Laureati Stem: l'85,7% trova un lavoro altamente qualificato
Sebbene ultimamente ci si stia cercando di convincere del contrario, possedere una laurea, nel nostro Paese, è fondamentale. In particolare, questo è valido soprattutto per le cosiddette lauree STEM.
Come evidenziato dall’ultimo rapporto dell’Istat, presentato durante il corso “Italia 2023: Persone, Lavoro, Impresa”, il tasso di occupazione per i laureati in Italia è del 81,1% (contro l’87,9% della media UE). Ma, con lauree STEM, la percentuale si innalza a 86,7% e, tra i lavoratori Stem, l’85,7% svolge una professione altamente qualificata.
Insomma, i laureati in STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) godono di una percentuale di occupazione molto elevata.
In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione, analizzando i vantaggi ed i dati relativi alle lauree scientifiche STEM.
Lauree STEM: i risultati delle ricerche
Secondo i risultati del rapporto ISTAT, nel nostro Paese la percentuale di giovani che ottengono una laurea è ancora bassa se consideriamo il resto dell’Europa. Purtroppo, ci posizioniamo al penultimo posto nel nostro continente, con solo il 26,8% dei giovani tra i 30-34 anni che consegue la laurea, contro il 41,6% dei coetanei europei.
Senza contare che, ancora oggi, esistono e permangono evidenti squilibri territoriali, con una maggiore percentuale di laureati al Nord e al Centro rispetto al Mezzogiorno.
Eppure, conseguire una laurea è in grado di garantire un miglior posizionamento nel mercato del lavoro.
Infatti, possedere un titolo di studio del genere è in grado di migliorare le possibilità di un candidato in cerca di lavoro. Innegabile, ad esempio, che nel nostro Paese i laureati abbiano un tasso migliore di occupazione.
Parliamo dell’81,1%, contro il 68,4% dei diplomati.
E, quando si tratta di lauree STEM, la situazione è decisamente migliore. In Italia, questa tipologia di studi consente un tasso di occupazione che si innalza all’85,7%.
Un dato fondamentale, se consideriamo che si avvicina alla media europea. I risultati migliori si hanno nei settori di ingegneria, informatica e architettura: questo macro settore vanta un tasso di occupabilità dell’88,7%.
Bisogna infine considerare che chi consegue una laurea STEM può anche vantare, quasi sempre, una professione molto qualificata. Questo è quanto dichiarato dall’86,7% dei lavoratori nei settori STEM.
La situazione degli Its
Il report Istat ha infine analizzato, oltre ai dati legati alle lauree STEM, anche quelli relativi agli Istituti tecnici superiori. Gli Its, allo stato attuale, hanno registrato un piccolo aumento degli iscritti.
Rispetto al 2016, il numero degli iscritti per l’anno scolastico 2020/2021 è duplicato. Un dato che lascia ben sperare.
Perché i laureati STEM hanno maggiori possibilità di trovare lavoro
Il motivo principale per cui le lauree STEM offrono maggiori possibilità di trovare lavoro risiede nella forte domanda di figure professionali altamente qualificate in questi settori.
La tecnologia sta evolvendo rapidamente e molte aziende hanno bisogno di personale altamente specializzato per sviluppare soluzioni innovative e mantenere la loro posizione di vantaggio sul mercato.
Inoltre, molti laureati STEM vantano competenze trasversali molto richieste dalle aziende, come la capacità di lavorare in team, di risolvere problemi complessi e di adattarsi ai cambiamenti tecnologici in continua evoluzione.
Quali sono le opportunità di lavoro per i laureati STEM
I laureati STEM possono scegliere tra una vasta gamma di opportunità di lavoro, spaziando dalle grandi aziende tecnologiche alle start-up innovative, dalle multinazionali ai settori pubblico e privato.
Tra le posizioni più ricercate, si possono citare ingegnere informatico, data scientist, sviluppatore software, ingegnere meccanico, ingegnere biomedico, matematico e fisico.
Il Gender Gap e le Lauree STEM in Italia: un’analisi approfondita
In questi ultimi anni, il tema del gender gap nel mondo del lavoro è diventato sempre più centrale nell’agenda pubblica. Nonostante i progressi fatti in termini di parità di genere, persistono ancora molte disparità tra uomini e donne nel mondo del lavoro. In particolare, le donne sono ancora sottorappresentate nelle cosiddette “carriere STEM”.
In Italia, la situazione non è molto diversa. Nonostante la presenza crescente di donne nelle università, le lauree STEM sono ancora prevalentemente maschili. Questo ha portato a una carenza di diversità di genere nel mondo del lavoro STEM, con conseguenze negative sia per le aziende che per le donne stesse.
Nel nostro paese, solo il 27% delle lauree è conseguito in materie STEM, e solo il 18,7% di queste è stato conseguito da donne. Questo significa che la maggior parte delle professioni STEM è ancora occupata da uomini. Nonostante la presenza di molte donne talentuose nel nostro paese, esse sono ancora sottorappresentate in queste carriere a causa di molteplici fattori, tra cui stereotipi di genere, mancanza di role model e di sostegno nella formazione e nella carriera.
Gli effetti negativi del gender gap nelle STEM
La mancanza di diversità di genere nel mondo del lavoro STEM ha effetti negativi sia per le aziende che per le donne stesse. Da un lato, le aziende perdono la possibilità di avere una prospettiva diversa e una maggiore innovazione nei loro progetti, dall’altro le donne sono svantaggiate in termini di carriera e retribuzione.
Inoltre, il gender gap nelle STEM ha anche un impatto sulla società in generale, poiché limita le opportunità per le donne di realizzare il loro potenziale e contribuire al progresso scientifico e tecnologico del paese.
Insomma, c’è ancora molta strada da fare per ridurre il gender gap che riguarda le lauree STEM nel nostro Paese.
Sarà necessario attuare una serie di iniziative a livello individuale, aziendale e istituzionale.
Come prepararsi per una carriera di successo con lauree STEM
Per prepararsi al meglio ad una carriera di successo con lauree STEM, è importante acquisire una formazione solida e specializzata in uno o più campi specifici. Inoltre, è essenziale mantenere una costante attualizzazione delle proprie conoscenze, seguendo corsi di formazione continua e partecipando a progetti di ricerca e sviluppo.
È anche consigliabile acquisire competenze trasversali, come la capacità di lavorare in team, la comunicazione efficace e la flessibilità, che risultano molto richieste dalle aziende.
Insomma, la formazione mediante lauree STEM offre numerose opportunità di lavoro e una percentuale di occupazione molto elevata. Per sfruttare al meglio queste opportunità, è importante acquisire una formazione solida e specializzata, mantenere una costante attualizzazione delle proprie conoscenze e sviluppare competenze trasversali richieste dalle aziende.