Personal Trainer: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo
Chi decide di intraprendere la carriera del Personal Trainer ha una forte motivazione personale nel condurre una vita sana e felice. Ispirare le persone a migliorare il proprio stile di vita e ad ottenere una forma fisica migliore è importante!
Cerchiamo di analizzare e capire al meglio questa figura lavorativa!
Chi è il Personal Trainer e che cosa fa
Il Personal Trainer è un professionista che gestisce l’allenamento del singolo. Aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati, che possono essere:
- perdita di peso;
- aumento di massa muscolare;
- tonificazione di parte del fisico;
- miglioramento dello stile di vita, anche alimentare;
- allenamento per rendere in una disciplina sportiva specifica;
- salute e benessere psico-fisico.
Il compito forse più importante del personal trainer è quello di sostenere durante le singole lezioni. Gli esercizi svolti in un modo erroneo sono infatti dannosi e rischiosi per la salute.
Il primo incontro con il Personal Trainer è conoscitivo e dedicato alla raccolta di informazioni su:
- stato di salute ed eventuali infortuni;
- composizione corporea, efficienza fisica e resistenza muscolare;
- storia sportiva;
- motivazioni e obiettivi prefissati;
- qualità dello stile alimentare e verifica che sia in linea con gli obiettivi da raggiungere;
- disponibilità in termini di frequenza d’allenamento.
Ogni persona che decide di rivolgersi a un personal trainer ha a sua disposizione un piano d’allenamento personalizzato. Questo non rimane sempre lo stesso ma viene modificato nel corso del tempo in base ai progressi. Importante che tale piano sia coerente sia con gli scopi sia con le possibilità fisiche del cliente.
Compiti, mansioni e stipendio del personal trainer
Tra le mansioni che svolge il Personal Trainer troviamo:
- personalizzazione del piano di allenamento;
- adattamento delle conoscenze in ambito fitness alle necessità del soggetto;
- supporto motivazionale nel mantenere costante l’impegno;
- incoraggiamento per terminare gli esercizi e mantenere la frequenza costante;
- aiuto pratico nel mostrare e consigliare come svolgere gli esercizi al meglio;
- identificazione del percorso di allenamento più consono per il singolo;
- consigli su uno stile di vita sano e una corretta alimentazione;
- preparazione dei pesi adatti;
- stesura di un piano di allenamento sostenibile;
- correzione delle procedure erronee di esecuzione;
- monitoraggio dei progressi e eventuale modifica di piani;
- pulizia generale degli attrezzi generali e rispetto delle regole in prevenzione della pandemia di COVID-19.
Percorso formativo da seguire per diventare un professionista
Per diventare personal trainer conditio sine qua non è l’ottenimento di una laurea in Scienze Motorie. I corsi, tenuti sia a livello universitario sia promossi da enti o istituti privati trattano materie quali:
- anatomia;
- biomeccanica del movimento,
- fisiologia dell’esercizio;
- materie medico-scientifiche;
- nutrizione.
Le capacità che un aspirante Personal Trainer deve possedere è la conoscenza dell’attività fisica sotto ogni punto di vista. E quindi sia pratico, nell’esecuzione dell’esercizio, sia di sicurezza, nella precisione dei gesti. Individuare movimenti che possono arrecare danni o essere rischiosi per il singolo è molto importante.
Se alcune conoscenze si possono insegnare altre doti sono innate. Alcune qualità fondamentali per diventare un valido personal trainer sono:
- ottima forma fisica e mancanza di problematiche relative allo sforzo di organi corporei;
- buona capacità di analisi nell’individuazione di esigenze del cliente;
- reali possibilità del singolo (non sono da sottovalutare!);
- passione per l’attività fisica e le discipline sportive;
- conoscenza del mondo fitness in senso lato;
- capacità di elaborazione di programmi di allenamento efficaci;
- competenza in ambito alimentazione/salute
- capacità comunicative, relazionali e di un incontro empatico con l’altro;
- coinvolgimento, anche emotivo, e stimolazione ad essere costante;
- conoscenze di marketing per promuovere sé stessi, la propria palestra o quella in cui si lavora.
Sbocchi di lavoro e luoghi di professione
Un personal trainer può esercitare la professione in quanto libero professionista o far parte di staff sportivi in centri e palestre. L’orario di lavoro è molto flessibile e spesso richiede la presenza in festivi o weekend.
Le possibilità di lavoro sono ampie e variegate:
- palestre, centri e club sportivi con il supporto dell’attrezzatura necessaria;
- a domicilio in spazi privati o pubblici prediligendo allenamenti a corpo libero;
- istruttore di una specifica disciplina (arte marziale, ginnastica artistica, crossfit etc.);
- preparatore atletico;
- specialista sanitario in fisioterapia, ginnastica posturale e rieducazione muscolare (dopo uno specifico percorso di studi);
- focalizzazione su programmi di dimagrimento;
- gestione dell’organico, coordinatore o responsabile in un club fitness;
- coordinatore di istruttori, monitoraggio dei corsi e gestione turni di lavoro;
- lavoratore in proprio e/o imprenditore. Scelta impegnativa ma altrettanto fruttuosa se ben gestita, anche dal punto di vista amministrativo;
- carriera commerciale (venditore di attrezzi o abbigliamento sportivo, integratori alimentari).
Esistono pro e contro per tutte le tipologie di lavoratore. Tutto dipende da come si pensa di poter raggiungere soddisfazione personale. Ad esempio:
- se si decide di lavorare come istruttore di fitness in palestra gli attrezzi sono sempre disponibili (manubri, pesi, bilancieri, tapis roulant, elastici, vogatori, tep). All’interno di una palestra si può anche ottenere l’insegnamento di specifici corsi come GAG, Zumba, etc.
- chi invece intraprende la carriera a domicilio può avere uno stipendio più alto ma dover gestire gli allenamenti home-made. In autonomia è anche necessario trovarsi dei clienti. Questo è ottimo se si hanno buone capacità relazionali e conoscenze.
Tutto dipende da come si pensa di poter raggiungere soddisfazione personale.