Graduatorie interne di Istituto: criteri e punteggio
Le graduatorie interne di Istituto sono strumenti davvero utili a individuare i docenti e del personale ATA perdenti posto. Queste graduatorie sono suddivise per singola classe di concorso. E nei casi atipici, si utilizzano le graduatorie interne incrociate.
Calcolare correttamente il punteggio per l’inserimento in queste graduatorie interne d’Istituto richiede una comprensione approfondita dei criteri e delle regole stabilite.
Vediamolo in questa guida su come si formulano le graduatorie interne istituto e come calcolare il punteggio.
Formulazione delle graduatorie interne istituto e criteri di inserimento
Il Dirigente Scolastico è responsabile di formulare le graduatorie interne istituto per l’individuazione del personale in soprannumero.
Tali graduatorie devono essere pubblicate entro 15 giorni dalla chiusura delle domande di mobilità. Inoltre devono rispettare la disciplina sulla protezione dei dati personali e includere insegnanti titolari su scuola.
Poi, la determinazione dei criteri di inserimento nelle graduatorie interne istituto segue linee guida rigorose. Per esempio, “essere parte dell’organico dell’autonomia” significa essere ufficialmente assegnati a una scuola specifica come insegnanti a tempo indeterminato o con contratto. Questo può includere insegnanti che hanno un incarico stabile in una singola scuola o nei centri territoriali.
D’altro canto, i docenti con contratto a tempo indeterminato che sono entrati in organico successivamente al 2023/2024 per mobilità volontaria o altri motivi, vengono inseriti in coda.
Invece, i docenti con rapporto a tempo indeterminato vengono inseriti per primi in graduatoria. E si include coloro che sono stati parte dell’organico dell’autonomia o delle sedi di organico dei centri territoriali dagli anni scolastici precedenti al 2023/2024.
Per i docenti con contratto a tempo indeterminato, invece, vengono inseriti in coda ai docenti precedenti, includono coloro che sono entrati in organico dall’anno scolastico 2023/2024 per mobilità a domanda volontaria o assunti in ruolo.
Calcolo del punteggio per le graduatoria interna istituto
Il calcolo punteggio per l’inserimento in una graduatoria interna d’Istituto si basa su tre sezioni principali:
- Anzianità del servizio
- Esigenze di famiglia
- Titoli generali
Il punteggio per ogni anno di servizio è di 6 punti, escludendo l’anno in corso.
Il punteggio pre-ruolo viene dimezzato per i primi 4 anni e ridotto di due terzi per ogni anno successivo al quarto. Per la mobilità d’ufficio, si valuta anche la continuità del servizio nella scuola e nel comune di titolarità.
Andando nel pratico, il punteggio per l’anzianità del servizio è un aspetto fondamentale nel calcolo complessivo del punteggio.
Per esempio, un docente può ricevere 6 punti per ogni anno di servizio, con alcune riduzioni nel punteggio per gli anni successivi al quarto. Per comprendere meglio, supponiamo che un insegnante abbia 10 anni di servizio. Ne riceverà 24 (6 punti x 4 anni + 3 punti x 6 anni).
Si assegnano punti per i figli di età inferiore ai 6 anni e per i figli di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
Il punteggio per le esigenze di famiglia è un altro aspetto rilevante. Per esempio, i docenti possono ricevere punti aggiuntivi per i figli di età inferiore ai 6 anni e per quelli di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Questi punteggi riflettono la considerazione delle responsabilità familiari del docente nell’assegnazione delle posizioni.
Si considerano il dottorato di ricerca, i diplomi universitari, i corsi di perfezionamento e i diplomi di specializzazione.
I titoli generali sono un altro fattore chiave nel calcolo del punteggio. Questi includono titoli accademici, corsi di formazione aggiuntivi, diplomi di specializzazione, e così via.
Ogni titolo conferisce un certo numero di punti, che vengono sommati al punteggio totale.
Graduatoria interna Istituto: ulteriori dettagli sui criteri di inserimento
Per comprendere appieno i criteri di inserimento è essenziale considerare anche le situazioni eccezionali o particolari che possono influenzare l’assegnazione del punteggio. Per esempio, possono sorgere casi in cui un insegnante abbia cambiato più volte sede di lavoro nel corso degli anni a causa di specifiche necessità dell’istituzione o per motivi personali. È fondamentale che i dirigenti scolastici tengano conto di tali circostanze nel formulare le graduatorie interne istituto.
Per quanto riguarda l’anzianità del servizio occorre fare un approfondimento poiché è importante sottolineare che ogni periodo di lavoro, sia continuativo che discontinuo, viene preso in considerazione nel calcolo del punteggio. Inoltre, possono esserci disposizioni specifiche riguardanti la valutazione dei periodi di lavoro in situazioni particolari, come congedi parentali o malattie prolungate, che potrebbero influenzare l’assegnazione dei punti.
Per quanto riguarda i titoli generali è importante mettere in rilievo che non tutti i titoli conferiscono lo stesso numero di punti. Alcuni titoli, come il dottorato di ricerca o i diplomi universitari, possono essere considerati più significativi e pertanto attribuire un punteggio più alto rispetto ad altri titoli meno avanzati. Inoltre, è importante considerare la data di conseguimento dei titoli, in quanto potrebbero esserci limiti temporali riguardo alla loro validità nel calcolo del punteggio.
Infine, è fondamentale sottolineare l’importanza dell’equità nel processo di formulazione delle graduatorie interne istituto. I dirigenti scolastici devono assicurarsi che il processo sia trasparente, obiettivo e libero da qualsiasi forma di discriminazione.