in Veneto.
Questo progetto mira a sensibilizzare studenti, docenti e genitori sui rischi associati al gioco d’azzardo e a promuovere comportamenti sani e consapevoli.
L’iniziativa prevede attività di prevenzione e sensibilizzazione, moduli didattici per sfatare le false credenze sul gioco d’azzardo e sessioni di formazione per docenti e genitori. L’obiettivo è creare una rete di supporto intorno ai giovani, coinvolgendo tutte le parti interessate.
Particolare attenzione al modulo didattico “Azzard“, risorsa essenziale per comprendere le false credenze sul gioco d’azzardo e le reali probabilità di vincita. Questo programma di prevenzione gioco d’azzardo si concentra su un’analisi scientifica e statistica, sfatando il mito della “vittoria facile” propagandato dai giochi d’azzardo online e offline. Include sessioni di formazione per docenti e incontri con i genitori, allo scopo di sensibilizzare sui segnali precoci di dipendenza dal gioco d’azzardo.
Impatto su studenti e famiglie
Il progetto di prevenzione ha già mostrato risultati promettenti, con un aumento della consapevolezza e una maggiore partecipazione delle famiglie e delle scuole. Tuttavia, è essenziale continuare a monitorare il fenomeno e a migliorare le strategie di intervento.
La dipendenza da gioco d’azzardo può distruggere le vite dei giovani e delle loro famiglie, ma con un approccio comunitario e proattivo, è possibile ridurre i rischi e offrire un supporto efficace a chi ne ha bisogno.
La dipendenza da gioco d’azzardo
La dipendenza da gioco d’azzardo, riconosciuta nel 2013 dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) come una dipendenza comportamentale, è paragonabile alla dipendenza da sostanze. Questa dipendenza coinvolge il rischio di denaro o beni di valore su eventi incerti, con l’obiettivo di ottenere vincite in denaro o premi.
Il gioco d’azzardo si basa principalmente sul caso o sulla fortuna, non sull’abilità del giocatore. Tale elemento, unito all’illusione di guadagni facili, attira molte persone, compresi i giovani.
La prevenzione dal gioco d’azzardo lotta tra i giovani richiede l’impegno di tutti. Genitori, educatori e comunità devono collaborare per implementare validi strumenti di contrasto alla diffusione del fenomeno e offrire supporto ai ragazzi a rischio. Sensibilizzare su questo tema è il primo passo per proteggere il futuro delle nuove generazioni.