Pediatria: cosa sapere per superare il Concorso SSM
La specializzazione in Pediatria nonostante si svolga in un reparto decorato con colori pastello non è affatto qualcosa da prendere sottogamba. Un pediatra deve tenere conto non solo dello sviluppo fisico dei piccoli pazienti ma anche anche di quello psicologico. Rapportarsi con i bambini richiede un’attenzione diversa da quella riservata ai malati adulti.
Come ogni percorso formativo successivo alla laurea in Medicina e Chirurgia anche a Pediatria si accede con il concorso SSM. Questo viene indetto ogni anno dal Ministero dell’Istruzione ed è molto selettivo e complesso.
In che cosa consiste la specializzazione in Pediatria
Un futuro pediatra necessita di un percorso formativo articolato, della durata complessiva di cinque anni. Si parte con un curriculum di Pediatria di base che prende i primi tre anni della specializzazione. Gli ultimi due anni di formazione invece sono più focalizzati sul consolidamento degli insegnamenti e sugli aspetti più specifici della branca.
Il biennio conclusivo della specializzazione offre tre possibili alternative come curriculum specifico. Queste sono nel dettaglio:
- Pediatria generale – Cure primarie. Il pediatra che sceglie questo percorso deve prepararsi a seguire nel percorso di crescita bambini e adolescenti sani. Apprende a riconoscere le patologie più comuni dell’età evolutiva e ad effettuare interventi di prevenzione dei disturbi più comuni.
- P. G. – Cure secondarie ospedaliere. Il medico si forma per fornire l’adeguata assistenza e alla gestione del paziente pediatrico ricoverato presso un’azienda ospedaliera. Questo comprende casi di patologie sia in forma cronica che acuta, i neonati e i pazienti ricoverati in situazioni di emergenza.
- Pediatria delle cure specialistiche. Questo curriculum mira alla formazione del pediatra sub-specialista. Si tratta di un percorso propedeutico a un eventuale corso successivo di Alta Formazione per approfondire una branca specifica della medicina pediatrica.
Fondamentale risulta per il pediatria conoscere bene i principi e le conoscenze di Adolescentologia, ossia di assistenza ai ragazzi che si avviano all’età adulta.
Come funziona il concorso SSM
Nel 2022 la sessione si è tenuta martedì 26 luglio in forma telematica, ossia da postazione computer. I risultati del concorso sono stati pubblicati l’11 agosto e a settembre i candidati comunicheranno le loro preferenze per la sede di specializzazione.
La prova d’esame dura 210 minuti (tre ore e mezza). Prevede sia domande generali sia una sezione specifica per la branca della Medicina in cui il candidato si intende specializzare. Per Pediatria le domande più frequenti riguardano malattie genetiche che si manifestano già nei bambini piccoli o nei neonati. Tra queste compaiono spesso diagnosi e trattamento della fibrosi cistica, malattia diffusa al Nord Italia.
Altri argomenti ricorrenti sono i vari tipi di malformazioni congenite che si possono riscontrare nei bambini e ovviamente le malattie esantematiche. Solitamente i quesiti possono presentare i quadri clinici e chiedere di fare la diagnosi o proporre dei trattamenti e domandare di scegliere il più adeguato. Non mancano domande relative alle vaccinazioni obbligatorie.
Ogni quesito presenta cinque possibili risposte, di cui una sola è quella corretta da fornire. Se si risponde correttamente si guadagna un punto, con l’alternativa sbagliata invece si perdono 0,25 punti che andranno sottratti dal conteggio finale. Invece lasciando irrisolta la domanda questa non viene contata né in positivo né in negativo.
In caso di dubbio dunque la scelta più conveniente pare essere quella di non rispondere proprio, per non intaccare i punti già accumulati. Pediatria è una specializzazione ambita e il punteggio minimo per l’accesso è alto in tutte le sedi più quotate.
Punti per i titoli del concorso SSM
Oltre ai punti accumulati con le domande della prova d’esame i candidati possono ottenere fino a 7 punti extra per i titoli. Non è facile ottenerli perché sono riservati agli studenti migliori del corso di laurea. Ecco come si assegnano:
- Due punti per una tesi sperimentale e/o un dottorato di ricerca. Per essere riconosciuti devono trattare ricerche o sperimentazioni relative alla specializzazione scelta, ovvero Pediatria. Diversamente non possono essere contati nel punteggio.
- Tre punti per la media universitaria. Il minimo è di 0,5 punti assegnati per una media di 27/30, mentre se questa arriva a 29,5 allora si ottengono tutti e tre. Un risultato davvero ambizioso per qualunque studente di Medicina e Chirurgia.
- Due punti per il voto di laurea. Può averli entrambi solo chi oltre ad aver conseguito il voto massimo ha ricevuto anche la lode accademica. Per avere almeno il bonus di 0,5 punti occorre avere ottenuto un voto di almeno 105/110.
Qualche dritta sulle sedi migliori per Pediatria
- Scuola di Specializzazione in Pediatria di Verona. Un noto reparto di eccellenza in Italia è quello dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar che si trova in provincia di Verona. I pediatri sono esperti di parassitologia e malattie infettive, con un ambulatorio dedicato ai bambini adottati proveniente da Paesi dove c’è un alto rischio di epidemia.
- Scuola di Specializzazione di Siena. Il reparto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese è molto grande e comprende le Unità Operative Semplici di Oncologia pediatrica e di Citogenetica Prenatale. Si tratta inoltre di uno dei più importanti centri italiani per la diagnosi e il trattamento della sclerosi tuberosa.