Ferragni-Balocco: la pratica commerciale scorretta del pandoro "Pink Christmas"
La nota influencer italiana Chiara Ferragni è stata accusata dall’Antitrust di pratica commerciale scorretta.
Analizziamo nel dettaglio la vicenda.
Caso Ferragni-Balocco: i fatti
- far credere ai consumatori che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” al prezzo di oltre 9 euro, invece di 3,70€ del pandoro non griffato, avrebbero contribuito alla donazione. La stessa era però, come abbiamo visto poco fa, già stata effettuata dalla sola Balocco, in cifra fissa, mesi prima dell’iniziativa benefica;
- diffondere false informazioni idonee ad avvalorare la tesi, non veritiera, che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata;
- pubblicare post e stories sui canali social di Ferragni in cui si dichiarava che, tramite l’acquisto del pandoro, si contribuiva alla donazione;
- far credere al pubblico che Ferragni stessa partecipasse direttamente alla donazione, circostanza falsa malgrado la sua società abbia incassato più di 1 milione di euro.
Che cos’è una pratica commerciale scorretta
Per andare a fondo della questione è necessario comprendere che cos’è una pratica commerciale scorretta.
È infatti necessario sapere che una pratica commerciale è una qualsiasi condotta posta in atto da un professionista ai fini di promozione, vendita o fornitura di un bene/servizio al consumatore.
La pratica commerciale diventa scorretta quando, in contrasto con il principio della diligenza professionale, falsa il comportamento economico del consumatore.
In base all’art. 20 del Codice del consumo, la pratica commerciale diventa scorretta e costituisce illecito quando:
- si pone in contrasto con il principio di diligenza professionale;
- risulta falsa o è idonea a falsare il comportamento economico del consumatore alla quale la pratica commerciale è diretta;
- contiene informazioni non corrispondenti al vero;
- induce il consumatore in errore su prezzo o disponibilità sul mercato o caratteristiche o i rischi connessi al suo impiego;
- porta il consumatore ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso.
Negli ultimi due casi elencati la pratica commerciale diventa anche ingannevole. E lo sono anche i comportamenti attraverso cui:
- si promette di vendere un prodotto a un certo prezzo ma ciò non avviene; viene dichiarato di avere tutte le autorizzazioni quando ciò non corrisponde a verità;
- si induce in errore sulla convenienza dei prezzi praticati.
La pratica commerciale scorretta nel caso Ferragni-Balocco
- far credere che i consumatori avrebbero contribuito alla donazione all’ospedale Regina Margherita;
- aver diffuso, tramite canali social, informazioni per indurre a credere che, acquistando il pandoro, i consumatori avrebbero contribuito all’iniziativa benefica;
- far credere che Ferragni stessa partecipava direttamente alla donazione.
Chiara Ferragni indagata
- uova di Pasqua di Dolci Preziosi;
- bambola Trudi.