La nuova bozza per l'aggiornamento delle graduatorie GPS 2026
La bozza di Ordinanza Ministeriale per l’aggiornamento graduatorie GPS 2026 è stata presentata ai sindacati e introduce una serie di modifiche rilevanti per docenti di ruolo, precari e supplenti inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Vediamo quali sono le novità proposte in bozza e in attesa di conferma definitiva.
Graduatorie GPS 2026: le novità in bozza
Secondo quanto riportato da FLC CGIL, una prima novità riguarda la gestione degli spezzoni orari: saranno gli Uffici scolastici territoriali ad aggregarli per costituire posti-orario più consistenti, così da aumentare il monte ore delle supplenze. L’aggregazione riguarderà anche gli spezzoni pari o inferiori alle 6 ore rimasti dopo l’eventuale assegnazione al personale interno.
Un punto particolarmente delicato è quello legato alla domanda di aggiornamento graduatorie GPS 2026: la mancata presentazione dell’istanza di aggiornamento, trasferimento o permanenza, così come l’omessa compilazione della domanda per le 150 sedi, comporterà l’esclusione dalle graduatorie per l’intero biennio.
È inoltre confermato che il requisito del triennio di servizio su sostegno, necessario per l’accesso alla seconda fascia GPS sostegno, dovrà essere maturato entro l’anno scolastico precedente alla presentazione della domanda. Per i docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento rimane la possibilità di inserimento “a pettine” e l’accesso alle supplenze.
Sul fronte delle sanzioni, la bozza prevede un irrigidimento: chi non prende servizio su una supplenza attribuita da GAE o GPS non potrà partecipare alle successive fasi di assegnazione di incarichi al 31 agosto o al 30 giugno, per tutte le graduatorie in cui è inserito, compresi gli interpelli, per l’intero biennio di vigenza.
In caso di abbandono del servizio, il blocco riguarderà qualsiasi tipologia di supplenza per tutto il biennio. Viene inoltre introdotto un divieto generalizzato di nomina dei supplenti per assenze temporanee fino a 10 giorni.
Sul versante delle tabelle di valutazione dei titoli, le principali novità riguardano l’equiparazione dei punteggi di abilitazione per gli ITP, l’attribuzione di un punteggio ai corsi INDIRE analogo a quello riconosciuto ai percorsi ordinari TFA sostegno e un incremento dei punteggi per dottorato, assegni di ricerca, abilitazione scientifica nazionale per professori universitari e inserimento nelle graduatorie nazionali AFAM.
FLC CGIL riconosce alcuni passi avanti – come l’aggregazione degli spezzoni e l’apertura sull’equiparazione dei punteggi ITP – frutto anche del contenzioso al TAR e di un confronto serrato con l’Amministrazione. Tuttavia, il sindacato giudica la bozza ancora critica, segnalando il rischio di legittimare percorsi formativi dequalificati e di alimentare il “mercato dei titoli” finalizzato solo a scalare le graduatorie, anziché a valorizzare una formazione qualificata, riconosciuta e gratuita per i lavoratori precari.
Aggiornamento graduatorie GPS 2026: anticipi, servizio e algoritmo
Il biennio 2026/28 sarà quello dell’aggiornamento Graduatorie GPS 2026 (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), con una nuova bozza di Ordinanza Ministeriale che – stando ai report sindacali – introduce molte novità, alcune accolte favorevolmente, altre meno.
Una delle scelte più discusse è l’anticipo delle operazioni di aggiornamento GPS all’inverno.
Questa tempistica non consentirà di dichiarare titoli culturali (master, corsi di perfezionamento, certificazioni) che si concluderanno in primavera.
Analogamente, chi sta maturando il servizio con contratti di supplenza temporanea potrebbe non avere, alla data di scadenza per la presentazione della domanda, i 12 punti relativi all’anno scolastico 2025/26.
Un elemento valutato positivamente è invece la modifica del funzionamento dell’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze.
Finora ogni aspirante veniva “letto” una sola volta: se al proprio turno non erano disponibili posti tra le preferenze espresse, non veniva più riesaminato, anche con punteggio alto.
