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Metodo Kaizen: il segreto giapponese del successo

Metodo Kaizen: il segreto giapponese del successo

metodo kaizen
  • Alessia Seminara
  • 12 Gennaio 2024
  • Guide
  • 5 minuti

Metodo Kaizen: il segreto del miglioramento continuo

È possibile ottenere il successo grazie ad un miglioramento progressivo e continuo? Secondo la filosofia moderna, si: basta sfruttare il metodo Kaizen.

E abbiamo fatto riferimento alla filosofia non a caso. Infatti, questo metodo rappresenta una vera e propria filosofia aziendale, oggi ampiamente sfruttata nel mondo del lavoro.

Proveniente dal Giappone, ma ad oggi diffuso ampiamente nelle aziende del mondo occidentale, è molto apprezzato sia dai dirigenti che dagli stessi dipendenti.

Ma procediamo per ordine, e scopriamo tutto sul metodo Kaizen: cos’è, come attuarlo e come raggiungere il successo grazie al miglioramento continuo.

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Cosa si intende con metodo Kaizen?

Il metodo Kaizen è una metodologia proveniente dal Giappone: questo termine può essere reso nella nostra lingua con “miglioramento continuo”.

Le sue origini sono abbastanza recenti, dato che inizio ad essere applicato dagli Anni Cinquanta ai processi aziendali. Le aziende più rappresentative del metodo, che hanno iniziato ad applicarlo per prime, sono l’azienda automobilistica Toyota e la Sony.

È proprio alla Toyota che dobbiamo lo sviluppo del metodo, ad opera dell’ingegnere Taiichi Ohno, che lo ideò per migliorare la produttività dell’azienda automobilistica. Tuttavia, anche se comunemente questa informazione viene data per veritiera, non è così semplice accertare la paternità del Kaizen.

Possiamo pensare piuttosto al metodo come al prodotto degli studi di molti ingegneri, volti a raggiungere la massima produttività aziendale. Nonostante questo dibattito sulla paternità, però, su una cosa non c’è alcun dubbio: la patria del metodo è sicuramente il Giappone.

Cosa è il miglioramento continuo?

Il metodo pone, come suo concetto fondante, quello del miglioramento continuo. Un miglioramento fatto di cambiamenti, grandi o piccoli che siano, costanti. Questa filosofia aziendale nasce per migliorare la produzione delle attività. Pe questa ragione, ha l’obiettivo di raggiungere il miglioramento continuo con attività, anche minime, su base quotidiana.

Dato che spesso le modifiche sono molto piccole, dal metodo Kaizen non ci si aspetta una rivoluzione: grandi cambiamenti saranno visibili nel lungo termine.

Da notare anche il fatto che l’obiettivo da perseguire quando si attua questo metodo non è rappresentato né dalle modifiche, né dal miglioramento in sé.

L’obiettivo fondante del metodo Kaizen è infatti il processo stesso di continuità di miglioramento, che deve essere continuo e non deve mai arrestarsi.

Qual è la filosofia di fondo del metodo Kaizen

Ci sono tutta una serie di principi fondanti che stanno alla base di questa metodologia: innanzitutto, il miglioramento progressivo dipende dall’uomo.

Questo significa che sistemi e processi vengono umanizzati. Le aziende che intendono applicare il metodo Kaizen, inoltre, devono necessariamente essere improntate al lavoro di squadra.

Solo i team che collaborano possono fattivamente migliorare ogni giorno che passa. Per poter migliorare costantemente, poi, è fondamentale che ogni componente del team sia capace di spiccate doti auto-critiche.

Quali sono gli strumenti per eccellenza utilizzati nell’attuazione del Kaizen

Quindi, nell’applicazione del metodo Kaizen, è fondamentale che tutti i componenti dell’azienda siano coinvolti. L’interno ambiente di lavoro deve essere orientato al continuo miglioramento.  Ogni membro deve collaborare per raggiungere gli obiettivi comuni.

