Medicina d'urgenza: cosa sapere per superare il Concorso SSM
La Medicina d’urgenza non esisteva come corso di specializzazione in Italia prima del 2009. Nella tabella europea delle specialità mediche invece esisteva già da 9 anni e all’estero anche da prima. Questo ritardo è dovuto al fatto che si tratta di una branca non improntata su un apparto quanto a circostanze emergenziali che possono insorgere in diversi contesti.
Essendo ormai riconosciuta come specializzazione medica anche a Medicina d’Urgenza si accede tramite il concorso SSM del MIUR. Vediamo come funziona e dove viene insegnata al meglio.
Che cosa comprende la Medicina d’urgenza
Questo concetto è relativo e non parla di un tempo di 60 minuti quanto del tempo utile per intervenire dopo un trauma. In effetti in molti casi l’ora d’oro corrisponde a pochi minuti, ad esempio di fronte a gravi emorragie o traumi cranici. L’anamnesi e l’esame delle condizioni deve essere rapidissimo e mirato.
Gli esami che lo specializzando di Medicina d’urgenza impara a svolgere in tempi rapidissimi sono diversi. Tra questi l’emocromo, i test per l’assunzione degli stupefacenti, la TAC e l’ecografia, ad esempio per dei parti difficili o dolori addominali.
Guardando invece i trattamenti e agli interventi che gli studenti di specializzazione devono padroneggiare, molti sono intuitivi. Naturalmente tra questi ci sono le manovre di rianimazione, la tracheotomia, l’intubazione e il massaggio cardiaco. Molti di questi interventi sono noti anche agli addetti al primo soccorso nelle aziende.
Chi si specializza in questo ambito opera all’interno dei Pronto Soccorso degli ospedali. Inoltre interviene a livello dei servizi esterni per chi contatta il numero di emergenza (il 112). Per lavorare come medico del 112 occorre però anche superare il Corso di emergenza territoriale.
Come funziona il concorso SSM
Ogni anno in estate si tiene il concorso SSM per chi desideri proseguire gli studi dopo la laurea in Medicina e Chirurgia. La prova è uguale per tutti e nell’edizione 2022 si è svolta da postazione computer, in via telematica.
Le domande relative a Medicina d’urgenza non sono definite, ma dato che riguarda più branche l’ambito viene trattato nelle altre aree. La maggior parte dei quesiti riguardano Cardiologia, Chirurgia Generale e Neurologia, collegate a questa specializzazione. In tutto i quesiti presenti sono ben 140 e la prova va terminata entro tre ore e mezza (210 minuti).
Tutte le domande sono a risposta multipla con cinque opzioni possibili tra cui scegliere. Per ogni risposta esatta si riceve un punto, per la domanda in bianco 0 punti e per ogni errore si perdono 0,25 punti. Se non si è sicuri quindi la scelta più conveniente è non rispondere per non abbassare il proprio punteggio.
L’inizio delle lezioni di quest’anno è fissato al 1° novembre. La graduatoria per l’ammissione uscirà l’11 agosto, ma in realtà già prima chi vuole entrare a Medicina d’Urgenza o a un’altra specializzazione potrà farsi un’idea. Infatti appena terminato il test si scopre già quali risposte risultavano corrette e quante no.
L’anno scorso per accedere a questa specializzazione il punteggio minimo per l’accesso è risultato relativamente basso. Quindi anche in caso di alcuni errori non serve perdere la speranza.
Punteggi extra
Per Medicina d’urgenza come per tutte le altre specializzazioni ci sono dei punteggi bonus per i titoli. In tutto i punti attribuibili per il percorso universitario e di ricerca sono 7, conferiti secondo le condizioni che seguono. Ovvero:
- Due punti per il voto di laurea. Si ottengono entrambi conseguendo il punteggio massimo e la lode, mentre per chi ottiene 110/110 si scende già a 1,5 punti.
- Tre punti per la media universitaria. Il punteggio pieno si ottiene con una media pari o superiore a 29,5/30. La media per avere 0,5 punti, minimo assegnabile, è di 27 punti.
- Due punti per dottorato/laurea sperimentale. Un dottorato di ricerca (per chi fa domanda per Medicina d’urgenza plausibilmente nell’ambito) vale 1,5 punti per il concorso SSM. Una tesi sperimentale assegna invece 0,5 punti.
Le migliori sedi per Medicina d’urgenza
- Scuola di specializzazione di Udine. Il reparto ospedaliero di Medicina d’urgenza della città friulana è uno dei migliori in Italia. Si tratta dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia presentare un’ottima opportunità per gli specializzandi. Dopo i primi 18 mesi infatti si passa all’esperienza in struttura. La scuola è nata nel 2009.
- Scuola di Trieste. La specializzazione di Medicina d’urgenza del capoluogo del Friuli Venezia-Giulia è anche più giovane di quello di Udine. La sua attivazione risale al 2014 e anch’essa è legata a un ottimo reparto ospedaliero dotato anche di un Day Hospital per il controllo dei pazienti precedentemente ricoverati.
- Scuola di Torino. Un’altra eccellenza fra i reparti per questa branca medica è l’Ospedale Santa Croce di Cuneo. La sede di specializzazione più vicina però è quella di Torino. Conviene quindi fare appoggio a questa Scuola per poi eventualmente spostarsi nella regione.