Navigator: chi è, di cosa si occupa e come diventarlo
Grazie all’introduzione del Reddito di Cittadinanza negli ultimi tempi si sente spesso parlare di una nuova figura professionale, quella del Navigator.
Sai che cosa fa nello specifico questo professionista?
Se questo lavoro ti affascina o vuoi capire come funziona l’iter per trovare lavoro grazie a queste figure, in questo articolo avrai le risposte che cerchi! Ti spiegherò chi sono i Navigator e che utilità hanno all’interno dei Centri per l’impiego.
Non perdiamo altro tempo, partiamo subito!
Chi sono e cosa fanno i Navigator?
Con l’approvazione nel 2019 del Reddito di Cittadinanza rivolto a persone in difficoltà, disoccupati e inoccupati, è nata la necessità di ideare una nuova professione, quella del Navigator, o tutor del RdC, ma di cosa si occupa esattamente?
Il compito principale di questa nuova figura professionale è quello di assistere i beneficiari del Reddito di Cittadinanza nella ricerca di un’occupazione, un’opportunità formativa o un reinserimento professionale.
Il Tutor del Reddito di Cittadinanza deve quindi favorire l’incontro fra i datori di lavoro e i beneficiari del sussidio ed ha quindi il dovere di supportare e fornire assistenza nei CPI, ma come?
Nello specifico effettua una serie di attività tra cui:
- fornire supporto operativo ai Centri per l’impiego;
- organizzare incontri con i percettori del RdC e aiutarli nella ricerca attiva del lavoro;
- verificare che vengano rispettati gli eventuali impegni assunti dai beneficiari;
- supportare le aziende attraverso delle attività di preselezione dei candidati;
- monitorare l’andamento dei rapporti lavorativi creati.
Il Navigator in poche parole è la figura chiave che deve indirizzare e guidare il disoccupato a inserirsi o reinserirsi nuovamente nel mondo del lavoro.
Quali sono gli step dei colloqui con i Navigator?
Cosa chiedono i Navigator in fase di colloquio? Quando ti chiamano per il lavoro reddito di cittadinanza?
La prima chiamata si articola in diversi step e deve avvenire solo dopo aver approvato il beneficio al richiedente. Dall’approvazione alla convocazione dal Centro per l’impiego passano, in genere, un massimo di 30 giorni.
Bisogna ricordare, inoltre, che il percettore del sussidio è obbligato entro 30 giorni dalla sua approvazione a presentare la propria certificazione Did (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).
Data e orario del primo colloquio verranno indicate attraverso un SMS, seguito da una e-mail in cui verranno spiegati tutti i termini e le condizioni dell’incontro e le eventuali conseguenze in caso di mancata presentazione.
Durante la convocazione saranno presenti un funzionario affiancato da un Navigator. Per prima cosa si discuterà dell’eventuale esonero dalla sottoscrizione del patto di lavoro (solo per coloro che hanno la facoltà di poterlo fare), in secondo luogo avrà luogo una conversazione in cui si cercheranno di mettere a fuoco passioni e punti di forza del candidato in modo da trovare un eventuale futuro impiego in linea con le sue attitudini.
Chi riceve il sussidio e ha tutte le “carte in regola” per poter accedere a questa “fase” alla fine dell’iter firma un patto di lavoro e dopo circa 3 settimane riceverà l’assegno di collocazione Rdc con l’obiettivo di trovare un’occupazione.
Chi è esonerato dal patto di lavoro?
- Persone che hanno a carico minori o soggetti non autosufficienti: rientrano in questa categoria coloro che possiedono uno o più bambini inferiori ai 3 anni di età o devono curare familiari con gravi disabilità;
- Soggetti in stato di disoccupazione: ovvero tutti coloro che percepiscono un reddito al di sotto della soglia imponibile;
- Coloro che stanno seguendo un corso di formazione professionalizzante.
Come diventare Navigator
- Laurea in Economia;
- Scienze Politiche;
- Scienze delle pubbliche amministrazioni;
- Sociologia e ricerca sociale;
- Sociologia;
- Psicologia;
- Giurisprudenza.
- avere la cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea;
- godimento dei servizi civili e politici;
- assenza di condanne penali per reati di mafia, truffa, riciclaggio, corruzione ecc.;
- assenza di licenziamenti presso un ufficio della pubblica amministrazione;
- idoneità fisica allo svolgimento dell’attività lavorativa.