Economie innovative: le migliori al mondo secondo il GII
Le economie innovative sono ad oggi al centro dell’interesse mondiale e punto centrale in ottica di una prosperità futura. Ad oggi infatti gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno raggiunto cifre pari ai 2,4 miliardi di dollari.
Analizziamo la situazione insieme e scopriamo quali sono i dati riportati dalla Global Innovation Index (GII)!
Indice
Che cos’è il Global Innovation Index (GII)
Il Global Innovation Index è una classifica mondiale che riporta ogni anno una classifica di Paesi in base al grado di innovazione raggiunta.
Per farlo vengono considerati 81 differenti indicatori, raggruppati in sette categorie:
- Business Sophistication: ovvero l’equivalente della spesa in ricerca di ogni singolo Paese;
- Market Sophistication: dimensione dell’economia e della concorrenza nel mercato locale;
- Infrastructure: presenza e funzionamento di scuole, ospedali, strade ed altre strutture pubbliche;
- Human Capital & Research: presenza di istituzioni scientifiche e di ricerca;
- Institutions: livello di stabilità politica, sicurezza e semplicità nell’avvio di un nuovo business;
- Creative Outputs: valore e riconoscimento dei marchi del Paese in questione;
- Knowledge and Technology Outputs: spesa in software e i brevetti detenuti.
Grazie al GII è possibile avere un quadro complessivo generale del livello di innovazione per ogni singolo Paese e un confronto tra gli stessi.
Nell’ultima edizione, quella del 2022, si è ottenuta una classifica delle economie innovative:
- paragonando all’incirca 132 Paesi;
- analizzando le sfide in evoluzione.
- scoprendo le tendenze più recenti dell’innovazione globale in un contesto post pandemia COVID-19
- evidenziando i punti di forza e di debolezza dell’innovazione.
Economie innovative a livello globale del 2022
Il risultato della classifica del Global Innovation Index 2022 sulle economie innovative riporta al primo posto la Svizzera. Il Paese si aggiudica per il dodicesimo anno consecutivo il primo posto confermandosi il più innovativo su scala globale.
Gli indicatori che hanno più contribuito al risultato sono quelli relativi alle norme sulla proprietà intellettuale vigenti. Esse sono infatti di grande aiuto ai business ed integrate grazie alla collaborazione tra università ed industrie. Inoltre, il Paese attrae i migliori talenti grazie all’elevata qualità della vita.
Procedendo troviamo gli Stati Uniti, che devono il podio alla grande spesa effettuata in ricerca e sviluppo. La cifra è infatti pari a più di 700 miliardi di dollari annuale. Ben cinque, tra le aziende che spendono di più in R&S, sono americane: Amazon, Apple, Alphabet, Microsoft.
Al terzo posto la Svezia, grazie soprattutto all’efficienza delle istituzioni pubbliche. Procedendo troviamo poi Regno Unito e Paesi Bassi. Sempre in Europa poi Germania all’ottavo posto e procedendo Finlandia e Danimarca. Grande novità: Turchia e India entrano per la prima volta nella top 40.
Al sesto posto invece troviamo la Corea del Sud, celebre per l’elevata intensità di ricerca e sviluppo. Ma non solo! Presenti su tutto il territorio anche i conglomerati industriali a proprietà familiare conosciuti come Chaebol. Infine molto alto il grado di collaborazione tra imprese e università.
Cosa definisce le economie innovative
Definire le economie innovative è un processo complicato. L’Indice globale dell’innovazione utilizza un quadro di riferimento comprendente di 81 indicatori. Gli stessi sono suddivisi in sette categorie per riuscire calcolare il punteggio di ogni singolo Paese:
- sofisticazione delle imprese;
- conoscenza e tecnologia;
- infrastrutture;
- sofisticazione del mercato;
- prodotti creativi;
- capitale umano e ricerca;
- istituzioni.
Il quadro punta ad identificare gli indicatori che favoriscono un ambiente innovativo e tecnologie di punta. Il punteggio complessivo dell’innovazione di ogni Paese è il risultato di tali categorie. Vale la pena ricordare che Paesi con punteggi simili possono essere forti in aree del tutto differenti.
Il Global Innovation Index 2022 mostra anche i maggiori cluster di innovazione scientifica e tecnologica (S&T). Ovvero le zone mondiali, spesso definite hub scientifiche e tecnologiche, con più alta densità di inventori e autori scientifici.
I risultati del 2022 riportano:
- Tokyo-Yokohama è il primo polo scientifico e tecnologico del mondo;
- Shenzhen-Hong Kong-Guangzhou (Cina e Hong Kong, Cina);
- Pechino;
- la coreana Seoul;
- San Josè-San Francisco negli Stati Uniti.
Nonostante la recessione economica, gli investimenti nella scienza e nell’innovazione hanno avuto una notevole capacità di recupero. L’ adozione di tecnologie ha registrato tassi di crescita positivi in tutti i settori.
L’effetto negativo della pandemia di COVID-19 riporta però un impatto socioeconomico dell’innovazione è ai minimi storici.
iSituazione dell’Italia
L’Italia si classifica invece al 28° posto tra le 132 economie presenti nel GII 2022. Al 27° posto tra le 48 economie del gruppo ad alto reddito, ed al 17° posto tra le 39 economie europee.
Il nostro Paese ha ottenuto ottimi risultati sugli output di innovazione, collocandosi quindicesima. Al 31° posto invece per quanto riguarda gli input di innovazione.
Gli indicatori che hanno invece inciso negativamente riportano una società refrattaria al cambiamento. A pesare è soprattutto il basso punteggio nel:
- parametro delle istituzioni (siamo 58esimi),
- sofisticatezza dell’economia (38esimi);
- infrastrutture.
Il nostro paese compie passi in avanti nella classifica dell’innovazione, ma rimane ancora indietro per molti parametri. Davanti a noi in Europa ci sono Svizzera, Svezia, Paesi Bassi, Germania e Finlandia nella top ten. Ma anche Austria , Estonia, Lussemburgo e Malta. Ad ogni modo la media si è nettamente alzata rispetto al 2020 e al 2021. L’auspicio è che tali numeriche non tardino a mutare nel tempo.
Facendo un quadro generico sull’ Europa inoltre, i risultati sono eccellenti. Con 15 delle 25 principali economie del mondo è infatti un ottimo ecosistema innovativo. Inoltre gli indicatori relativi al progresso sociale sono tra i migliori al mondo.
Di certo la pandemia di COVID-19 ha rallentato la crescita della produttività e altre sfide economiche. Sul futuro della crescita e dell’innovazione sembra inoltre pesare il rincaro dei prezzi. Si presente un bivio per l’economia: stagnazione o una nuova era all’insegna di innovazione e digitale?
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