Identità professionale: quanto conta costruire il proprio Personal Brand
Quella della costruzione di un’identità professionale è una strada abbastanza lunga, ma necessaria. Sviluppare il proprio personal brand, infatti, consente di mostrare le proprie capacità e di definire cosa ci rende differenti dalla concorrenza.
In un mondo come quello attuale in cui ci troviamo a vivere, si tratta di un processo fondamentale che, per l’appunto, consente di differenziarsi dai competitor.
Tra l’altro, abbiamo a disposizione moltissimi strumenti per sviluppare e affermare la nostra identità professionale.
In questo articolo ci occuperemo dell’importanza della costruzione del personal brand, oltre che delle opportunità da cogliere per sviluppare tale identità personale e professionale.
Personal brand: perché dobbiamo svilupparlo
Uno dei motivi più comuni che spingono i professionisti, in qualunque settore essi operino, a sviluppare e curare il proprio personal brand è la volontà di mostrare il proprio valore.
Infatti, un’identità professionale forte consente di acquisire un certo potere nel proprio settore di riferimento. Questo, in altre parole, significa che un professionista con un personal brand forte potrà contare su una maggiore fiducia da parte dei potenziali clienti.
Ma anche di su un maggiore rispetto da parte di colleghi e altri professionisti affini, che più volentieri cercheranno collaborazioni professionali col professionista in questione.
Dunque, un’identità professionale ben costruita condurrà non solo a nuove opportunità di guadagno, ma anche ad eventuali partnership profittevoli.
Un brand professionale può condurre un professionista al successo, dato che questo verrà percepito come esperto.
L’immagine che ci si crea mostrerà al mondo il valore del professionista, aiutando dunque a incrementare quella che viene chiamata brand awareness.
Non solo manager: personal brand e opportunità di carriera
Molto spesso, si compie un grave errore: quello di pensare che l’identità professionale debba essere sviluppata e curata solamente dai grandi manager.
Eppure, il personal brand dovrebbe essere curato anche (anzi, soprattutto!) da coloro che sperano di farsi notare e sono alla ricerca di opportunità di assunzione da parte di un’impresa.
Quando un dipendente o un candidato in cerca di lavoro riesce a costruire un’identità professionale forte, può infatti trovare più facilmente delle opportunità lavorative.
Non solo avrà a disposizione un maggior numero di offerte di lavoro. Potrà anche contare su posizioni e mansioni lavorative di qualità superiore, presso aziende di un certo livello.
Dunque, conta costruire il proprio personal brand anche se si sta aspirando ad un avanzamento di carriera.
Tra le altre cose, un dipendente con una forte identità professionale potrà anche giovare all’impresa presso cui lavora. L’identità professionale dei lavoratori, infatti, aiuta il posizionamento e la brand awareness al pari delle attività di promozione compiute da manager e dirigenti.
Come al CEO, anche ai dipendenti tocca curare il proprio brand personale, dato che i dipendenti sono dei rappresentati diretti dell’azienda.
Infatti, le attività di promozione del proprio personal brand aumentano copertura ed esposizione dell’azienda. Il che permetterà al pubblico di conoscerla ed acquisire maggiore fiducia nei prodotti e/o servizi offerti.
Come sviluppare al meglio l’identità professionale
Ora che abbiamo chiarito le motivazioni dietro la costruzione di una forte identità professionale e dopo aver capito che il personal brand non è solo per i manager, cerchiamo di capire come svilupparla.
Innanzitutto, bisogna partire dalle basi: è necessario, cioè, analizzare i propri valori, le proprie esperienze e le proprie motivazioni.
Il personal brand parte da una solida base, che prevede la corretta definizione della propria identità contestualizzata alla propria carriera.
Bisogna cioè partire comprendendo, e di conseguenza facendo comprendere agli altri, la propria identità. Occorre definire cosa si fa e in cosa si è bravi, quali problemi si possono risolvere.
Può essere d’aiuto individuare le proprie abilità e i propri punti di forza; questi non solo ci distinguono dai competitors, ma ci aiutano anche a definire come possiamo aiutare i potenziali clienti.
Una volta stabiliti punti di forza e competenze, l’area di specializzazione sarà già diventata più chiara. Allo stesso modo, altrettanto chiari dovranno essere i valori apportati all’azienda e gli eventuali obiettivi.
Dallo sviluppo del personal brand alla comunicazione
Ma stabilire chi sei e qual è la tua identità professionale non basta: devi anche comunicare il tuo personal brand.
Dopo aver definito la tua identità, devi cioè mostrare il tuo personale marchio al pubblico potenzialmente interessato.
Per farlo, dovrai attuare specifiche strategie che ti diano visibilità. E, come accennavamo in apertura, per fortuna ad oggi abbiamo molti strumenti per farlo.
Attualmente, il modo migliore per diffondere il tuo personal brand è rappresentato dai social media.
Abbiamo un social in particolare creato appositamente per fare personal branding: si tratta di LinkedIn, la piattaforma professionale per eccellenza.
Grazie a LinkedIn, potrai costruire un profilo professionale ad hoc attraverso il quale comunicare il tuo valore. Ma non solo: questa piattaforma ti permette di collegarti a profili affini. Mentre potenzi la tua identità professionale, sarai in grado di cogliere opportunità di business e di carriera.
Ma LinkedIn non è l’unico strumento che hai a disposizione per curare il tuo personal brand: puoi anche valutare la creazione di un eventuale sito web portfolio.
Personal brand e content marketing
Infine, da non sottovalutare assolutamente il potere del content marketing.
Utilizzare il content marketing per potenziare la propria identità professionale significa sfruttare dei contenuti originali per trasmettere le proprie competenze al pubblico.
Abbiamo infatti detto che uno degli scopi principali nella costruzione della tua identità personale è affermarti come un esperto del tuo settore.
Questa affermazione è possibile se condividerai con gli utenti del web dei contenuti che abbiano valore. Tale condivisione per migliorare ed affermare il tuo personal brand può avvenire agevolmente tramite i tuoi profili sui social media (non solo LinkedIn).
Ma anche aprire un blog professionale, dove condividere il tuo sapere, potrebbe essere un’ottima idea. In questo modo aumenterai il tuo valore percepito e ti posizionerai definitivamente come esperto del tuo campo.
E questo non solo agli occhi dei potenziali clienti, ma anche agli occhi dei tuoi colleghi che operano nel tuo stesso settore.
La costruzione ed il potenzialmente dell’identità professionale, insomma, è una sorta di circolo virtuoso, che ti porterà ad aumentare gradualmente opportunità, partnership e guadagno.