Ergastolo ostativo: in cosa consiste e il verdetto di Strasburgo
Nell’ultimo periodo la corte di Strasburgo ha messo in discussione il nostro sistema penale e il suo ergastolo ostativo.
Il sistema penale italiano prevede che i condannati all’ergastolo, dopo aver scontato alcuni anni, possano usufruire di benefici come permessi o possibilità di lavorare all’esterno del carcere per alcune ore prestabilite.
L’ergastolo ostativo, invece, non permette alcun tipo di alleggerimento della condanna tramite appunto dei premi.
Dopo le stragi che videro la morte dei Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fu modificato l’articolo 4 della legge 354/75 sull’ordinamento penitenziario. Questo articolo prevede appunto l’esclusione di qualunque tipo di premio per reati gravi come mafia o terrorismo, a meno che non decidano di pentirsi e collaborare con la giustizia e per loro esisterebbe in tal caso solo il “fine pena mai”.
Cosa dice la corte di Strasburgo?
Secondo una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 13 Giugno 2019, l’ergastolo ostativo è d condannare perché in contrasto con il principio della dignità umana. Tutto questo è nato dal caso di Marcello Viola, boss di ‘ndrangheta condannato a quattro ergastoli per omicidi plurimi, occultamento di cadavere, sequestro di persona e detenzione di armi. In base all’articolo 4bis dell’ordinamento penitenziario Viola non può svolgere lavori all’esterno, avere permessi premi o qualsiasi altra misura di alleggerimento della pena dato che non ha mai collaborato con la giustizia. L’Italia aveva respinto questa condanna con un ricorso che la corte Europea ha poi declinato. Secondo la Corte europea dei diritti umani (CEDU), l’ergastolo irriducibile viola l’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani.
Cosa comporta questa sentenza?
Questo comporta la revisione della pena di circa 957 ergastolani.
Il presidente della commissione Antimafia replica: “Lo Stato combatte contro il tritolo lanciando margherite”.
Come andrà a finire questa faccenda in cui le istituzioni italiane sono contrarie a questo alleggerimento di pena lo vedremo nelle prossime sentenze.