Dal nuovo aggiornamento graduatorie GPS 2026, invece, l’algoritmo “tornerà indietro”: i candidati che non hanno ottenuto l’incarico per mancanza di sedi compatibili continueranno a essere ripresi in considerazione finché resteranno posti residui.
Questo meccanismo introduce una forma di ripescaggio che riduce la componente di casualità che in passato penalizzava molti docenti.
La proposta di aggiornamento graduatorie GPS anticipata a febbraio risponde a esigenze organizzative del Ministero, ma i sindacati hanno espresso contrarietà proprio per l’impossibilità, in molti casi, di inserire titoli conseguiti in primavera.
Trattandosi di una bozza Ordinanza Ministeriale, le richieste sindacali sono state ascoltate, ma la decisione finale resta in capo all’Amministrazione.
Una mediazione raggiunta riguarda la possibilità di dichiarare con riserva l’anno di servizio in corso, utile ai fini del punteggio. La stessa possibilità non è invece prevista per i titoli culturali, che devono essere già conseguiti al momento della domanda.
Completamento orario, spezzoni e continuità
Sul diritto al completamento, la bozza recepisce solo in parte le richieste delle organizzazioni sindacali.
Sarà possibile completare uno spezzone tramite graduatoria d’istituto “spezzando” cattedre, ma questa facoltà sarà limitata alle supplenze brevi e saltuarie, non agli incarichi fino al 30 giugno o al 31 agosto. Il nuovo algoritmo, tuttavia, dovrebbe rafforzare di fatto il diritto al completamento, grazie al riesame dei candidati nei passaggi successivi.
È stata anche risolta una criticità che riguardava i docenti di ruolo impossibilitati a dichiararsi disponibili agli spezzoni per vincoli contrattuali. Il sistema non li considererà più rinunciatari e li riprenderà in esame, evitando penalizzazioni automatiche.
Per quanto riguarda la continuità didattica sul sostegno, va ricordato che segue una normativa autonoma e non dipende dall’aggiornamento graduatorie GPS 2026.
La richiesta di continuità non rientra nella domanda GPS, ma in quella annuale delle 150 preferenze, che non sarà anticipata e continuerà a essere presentata in estate.
Titoli culturali, TFA, corsi INDIRE e certificazioni informatiche
Un tema centrale per molti docenti è la gestione dei titoli culturali.
Se l’aggiornamento avverrà a febbraio, i titoli conseguiti in primavera – come percorsi CLIL, master, corsi di perfezionamento – non potranno essere inseriti nel biennio 2026/28 e dovranno attendere il successivo aggiornamento.
Non è prevista una riapertura delle domande ad aprile, poiché un doppio periodo di presentazione vanificherebbe l’anticipo voluto dal Ministero.
Per i percorsi abilitanti TFA e INDIRE, le tabelle di valutazione mostrano, nella bozza, un punteggio equiparato tra TFA ordinario e TFA INDIRE.
I docenti che stanno frequentando il TFA potranno inserirsi in prima fascia con riserva, dichiarando il titolo abilitante in via di conseguimento; la riserva sarà sciolta in una finestra ministeriale tra fine giugno e inizio luglio.
Analogamente, chi si abilita con percorsi INDIRE in primavera potrà inserirsi in prima fascia con riserva, purché dichiari di conseguire l’abilitazione entro il 30 giugno.
Per quanto riguarda i concorsi, ogni idoneità in un concorso ordinario attribuisce autonomamente il punteggio previsto in tabella. Ad esempio, un docente idoneo in tre concorsi (due per A030 e uno per ADMM) potrà dichiarare due idoneità su A030 (3 + 3 punti) e una su ADMM (3 punti), secondo quanto indicato al punto B6 dell’allegato A3.
Un altro capitolo significativo riguarda le certificazioni informatiche.
La bozza di Ordinanza introdurrebbe una stretta: saranno valutate solo le certificazioni rilasciate da enti accreditati Accredia. Gli elenchi dei soggetti e delle annualità di riconoscimento saranno allegati all’Ordinanza Ministeriale.
