Procedura mobilità docenti: legittima secondo la Cassazione
I magistrati della Suprema Corte hanno deciso di fare chiarezza sui criteri utilizzati per l’assegnazione delle cattedre dichiarando la procedura di mobilità docenti legittima.
Scopriamo insieme come si è arrivati a questa decisione!
Corte di Cassazione: cosa sostiene a riguardo della procedura mobilità docenti
- utilizzare un criterio diverso da quello meritocratico per l’assegnazione delle cattedre non contravviene i principi costituzionali. Stiamo parlando nello specifico del punteggio conseguito;
- subordinare l’accesso all’impiego pubblico alla procedura del concorso pubblico pone a fondamento quel criterio selettivo;
- considerare legittima la disciplina e presiedere all’espletamento della procedura secondo le modalità indicate.
Procedura mobilità docenti: implicazioni
Come abbiamo visto insieme la Suprema Corte ha stabilito che l’opzione collettiva di assegnare rilievo, ai fini dell’assegnazione delle cattedre, a un criterio diverso da quello meritocratico basato sul punteggio non contravviene principi costituzionali.
La sentenza sulla procedura mobilità docenti presenta alcune implicazioni significative sia i candidati sia per il sistema educativo nel suo complesso.
I concorrenti, esprimendo una preferenza per un ambito territoriale specifico, vengono inseriti in graduatorie che riflettono sia la loro preferenza sia il punteggio ottenuto. Tale approccio ha come obiettivo bilanciare il merito individuale con le preferenze personali e fornire una maggiore flessibilità nell’assegnazione delle cattedre.
Questa decisione riguarda nello specifico la mobilità del personale docente proveniente dalle Graduatorie a esaurimento (GAE)
Le GAE devono il loro nome al fatto che andranno ad esaurirsi col tempo, quando gli iscritti saranno assunti in ruolo. Istituite nel 2006 per combattere il precariato funzionano nel seguente modo:
- permettono l’iscrizione di docenti già abilitati ma senza contratto di ruolo;
- sono chiuse a nuovi inserimenti;
- prevedono aggiornamenti in merito a nuove specializzazioni di chi è già inserito.
Ad oggi gli iscritti in GAE sono autorizzate assunzioni nel limite del 50% dei posti conferibili, secondo quanto previsto dalla legge. Chi non riceve la cattedra di ruolo entra invece nelle procedure per ricevere convocazioni a tempo determinato.
Immissioni in ruolo: come funziona la procedura
- gli insegnanti devono indicare la priorità tra le diverse procedure di concorso e le provincie scelte;
- l’istanza è necessaria anche per comunicare la preferenza di sede all’interno della provincia assegnata.
Come compilare la domanda in modo corretto
- informatizzazione nomine in ruolo espressione preferenze provincia classe di concorso tipo posto: in questa sezione è necessario indicare l’ordine preferenziale di province, classe di concorso e tipologia di posto;
- informatizzazione nomine in ruolo espressione preferenze sede: per chi risulta destinatario di nomina, tramite l’assegnazione della classe di tipologia di posto, per indicare l’ordine di preferenza delle sedi disponibili in cui essere assegnato.
- accesso tramite credenziali al sito Istanze Online;
- compilazione della domanda;
- aggiornamento dei dati;
- inserimento dei documenti richiesti;
- inoltro della domanda entro il limite temporale indicato.
- verificare la ricezione dell’email tramite conferma dell’inoltro e domanda in formato PDF;
- appurare anche il funzionamento tramite accesso in visualizzazione sul Istanze online nello stato “Inoltrata”;
- accedere alla sezione dell’archivio nell’homepage personale di Istanze online;
- verificare il contenuto del modulo di domanda e di tutte le informazioni.