Altro aspetto fondamentale del Kaizen è il lavoro costante nell’evitare eventuali sprechi: si punta all’efficienza, ottenendo risultati senza spreco alcuno.

Ma l’aspetto più significativo che contraddistingue questo metodo è la valutazione delle performance. Solo una valutazione attenta, in effetti, permetterà di comprendere appieno quali sono i grandi risultati raggiunti con piccoli passi quotidiani.

Il monitoraggio costante, ma anche l’implementazione delle migliorie, vengono generalmente effettuati mediante l’utilizzo di diversi strumenti, che sono preziosi per l’attuazione del metodo Kaizen.

Innanzitutto, il brainstorming, che ha lo scopo di raccogliere, generare, ordinare e selezionare le migliori idee da implementare per migliorare l’efficienza.

Anche eventuali diagrammi di flusso e mappe del valore aggiunto sono fondamentali per visualizzare obiettivi e risultati ottenuti.

Uno degli strumenti tipici del metodo Kaizen è però il cosiddetto diagramma di Ishikawa, fondamentale per l’applicazione del metodo.

Cos’è il diagramma di Ishikawa

Molto sfruttato dalle aziende che applicano il metodo Kaizen, il diagramma di Ishikawa è una rappresentazione grafica a lisca di pesce.

Serve soprattutto per individuare l’origine dei problemi, individuandone dettagliatamente cause e sotto-cause.

Lo strumento è tipicamente sfruttato a livello aziendale per migliorare la qualità, identificando immediatamente le origini del problema. Si parte infatti dal presupposto che la soluzione di un problema si possa trovare individuando la situazione che lo ha causato.

I 7 step per il successo

Ma quali sono, con esattezza, i passi da compiere per arrivare al miglioramento continuo. E, soprattutto, come applicare il metodo Kaizen in azienda in concreto? Abbiamo individuato 7 step da seguire, e da ripetere in ciclo perché il miglioramento non si arresti:

  1. coinvolgimento: il primo passo, come abbiamo già anticipato, riguarda il coinvolgimento d tutti i componenti dell’azienda. Solo il miglioramento continuo e condiviso da tutti i componenti è funzionale. Il progresso non si arresterà e gli obiettivi comuni verranno raggiunti;
  2. identificazione dei problemi: per poter progredire verso il successo con costanza, le fonti di problemi a livello produttivo vanno individuate, al fine di poter porvi rimedio;
  3. identificazione degli obiettivi: una volta individuati i problemi, vanno anche identificati degli obiettivi realistici da raggiungere,
  4. monitoraggio: gli obiettivi, se realistici ed effettivamente raggiungibili, comporteranno dei miglioramenti piccoli ma costanti. Monitorando la produzione, sarà facile individuare gli obiettivi effettivamente raggiunti e i miglioramenti ottenuti grazie alle nuove implementazioni;
  5. identificazione di nuove idee: l’innovazione vera passa per l’adozione di nuove idee, e dunque per risolvere i problemi anche soluzioni mai sperimentate potrebbero essere l’ideale;
  6. raccolta dei feedback: se il metodo Kaizen prevede l’apporto dell’intero team, allora tutti i membri coinvolti devono poter dire la loro. In corso d’opera e quando i primi risultati saranno già visibili, è importante chiedere la loro opinione. In questo modo, si potranno trarre spunti per miglioramenti successivi;
  7. celebrazione del progresso: anche se il metodo Kaizen prevede un miglioramento costante e continuo, ogni successo merita comunque di essere sottolineato. Gioire degli obiettivi raggiunti è fondamentale per mantenere alta la motivazione e il grado di impegno.

Grazie a questi step, che ovviamente vanno ripetuti ciclicamente, sarà possibile migliorare la produzione, mediante l’apporto di tutti i lavoratori.

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Alessia Seminara
Copywriter e web editor. Dopo la formazione universitaria, ho deciso di intraprendere vari percorsi formativi che mi hanno consentito di iniziare a lavorare per il web. Collaboro con diverse testate giornalistiche online e mi occupo di copy e scrittura per vari siti web.
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