HousingAnywhere: prezzi alle stelle per le stanze nelle grandi città
La nota piattaforma HousingAnywhere ha di recente reso noto il proprio report, l’International Rent Index, relativamente al terzo trimestre dell’anno corrente.
I risultati sono davvero allarmanti: la piattaforma ha infatti messo in luce come i prezzi, sia per quanto riguarda le stanze, sia in merito agli appartamenti, siano in netto aumento.
Un aumento legato al generale caro vita che sta affliggendo gli italiani, e che ha a che fare con l’aumento dell’inflazione.
In questo articolo ci occuperemo di scoprire l’entità esatta degli aumenti segnalata da HousingAnywhere.
Prima di iniziare: cos’è HousingAnywhere
Ma, prima di addentrarci nell’analisi del report di HousingAnywhere, cerchiamo di conoscere meglio la piattaforma della quale analizzeremo il report.
HousingAnywhere è attiva a livello europeo ed è una piattaforma specializzata in affitti, soprattutto a medio termine.
Per tale ragione, viene utilizzata soprattutto da studenti, ma anche da giovani professionisti alla ricerca di una locazione temporanea. Il successo di HousingAnywhere deriva soprattutto dalla sua semplicità di utilizzo, sia per i proprietari, sia per chi è in cerca di alloggio.
Basta infatti fornire qualche dettaglio per poter accedere alla piattaforma e iniziare a cercare l’alloggio che più si addice alle proprie esigenze.
L’unica richiesta, per quanto riguarda i dati personali, è la verifica del proprio numero di cellulare. Nel caso in cui si vogliano pubblicare annunci, infatti, è necessario verificare il numero di telefono. In caso contrario, l’annuncio non potrà comparire sulla piattaforma.
Il report di HousingAnywhere: la situazione internazionale
Trattandosi di una piattaforma pensata proprio per questo genere di trattative, è ovvio che il report di HousingAnywhere è abbastanza accurato. Ed anche indicativo dell’attuale situazione in cui versa il mondo degli affitti a medio termine.
Per realizzare il proprio report, che è ormai giunto alla diciassettesima edizione, sono state analizzate più di 23.000 proprietà, rigorosamente tra quelle che hanno destato interesse tra gli affittuari potenziali negli ultimi tre mesi.
L’indagine ha avuto per oggetto solamente piccoli appartamenti, ossia monolocali e bilocali, oltre che le stanze private.
Inoltre, la piattaforma HousingAnywhere ha sottolineato che hanno fatto parte dell’indagine soprattutto le abitazioni con bollette incluse e arredate.
La situazione internazionale, rispetto al secondo trimestre del 2022, appare in peggioramento. Si registrano infatti aumenti per gli affitti di piccoli appartamenti (monolocali e bilocali) in città come Lisbona, Amsterdam e Atene.
Tuttavia, in alcune città europee i prezzi di affitto di monolocali e bilocali sono in discesa. Si registrano cali a Parigi, Bruxelles ed Helsinki.
Uno dei fattori più interessanti, ma anche più traumatici, segnalato da HousingAnywhere riguarda però le stanze private. Sono soprattutto queste ad aver subito aumenti un po’ ovunque in Europa.
L’aumento delle stanze private si registra non solo in conseguenza al caro vita, ma anche per un’altra ragione più specifica. È vero, l’inflazione spinge chi è alla ricerca di un affitto a scegliere le opzioni meno costose (e una stanza costa sicuramente meno di un appartamento).
Ma ciò che porta a scegliere una stanza invece che un’intera abitazione è proprio l’aumento dei prezzi stesso. Dato che anche i monolocali sono praticamente diventati inaccessibili, in molti hanno deciso di optare per una sola stanza. Solo che, anche nel caso delle stanze singole, le maggiori richieste si accompagnano ad un rincaro nei prezzi.
E stiamo parlando di aumenti considerevoli: in soli tre mesi, questi raggiungono anche il 10% in più rispetto allo scorso trimestre. Tra le città in cui i prezzi sono aumentati maggiormente, spiccano Berlino e la nostrana Milano.
I dati relativi all’Italia
Per quanto riguarda la nostra Penisola, i dati registrati da HousingAnywhere sono davvero singolari. Dal report, in merito all’Italia, emerge che spesso, soprattutto nelle grandi città, i canoni di locazione dei piccoli appartamenti sono in un certo senso stabili.
Certo, stiamo comunque parlando di cifre record. A Milano, per un appartamento composto da una o due stanze, si spendono in media 1.800 euro.
Ma sono le stanze singole quelle che registrano gli aumenti più significativi, con rincari che, rispetto al 2021, toccano anche picchi del 27% e più.
Nel capoluogo lombardo, in effetti, il prezzo medio di una stanza sfiora i 730 euro.
Tuttavia, la situazione milanese è diversa rispetto a quella che si registra nelle grandi città italiane. Qui, infatti, sono gli affitti ai monolocali a dover fare i conti con aumenti che si aggirano tra il 25-30%.
Insomma, per affittare un monolocale in citta come Firenze e Roma un giovane studente o un professionista appena entrato nel mondo del lavoro dovrà spendere non meno di 900 euro.
Gli aumenti, ovviamente, riguardano anche bilocali e stanze private, ma sono leggermente meno accentuati.
Uno sguardo alle città più costose: la classifica di HousingAnywhere
La piattaforma HousingAnywhere ha provveduto a stilare varie classifiche, prima fra tutti quella dove gli appartamenti monolocale sono più cari. La triste classifica è la seguente:
- Amsterdam, con un prezzo medio di 2,335 euro;
- Lisbona, con media 2,200 euro;
- Reykjavík (1,931 euro);
- Parigi (1,802 euro);
- Milano (1,800 euro);
- Utrecht (1,750 euro);
- Monaco (1,700 euro);
- Berlino (1,695 euro);
- Roma (1,575 euro);
- Rotterdam (1,516 euro).
Le cause dei vertiginosi aumenti al canone di affitto
Viene spontaneo chiedersi quali sono le motivazioni profonde che hanno causato tali aumenti vertiginosi registrati da HousingAnywhere.
Certamente il conflitto Russia-Ucraina ha giocato un ruolo fondamentale, così come la conseguente crisi derivante dall’aumento nei costi delle materie prime e delle utenze.
Non a caso, in effetti, le proprietà oggetto del report erano nella maggior parte dei casi delle abitazioni con prezzo delle utenze incluse. Questo HousingAnywhere ci ha tenuto a sottolinearlo, anche perché l’aumento dei prezzi delle utenze gioca ovviamente un ruolo fondamentale negli aumenti.
Ma, ovviamente, i prezzi esorbitanti dipendono anche da altri fattori.
C’è poi da considerare anche la carenza di offerte di affitto, che ormai è una costante in tutta Europa.
Possedere un immobile non significa più avere a disposizione un’abitazione. Quello immobiliare è diventato più che altro un mercato dove investire denaro.
E questa situazione non è valida solo in Italia, ovviamente, ma in tutto il nostro continente.