Lean Manager: chi è, cosa fa e quanto guadagna
Tra le nuove professioni che stanno acquisendo un ruolo di maggiore spicco nelle aziende italiane, c’è anche quella del Lean Manager.
Si tratta di una figura relativamente recente, che nel nostro Paese si è affermata da pochissimo. E, per queste sue caratteristiche, la professione in questione desta diversi interrogativi.
In particolare, chi si chiede sempre più spesso chi è il Lean Manager, di cosa si occupa. E i più giovani, che si stanno affacciando proprio adesso al mondo del lavoro, si domandano anche come diventare un Lean Manager.
A tutti questi interrogativi cercheremo di dare risposta in questa guida dedicata.
Cosa fa il Lean Manager
Possiamo definire il Lean Manager come l’esperto che le aziende interpellano quando intendono evitare gli sprechi. Questa nuova e poco conosciuta figura è spesso interpellata, infatti, al fine di contenere le spese, in un’ottica di miglioramento continuo. Si ispira cioè ai principi del metodo Kaizen, noto metodo giapponese implementato dalle aziende per migliorare la produzione in maniera continua e snella.
Il Lean Manager, di fatto, deve pensare alla soluzione di problemi organizzativi che minano la produzione, al fine di renderla migliore dal punto di vista economico. Le sue implementazioni saranno quotidiane, talvolta piccole: il fine ultimo è infatti quello di ottenere un miglioramento costante, che verrà ampiamente saggiato sul lungo termine.
Come vedremo più nel dettaglio, questa figura può provenire da diversi ambiti di studio. Indipendentemente dalla sua formazione e dal suo titolo di studio, comunque, deve essere in grado di trovare soluzioni ai problemi. Inoltre, si tratta di una figura capace di gestire il team, poiché il suo approccio deve prevedere l’apporto di tutti i lavoratori coinvolti nei processi di produzione aziendali.
Senza l’apporto complessivo dell’intero team di lavoro, razionalizzare le risorse e aumentare la produzione potrebbero infatti apparire come obiettivi impossibili da raggiungere.
I principi strategici della Lean production
Questa figura strategica deve essere in grado di applicare i principi della Lean Production. Si tratta di una metodologia che ha origine in Giappone, negli stabilimenti della Toyota, negli Anni Novanta del Novecento.
Il Lean Manager deve cioè conoscere e applicare tutti quei principi che, a implementazioni avvenute, renderanno la produzione più efficace, con l’ausilio di uno snellimento dei processi produttivi.
Uno snellimento che è atto a produrre uno degli obiettivi chiave del Lean Manager: evitare lo spreco di risorse. E addirittura eliminandolo ove possibile.
Questa figura agirà sull’intero processo di produzione, dalla fase di progettazione fino alle fasi finali, per arrivare a tagliare eventuali sprechi. Il tutto in favore della produttività.
Perché si tratta di una figura fondamentale in azienda
Sappiamo bene che il vantaggio competitivo di un’azienda sta anche nella sua produzione, qualora questa sia efficiente e priva di sprechi.
Ecco perché il Lean Manager ricopre un ruolo chiave per la competitività aziendale, ed ecco perché si tratta di una figura sempre più ricercata.
Poter contare su un esperto che permette di produrre meglio sfruttando meno risorse significa ottimizzare i ricavi riducendo le spese. Insomma, questa figura promette maggiori margini di guadagno e una riduzione delle spese produttive. È quindi in grado di creare enorme valore presso le aziende con le quali collabora.
Inoltre, i vantaggi si avranno in ogni aspetto della vita aziendale, non solo dal punto di vista produttivo. La filosofia Lean va infatti applicata a tutti i dipendenti e a tutti coloro che operano, a qualsiasi livello, prezzo una determinata impresa.
Quali vantaggi apporta
Pensare ad un Lean Manager solamente come a quella figura che permette all’azienda di tagliare i costi è errato. Il suo ruolo, in base a quanto detto fino ad ora, non si riduce solamente a questo.
Qualora non fossero ancora del tutto chiari, analizziamo i vantaggi che un professionista della metodologia Lean garantisce alle aziende. Dell’aumento della produzione ne abbiamo già ampiamente parlato. Non abbiamo però ancora specificato che, se la produzione aumenta, diminuiranno considerevolmente eventuali sovraccarichi di lavoro in determinati periodi.
Inoltre, questa figura, secondo il principio del metodo Kaizen che prevede il compimento di piccole implementazioni quotidiane, riuscirà a riqualificare totalmente non solo i processi produttivi, ma anche quelli ad essi correlati.
Pensiamo, ad esempio, al settore della logistica: una produzione migliorata apporterà anche a questo settore un miglioramento.
Tra i vantaggi noti qualora si assuma un Lean Manager poi, possiamo citare anche un miglioramento dello spirito di squadra. E, in conseguenza a quanto detto fino ad ora, anche la soddisfazione dei clienti aumenterà.
Quanto guadagna un Lean Manager
Passiamo ora ai guadagni del Lean Manager, per tutti coloro che sono affascinati da questa appassionante professione e vorrebbero diventarlo.
In media, secondo le stime più recenti, un Lean Manager guadagna non meno di 45.000 euro annui. È chiaro che questa cifra può variare, diminuendo al diminuire dell’esperienza e aumentando per le figure senior.
Il range va da 42.000 euro l’anno per le figure junior, fino ad un massimo di 69.000 euro per chi, invece, ha già cumulato anni di lavoro.
Chiaramente, questi importi possono subire variazioni anche in base all’azienda che deciderà di assumere il Lean Manager.
Come diventarlo
Scopriamo, per concludere, qual è il percorso di studi ideale per un Lean Manager e come diventarlo. Possono aspirare a questa professione coloro che hanno una solida formazione in Economia, ma anche i laureati in Ingegneria ed Informatica possiedono competenze che, durante lo svolgimento della professione, potrebbero tornare utilissime.
Data la crescente domanda di figure specializzate, poi, sono tantissime le aziende, così come anche gli enti, che si occupano di formazione e che forniscono corsi specifici per futuri Lead Manager.
Tra le competenze richieste per eccellere in questa professione, abbiamo innanzitutto la capacità di utilizzare strumenti quali quelli atti a gestire i flussi informatici. Anche la capacità di utilizzare i software gestionali è basilare.
Inoltre, è necessario che questo manager sappia valutare l’impatto che le misure proposte potrebbero avere sulla produzione una volta applicate. Solo la corretta valutazione di questo parametro può permettere al professionista di individuare le effettive implementazioni da effettuare.
Il Lean manager però non è una figura puramente tecnica: le implementazioni partono dalle persone. Deve quindi avere costantemente a che fare con i dipendenti delle aziende per cui lavora.
Per questo, è importante che possieda ottime capacità comunicative e di coinvolgimento, oltre che una buona dose di leadership.