Precari a scuola: 200 mila senza contratto, NASPI come soluzione
Forse avrai sentito parlare di NASPI e della possibilità di richiederla per i precari a scuola. Nel dettaglio questa misura si rivolge ai 200 mila insegnanti rimasti senza contratto al 30 giugno 2023. La maggior parte degli aventi diritto sono insegnanti di sostegno su organico di diritto. Ma in cosa consiste questa opportunità e quali sono i requisiti per richiederla secondo i termini di legge?
Precari a scuola: l’indennità di disoccupazione
Tra i 200 mila rimasti senza contratto al 30 giugno 2023 in molti hanno utilizzato la NASPI come soluzione. La maggior parte ha presentato la domanda entro il 7 luglio 2023 ma c’è tempo fino a 68 giorni dalla scadenza del contratto. Nello specifico di cosa si tratta? La NASPI è l’indennità di disoccupazione che viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti che perdono il lavoro a prescindere dalla loro volontà. Per riceverla il lavoratore deve possedere anche altri requisiti quali un tetto di contributi versati nei quattro anni precedenti alla richiesta.
Decorrenza della NASPI
L’indennità NASPI decorre dall’ottavo giorno dalla perdita del lavoro. Questi 8 giorni costituiscono un periodo importante perché non devono essere coperti da un eventuale nuovo lavoro pena la perdita dei requisiti per la richiesta. Si tratta di un tempo previsto dall’articolo 6, comma 2, della legge 22 del 2015. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, richiedere la NASPI è molto importante per i precari a scuola e la pratica va fatta nei tempi utili per non rischiare di perdere il beneficio.
Precari a scuola: quando si può posticipare la decorrenza della NASPI?
Vengono contemplate delle contingenze che portano a posticipare la decorrenza della NASPI:
- malattia
- infortunio
- licenziamento per giusta causa
- mancato preavviso retribuito
Fatte queste dovute eccezioni, bisogna dire che la domanda per l’indennità di disoccupazione NASPI andrebbe presentata entro i primi 8 giorni di disoccupazione. I precari a scuola con contratto scaduto hanno anche diritto a ricevere l’indennità sostitutiva a fronte di un monte ferie mai maturato e l’eventuale recupero della Carta Docente.
I requisiti per la richiesta della NASPI
Tra i requisiti per la richiesta della NASPI c’è la perdita involontaria del lavoro. Rientrano in questa casistica i licenziamenti, la scadenza del contratto a tempo determinato e le dimissioni per giusta causa. La dimissione volontaria rientra solo per le neomamme che si sono dimesse entro l’anno di vita del bambino e per giusta causa. Per ricevere l’indennità NASPI bisogna inoltre aver versato almeno 13 settimane di contributi in un arco di tempo pari ai 4 anni precedenti. Chi ha fatto la domanda negli 8 giorni dalla fine del rapporto di lavoro inizierà a percepire l’indennità proprio dall’ottavo giorno. Gli altri inizieranno a riceverla a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
Durata e importo della NASPI per i precari a scuola
La durata dell’indennità NASPI dipende dai contributi che il richiedente ha versato nei 4 anni precedenti alla richiesta. Essa infatti è pari alla metà delle settimane di contributi versati in quel lasso di tempo. In pratica, il docente che ha sempre lavorato nei 4 anni avrà diritto a 24 mesi di NASPI. Per quanto riguarda l’importo esso è pari al 75% della retribuzione media imponibile ai fini della previdenza per gli ultimi 4 anni. Si riduce automaticamente del 3% ogni mese a partire dal senso mese di riscossione. Se il lavoratore ha più di 55 anni la riduzione partirà invece dell’ottavo mese.
Obblighi dei percettori NASPI
Tra gli obblighi dei percettori di Naspi c’è quello di dichiarare:
- eventuale iscrizione ad albi professionali
- partecipazione societaria come soci di società di capitale o di persone fisiche e il reddito presunto
- eventuale altro lavoro retribuito diverso rispetto a quello per il quale si richiede la NASPI
Rientrano in questa casistica anche le collaborazioni occasionali e l’attività autonoma.
Precari a scuola: quali documenti presentare
La domanda per la NASPI deve necessariamente essere corredata dai seguenti documenti:
- documento di identità
- codice fiscale
- ultime 3 buste paga
- contratto di lavoro
Come presentare la domanda per l’indennità di disoccupazione
Chi non ha presentato la domanda entro il 7 luglio 2023 può presentarla entro 68 giorni dalla scadenza del contratto. Il termine migliore resta ovviamente quello degli 8 giorni perché in questo modo non si perde nessun giorno di copertura per la retribuzione. I giorni di ritardo nella presentazione della domanda non potranno essere coperti. Per presentare la domanda è necessario accedere alla propria area riservata sul portale INPS oppure recarsi presso un patronato.
È attivo anche il contact center INPS abilitato alla ricezione delle richieste NASPI,
Precari a scuola: cosa richiedere oltre alla Naspi
La domanda di sussidio per disoccupazione può essere integrata dalla richiesta dell’Assegno Unico Figli. Le detrazioni per il coniuge a carico possono essere anche loro inserite nella domanda per ottenere la NASPI. I soldi sul conto arrivano dopo circa 3 mesi con gli arretrati sul primo versamento. Il modulo SR163 è stato abrogato e non è più necessario inviarlo all’INPS in caso si faccia richiesta di pagamento su conto corrente o carta prepagata. Lo status di disoccupato è un requisito essenziale per la richiesta della NASPI così come le almeno 13 settimane di contributi maturati in 4 anni. Durante la pandemia è stato abolito il requisito secondo il quale erano necessarie almeno 30 giornate lavorate nell’arco di un anno.
Per concludere
Siamo arrivati alla fine di questo contributo dedicato ai precari a scuola. Per loro c’è la possibilità di richiedere la NASPI entro 68 giorni dalla scadenza del contratto. In molti hanno già fatto richiesta entro il 7 luglio, questo perché entro gli otto giorni dalla scadenza del contratto al 30 giugno 2023, non si perdono giorni di retribuzione. La domanda va presentata all’INPS tramite portale o patronato e necessita di requisiti specifici e di documenti allegati. La domanda può anche essere accompagnata dalla richiesta di Assegno Unico Figli e per farla bisogna prestare attenzione a non incorrere nella decadenza dei requisiti di legge.