Le certificazioni già dichiarate e valutate nei precedenti aggiornamenti GPS manterranno la loro validità; tuttavia, per il passaggio di fascia o per l’inserimento in nuove tabelle potrebbe essere necessario reinserirle manualmente sulla piattaforma.
Resta da chiarire in via definitiva come il sistema informatico gestirà il trasferimento automatico dei titoli tra diverse fasce o tabelle. Se una certificazione informatica o linguistica (ad esempio ECDL o un C1 linguistico) è stata conseguita in un periodo in cui l’ente era riconosciuto, potrà essere valutata anche se oggi quell’ente non compare più tra i soggetti validi.
Diverso il caso delle certificazioni mai dichiarate prima: in base alla nuova regolamentazione, potrebbero non essere più riconoscibili se l’ente non risulta accreditato Accredia.
Abilitazioni, riserve e passaggi di fascia
Per l’accesso alla seconda fascia sostegno, la bozza non consente, allo stato attuale, di utilizzare l’anno di servizio 2025/26 come terza annualità utile. I sindacati hanno chiesto una revisione, ma sarà necessario attendere il testo definitivo dell’ordinanza.
Per l’inserimento in seconda fascia delle classi di concorso curricolari, la laurea deve essere già conseguita al momento della domanda; chi si laurea dopo la chiusura non potrà inserirsi nel biennio 2026/28.
Chi è già laureato e iscritto a un percorso abilitante potrà invece inserirsi in prima fascia con riserva, dichiarando la frequenza del percorso. La riserva sarà sciolta tra fine giugno e inizio luglio, in concomitanza con il conseguimento dell’abilitazione.
È sempre possibile sostituire il titolo di accesso alla prima fascia con uno nuovo più favorevole (ad esempio una nuova abilitazione), e il sistema attribuirà automaticamente il punteggio corrispondente anche sulle graduatorie di sostegno.
Le abilitazioni conseguite dopo la chiusura delle graduatorie GPS possono essere inserite con riserva, ma solo come titoli di accesso alla relativa classe di concorso, non come titoli culturali per ottenere punteggio aggiuntivo su altre classi (dichiarati con riserva).
Nel caso delle classi di concorso accorpate, l’abilitazione conseguita dopo l’accorpamento attribuisce lo stesso punteggio su entrambe le classi e, dal 2024/25, il servizio specifico svolto su una delle due varrà come specifico per entrambe.
Per chi è già inserito in GPS per una classe di concorso e intende aggiungere il sostegno, resta aperta la questione tecnica dell’importazione automatica dei titoli già caricati.
Il Ministero ha manifestato l’intenzione di far valere i titoli già dichiarati anche in caso di cambio tabella, ma si attende una conferma ufficiale.
Docenti di ruolo, GPS e sanzioni
Un tema molto sentito riguarda la posizione dei docenti di ruolo nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
La nuova bozza di Ordinanza prevede il depennamento dal biennio per chi, nell’anno dell’aggiornamento, non presenta né la domanda GPS né quella per le 150 preferenze.
Per mantenere la propria posizione è sufficiente presentare almeno una delle due domande. Un docente che intenda solo permanere nelle GPS può quindi limitarsi alla domanda di aggiornamento senza inviare quella delle 150 preferenze, senza rischiare la cancellazione.
I docenti di ruolo vengono depennati dalle graduatorie GPS per la stessa classe di concorso del ruolo, poiché non possono accettare supplenze sulla stessa disciplina, salvo il caso di immissione in ruolo con riserva (ad esempio per contenzioso in corso) o prima del superamento dell’anno di prova.
La cancellazione definitiva avviene dal 1° settembre successivo alla conferma in ruolo.
Un docente di ruolo può trovare conveniente aggiornare le GPS se intende mantenere aperta la possibilità di supplenze su altre classi di concorso per cui possiede titolo di accesso; in tal caso potrà aggiornare normalmente e, se non interessato a incarichi, non presentare la domanda delle 150 preferenze.
