Diventare Nutrizionista: cosa studiare e prospettive occupazionali
In tempi moderni, e anche per effetto post pandemico, sono in molti ad appassionarsi al tema alimentazione e decidere di intraprendere la carriera di nutrizionista.
Cerchiamo di capire un po’ meglio insieme che ruolo svolge questa figura professionale e quale è il percorso di studi da intraprendere.
Chi è quali sono i compiti di un nutrizionista
Il nutrizionista o biologo della nutrizione è uno specialista, iscritto all’albo dei biologi, che può esercitare la libera professione o essere un impiegato pubblico o privato. Può inoltre prescrivere diete per organizzazione scolastiche o aziendali.
Come è sottolineato nelle Linee guida per la Professione di Biologo Nutrizionista, i compiti principali sono:
- preparare diete e piani alimentari appositi per persone in base alle esigenze, che non soffrano di patologie;
- analizzare i bisogni energetici dei singoli;
- migliorare il benessere generale;
- operare previo accertamento delle condizioni fisiopatologiche;
- dare indicazioni sull’uso di integratori e prodotti dietetici;
- conoscere a fondo gli alimenti e le intrinseche caratteristiche nutrizionali.
Il nutrizionista non può effettuare né diagnosi né prescrizione di farmaci o terapie farmacologiche. Non è compito del nutrizionista quello di prescrivere terapie. Questa è infatti una delle differenze principali tra nutrizionista e dietologo. Quest’ultimo è infatti un medico a tutti gli effetti e si occupa di piani terapeutici legati all’alimentazione anche in soggetti non sani.
Iter formativo
Vari percorsi portano a poter esercitare la professione di nutrizionista. Si possono infatti frequentare:
- Medicina;
- Scienze della Nutrizione;
- Biologia;
- Nutraceutica;
- Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia;
- Scienze biologiche.
Una volta terminato il percorso di laurea triennale, è obbligatorio integrare il percorso con una magistrale in Nutrizione o Biologia. Solo a questo punto si potrà accedere all’esame di Stato.
Ad oggi esiste anche un ampio numero di atenei on line che ti permettono di frequentare le lezioni in via telematica e-learning. La formazione a distanza è un’ottima soluzione per chi è impossibilitato o non vuole sostenere lo stress dell’esame di ammissione. La facoltà è infatti a numero chiuso.
Esame di stato da biologo
Per poter accedere alla carriera di nutrizionista è infatti obbligatorio superare l’esame di stato da biologo. In questo modo ci si può iscrivere all’albo professionale dell’Ordine Nazionale dei Biologi nelle sezioni:
- A: se si è senior con magistrale;
- B: se si è junior con triennale.
Entrando nello specifico, può accedere all’iscrizione nella sezione A chi ha ottenuto la laurea magistrale in uni di questi settori:
- Biologia;
- Biotecnologie agrarie;
- Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio;
- Biotecnologie industriali;
- Scienze della nutrizione umana;
- Biotecnologie mediche, veterinarie, e farmaceutiche.
Se si decide di iscriversi all’esame di stato per poter esercitare la carriera di nutrizionista bisogna osservare i bandi:
- MIUR: viene pubblicato ogni anno e decide quali sono le direttive da seguire;
- Università presso cui si sosterrà l’esame: vengono esplicitate indicazioni.
A questo punto è necessario sostenere le spese della tassa concorsuale, consegnare la documentazione a riguardo dei titoli di studio.
L’esame è suddiviso in diverse parti:
- prima prova scritta: ambito biofisico, biochimico, biomolecolare, biotecnologico, biomatematico e biostatistico, biomorfologico, clinico biologico, ambientale, microbiologico;
- seconda prova scritta: su discipline quali igiene, management e legislazione professionale, certificazione e gestione della qualità;
- orale: argomenti oggetto dello scritto, legislazione e deontologia professionale;
- prova pratica: valutazioni epidemiologiche e statistiche, utilizzo di strumenti di gestione e valutazione della qualità, valutazione dei risultati sperimentali ed esempi di finalizzazione di esiti.
Dopo aver superato l’esame, l’ultimo passaggio da compiere per registrarsi all’Albo è quello di inviare la domanda di iscrizione al Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi.
Sbocchi lavorativi
Come abbiamo visto in precedenza il nutrizionista può esercitare la libera professione o essere un impiegato pubblico o privato.
Entrando nello specifico può:
- elaborare e monitorare diete;
- prescrivere diete per organizzazione scolastiche o aziendali;
- insegnare all’università o nel campo educativo alimentare;
- lavorare nella comunicazione divulgativo-scientifica;
- esercitare la professione come addetto al controllo qualità degli alimenti in aziende pubblico-private;
- essere libero professionista e fornire consulenze all’interno di studi medici, palestre, centri fitness o termali.
A parte questi impieghi esistono altre professioni da nutrizionista che si possono però esercitare con l’aggiunta della frequentazione di un master:
- sportivo: in questo caso l’iter richiede, dopo la laurea in biologia e il superamento dell’esame di Stato, l’iscrizione ad un master. La durata di questi percorsi di studio di formazione sono all’ incirca di un anno e rilasciano un certificato;
- vegan: anche in questo è necessario frequentare un corso di perfezionamento per potersi qualificare come esperto in alimentazione a base vegetale;
- pediatrico: la specializzazione nel settore infantile è molto ambita. Per farlo è sufficiente proseguire la formazione con un master sull’infanzia per elaborare piani specifici alimentari per questa fascia d’età.
Stipendio medio
Lo stipendio medio di un nutrizionista è inizialmente intorno ai 1.000 €. Dopo aver maturato anni di esperienza e anzianità invece, si attesta su una cifra media di 1.600 € mensili fino ad arrivare proseguendo con la carriera 2.100/2.500 €. Il numero dei pazienti da seguire modifica certamente il salario del nutrizionista. Più è alto maggiori sono i guadagni. Inoltre chi lavora in autonomia come libero professionista tende a percepire una paga migliore rispetto a chi lavora in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale o aziende e società private. D’altro canto che da ricordare che coprire le spese di uno studio privato è impegnativo.
Come abbiamo visto diventare nutrizionista è possibile seguendo il corretto percorso di studi. Ma non solo! È molto importante anche avere un’attitudine personale empatica. Comprendere al meglio i pazienti e le loro esigenze per condurle al raggiungimento degli obiettivi sperati