MareNostrum 5: il supercomputer per aiutare la ricerca medica europea
Il supercomputer MareNostrum 5 da marzo 2024 sarà accessibile a un’ampia gamma di utilizzatori scientifici e industriali dell’Unione Europea.
Scopriamo insieme quali sono caratteristiche ed utilizzi principali!
Indice
Che cos’è MareNostrum 5
I supercomputer sono ad oggi molto imporanti per ricerca scientifica in tutti i settori: di base, applicata, aziendale e quella delle startup. E, da oggi, anche
l’Unione europea sta accelerando la strategia per il supercalcolo, che da oggi ha un tassello in più. MareNostrum 5, l’ottavo supercomputer a entrare a far parte dell’Impresa comune Hpc è stato inaugurato a inizio 2024 presso il centro di supercalcolo di Barcellona.
Si tratta di un calcolatore eccezionale per alcune particolari caratteristiche che lo contraddistinguono:
- prestazione di calcolo di 314 petaflop, pari a 314 milioni di miliardi;
- altamente efficiente sul piano energetico e interamente alimentato da energia sostenibile, è di certo il più green a livello europeo;
- fa parte della rete dell’unione europea di supercomputer, l’European High-performance computing joint undertaking (EuroHpc-Ju).
MareNostrum 5, sviluppato con i fondi europei ed è di proprietà del governo spagnolo, dello stato di Catalogna e del suo Politecnico
L’investimento complessivo ammonta a più di 151 milioni di euro. Di questi il 50% proviene dall’UE e il 50% dal consorzio formato da Spagna, Portogallo e Turchia. Da marzo 2024, il supercomputer sarà accessibile a un’ampia gamma di utilizzatori scientifici e industriali europei.
Ultimo computer europeo pre-exascale nella strategia della Commissione europea, utilizza al cento per cento tecnologie Intel/Amd/Nvidia per processori e schede grafiche.
Mare Nostrum: gli obiettivi principali
Come abbiamo visto finora, MareNostrum 5 è uno dei sistemi di supercalcolo più innovativi al mondo. Gli obiettivi principali per cui è stato creato sono:
- risoluzione di problemi scientifici complessi;
- progresso della ricerca europea in campo sanitario;
- sviluppo di farmaci e vaccini grazie alla realizzazione di simulazioni di diffusione dei virus;
- ricerca sul clima, ingegneria, scienza dei materiali e della Terra.
I calcolatori exascale sono inoltre in grado di fare un ordine di grandezza di calcoli superiore a quello attuale, arrivando a superare, un miliardo di miliardi di operazioni al secondo. In questo modo sarà anche possibile consentire un accesso trasparente a tutti i soggetti della comunità europea attraverso il cloud.
In previsione, oltre ai tre già esistenti. i nuovi supercomputer exascale saranno sei:
- MareNostrum 5;
- Jupiter, ospitato in Germania, vedrà l’avvio entro la fine del 2024. Basato su processori Intel e Gpu Nvidia, avrà anche una partizione con processori europei su architettura Arm;
- Jules Verne, in Francia, punta ad essere uno tra i primi tre supercomputer più potenti al mondo. Completamente basato sul processore europeo compatibile con le schede grafiche tradizionali, è studiato per interfacciarsi con i computer quantistici. Permette inoltre di gestire al meglio l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale.
L’importanza dell’intelligenza artificiale
MareNostrum 5 è stato progettato anche per essere utilizzato da sviluppatori di intelligenza artificiale. Il supercomputer è infatti in grado di:
- utilizzare i chip acceleratori più avanzati disponibili;
- soddisfare le esigenze delle piattaforme emergenti di AI e delle startup specializzate per l’addestramento dei loro modelli;
- migliorare le prestazioni dei modelli linguistici europei di IA di grandi dimensioni.
L’Unione europea, ha varato una normativa per quanto riguarda il modo con il quale si possono utilizzare le intelligenze artificiali. E questi tre aspetti contribuiranno ad accelerare la diffusione di tecnologie europee e di algoritmi etici basati sull’IA. Ciò consente all’UE di guidare gli sforzi a livello mondiale in tema di IA responsabile, etica e sicura.
Ad oggi sono presenti alcuni centri di competenza per insegnare come utilizzare un supercomputer anziché quelli tradizionali.
In linea generale, la differenza sostanziale è i sistemi Hpc hanno una architettura profondamente differente che richiede una integrazione diversa.
Infine, l’UE ha lanciato la Large AI grand challenge per lo sviluppo di nuovi modelli di intelligenza artificiale.
MareNostrum 5, come gli altri supercomputer, fanno parte dei programmi Connecting Europe Facility e di Horizon 2020. L’obiettivo è quello di colmare un ritardo importante sia con gli Usa che con il Giappone e la Cina.
La strategia europea
MareNostrum 5 è di certo fondamentale nella strategia per il supercalcolo dell’Unione europea. I motivi sono molto semplici:
- ribadisce l’importanza del centro di competenza di Barcellona e tutti gli altri nel territorio dell’Unione Europea;
- svolge un ruolo chiave nella nostra strategia per la ricerca e lo sviluppo alimentata dal supercalcolo;
- permette di risolvere i problemi strategici della scienza, dell’industria e della società;
- assume ruolo centrale per migliorare la vita di tutti i cittadini.
Lavorare su supercomputer è inoltre fondamentale per:
- ricerca scientifica di base e applicata;
- industria e per il settore dell’intelligenza artificiale;
- sviluppo del quantum computing.
Infine, MareNostrum 5 è anche utile per rafforzare altre iniziative europee, tra cui:
- Destination Earth: progetto che mira a sviluppare un modello digitale ad alta precisione della Terra su scala mondiale;
- European Virtual Human Twins: in supporto agli scienziati per comprendere meglio l’organismo umano e migliorare assistenza sanitaria e medicina personalizzata.
Le premesse sono ottime. Se torniamo indietro di pochi anni, nel 2017, la capacità di fare supercalcolo in UE era quasi pari zero. Si è infatti passati al 2% al 21% in pochi anni.
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