Microlearning, la metodologia didattica di breve durata
Il microlearning è un metodo di apprendimento efficace di breve durata. Ad oggi, infatti, la soglia di attenzione umana arriva ad appena 8,25 secondi. Puntare su qualcosa che permetta di imparare in tempistiche rapide risulta quindi fondamentale.
Scopriamo al meglio insieme di cosa si tratta!
Indice
Che cos’è il microlearning
Il microlearning è un approccio all’apprendimento basato sulle competenze che offre informazioni tramite “pillole”, ovvero piccole sezioni concentrate.
In quest’ottica, più le unità didattiche sono piccole e dettagliate, più facilmente rimangono impresse nella mente ed interiorizzate. I tre principi di fondo del microlearning sono:
- poco ma di qualità
- erogare in piccoli segmenti
- stimolare e coinvolgere
Si tratta quindi di una metodologia veloce che si plasma in base alle esigenze del singolo ed è adattabile a tutti gli ambiti dell’apprendimento. Di certo, è il metodo ideale per assumere competenze specifiche in tempi rapidi.
L’uso di molteplici tipologie di micro-contenuti, multimediali e non comprende:
- podcast
- tutorial
- post
- messaggi
- foto
- grafici
- testi
- video
- audio
- guide pratiche
- etc
Come vedremo meglio in seguito, le sessioni temporali di apprendimento sono tra i 5 e i 10 minuti circa e devono essere caratterizzate da semplicità di comprensione e focus unico. Spesso questa metodologia viene utilizzata a livello professionale per aggiornare le competenze, rafforzare conoscenze specifiche o inserire nuovo personale.
Occorre infine precisare che il microlearning, nonostante consenta una fruizione veloce, facile e divertente, è comunque un corso strutturato, progettato e sviluppato in linea con una strategia formativa.
Moduli di microlearning
Il micro-learning implica strategie focalizzate a breve termine ma progettate specificatamente per la comprensione, l’apprendimento e l’educazione dell’allievo basandosi sullo sviluppo delle sue abilità e competenze.
Le caratteristiche base di ogni singolo modulo possono essere riassunte in
- lunghezza: breve. Un modulo tipo può essere completato tra circa cinque e dieci minuti. Su questo intervallo di tempo non esistono regole imprescindibili ma è in base ad esigenze e contesto;
- focus: ciascuno modulo deve fornire una risposta incentrata su un singolo tema o problema;
- varietà: video tutorial, podcast audio, foto, presentazioni, interazioni, giochi, scenari, grafici, valutazioni, guide pratiche, lezioni online e così via;
- mobile-friendly: consentire l’accesso da smartphone e tablet è fondamentale per garantire la possibilità di fruire della lezione ed imparare da dove si vuole al momento del bisogno.
Come è evidente, a differenza dalla formazione tradizionale, il microlearning non include dettagli in quanto presuppone che ciascuno sia abbastanza motivato da cercare e completare l’apprendimento su ciò di cui ha bisogno.
Per questo motivo, non è di certo l’ideale per coprire un programma ministeriale nel periodo di formazione primario. Al contrario, l’approccio funziona in modo ottimale per formare i dipendenti sul posto di lavoro. Efficace, coinvolgente e attrattivo può essere una soluzione autonoma o supportare ed incrementare corsi più lunghi.
Vantaggi e lati negativi
I vantaggi del microlearning sono di certo innumerevoli. Tra i principali:
- fruizione “on demand”, ovvero su richiesta: è possibile decidere in autonomia quando intraprendere la formazione, controllando le tempistiche di apprendimento;
- possibilità di strutturare percorsi di apprendimento innovativi, agili e multi-platform, in linea con una prospettiva di lifelong learning. Si ribalta così il canone dell’apprendimento tradizionale basato spesso lungo, complesso e di difficile assimilazione;
- raggiungimento delle competenze prefissate in maniera qualitativamente migliore e in tempi più rapidi, seppure meno complete. Studi hanno infatti dimostrato che il microlearning è più efficace in quanto le informazioni fornite tramite pillole brevi e focalizzate sono più facili da comprendere e ricordare.
Nonostante tutti questi vantaggi, il microlearning non è lo strumento adatto a ogni esigenza formativa. Non può essere usato per:
- trasmettere conoscenze ampie e fondamentali su tutti gli argomenti;
- apprendere le capacità di analisi o esplorare le relazioni di causa ed effetto in quanto manca i tempi per la pianificazione e la riflessione.
Per risolvere il problema, è possibile unire il metodo di apprendimento tradizionale con il microlearning. In questo senso, i contenuti frazionati possono essere abbinati al resto dei contenuti formativi per creare un corso completo.
Utilizzi ed esempi pratici
Ad oggi, esistono diverse attività di microlearning. Tra le più popolari:
- percorsi formativi su vari argomenti erogati da academy online;
- video educativi brevi, come le conferenze Ted Talk;
- tutorial e guide;
- canali, account e gruppi educativi sui social network;
- servizi di apprendimento delle lingue, tra cui DuoLingo.
L’utilità principale del microlearning, come abbiamo visto precedentemente, è applicabile nel mondo professionale. Nello specifico:
- formare sulle vendite: ricordare i dettagli sui prodotti è di certo una sfida per gli addetti. In quest’ottica, un tutorial interattivo che in grado di spiegare componenti e funzionalità tecniche della merce può essere un modo rapido per memorizzare i dettagli essenziali;
- orientare i nuovi assunti: tramite, ad esempio, FAQ, è possibile permettere di orientarsi nella struttura, dare una rapida risposta alle molte domande frequenti e raccontare la storia dell’azienda;
- aggiornare le competenze: ad esempio tramite quiz per individuare i punti di debolezza su cui lavorare ed identificare uno specifico bisogno formativo;
- formare su software: video tutorial, e-book o flipbook digitale possono essere condivisi e visualizzati online e permettono gli utenti di portare la progettazione a un altro livello.
Dato il ritmo frenetico che caratterizza la società moderna, il microlearning risulta essere un ottimo metodo di formazione altamente utilizzato e destinato a restare.
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