Per quanto riguarda le sanzioni, è importante ricordare che dalle graduatorie GPS non si attribuiscono supplenze brevi: da queste graduatorie GPS 2026 si conferiscono solo incarichi al 30 giugno o al 31 agosto.
La mancata accettazione di una convocazione per supplenza breve, proveniente da graduatoria d’istituto, non comporta quindi le sanzioni previste per le GPS.
Assunzioni da GPS, concorsi e graduatorie regionali
La procedura straordinaria di assunzione da GPS prima fascia sostegno è stata prorogata anche per l’anno scolastico 2026/27: in presenza di disponibilità residue, si procederà con le immissioni in ruolo da questa graduatoria.
Parallelamente, è previsto il concorso PNRR 3, che si concluderà entro giugno 2026, e, a regime, una procedura concorsuale ordinaria annuale dopo la chiusura delle procedure straordinarie PNRR, anche se non necessariamente per tutte le classi di concorso.
Il cosiddetto “doppio canale” di reclutamento – uno tramite concorsi, l’altro tramite graduatorie per soli titoli – è attualmente previsto in un disegno di legge sostenuto da alcune sigle sindacali, ma la misura è ancora in fase di definizione.
Per quanto riguarda le graduatorie regionali degli idonei dei concorsi (PNRR2 e successivi), la normativa prevede l’istituzione di elenchi regionali degli idonei dei concorsi ordinari dal 2020 in poi entro il 31 dicembre, ma manca ancora il decreto attuativo.
Il Ministero dovrà fornire un’informativa alle organizzazioni sindacali; il decreto è atteso entro fine anno. Le graduatorie riguarderanno gli idonei, non i vincitori; resta da chiarire se i vincitori che hanno rinunciato al ruolo potranno comunque iscriversi.
Altre questioni operative: 60 CFU, servizio civile, privacy e anno di prova
Il DPCM che disciplina i percorsi abilitanti stabilisce che si possa presentare domanda in una sola Università per ciascuna classe di concorso per i 60 CFU. Non è quindi possibile presentare più domande per la stessa classe.
Il servizio civile universale attribuisce esclusivamente una riserva del 15% nelle graduatorie GPS, ma non dà punteggio, indipendentemente dal fatto che sia svolto o meno in costanza di nomina.
Il punteggio era previsto solo per il servizio civile sostitutivo dell’obbligo di leva, legato alla normativa precedente. Le riserve previste dalla Legge 68/1999, così come quelle legate al servizio civile universale, saranno considerate sia nelle GPS sia nei bandi PNRR.
La tutela della privacy, tuttavia, impedisce di rendere pubbliche le motivazioni delle nomine con riserva, trattandosi di dati sensibili.
È comunque possibile presentare istanza di accesso agli atti per verificare la correttezza delle nomine.
Per quanto riguarda il nuovo anno di prova, il Ministero ha annunciato una specifica informativa alle organizzazioni sindacali, con una circolare attesa a breve.
Infine, per chi si inserisce con riserva in prima fascia e non riesce a sciogliere la riserva entro il 30 giugno, gli effetti dipendono dalla situazione pregressa.
Se il docente non è mai stato in seconda fascia, è consigliabile inserirsi contemporaneamente in prima fascia con riserva e in seconda fascia a pieno titolo, così da non restare privo di posizione.
Se è già inserito in seconda fascia, rimane in quella posizione e la riserva in prima fascia decade senza ulteriori conseguenze.
In sintesi, la bozza di Ordinanza per le Graduatorie GPS 2026 ridisegna in modo significativo il quadro del reclutamento a tempo determinato, intervenendo su algoritmo, sanzioni, titoli, certificazioni informatiche e rapporto tra concorsi e graduatorie.
Per docenti di prima e seconda fascia, insegnanti e supplenti sarà fondamentale monitorare la versione definitiva dell’ordinanza e i successivi chiarimenti ministeriali, in particolare su ripescaggio, gestione dei titoli e riconoscimento delle certificazioni informatiche rilasciate da enti accreditati Accredia.
