Docenti tutor alle superiori: in arrivo 40mila nuove assunzioni
Un decreto del ministro Giuseppe Valditara ha permesso di fare debuttare nuove figure di docenti tutor alle superiori per l’anno scolastico 2023/24. Con uno stanziamento di 150 milioni si prova così a impiantare un embrione di middle management negli istituti scolastici.
Analizziamo la situazione al meglio insieme.
Indice
Docenti tutor alle superiori: due nuove figure professionali
Il decreto del ministro Giuseppe Valditara prevede due nuove figure professionali per l’anno scolastico 2023/2024:
- docenti tutor alle superiori: hanno il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione. Ma non solo! Devono anche consentire il potenziamento di talenti ad ogni singolo e favorire il recupero per gli studenti con maggiori difficoltà;
- professori orientatori: hanno il compito di favorire le attività di orientamento per permettere agli allievi di compiere scelte appropriate. E che siano quindi in linea con aspirazioni, potenzialità e progetti di vita.
Tramite i 150 milioni dati in dotazione l’obiettivo è quello di remunerare:
- circa 40mila figure di docente tutor con uno stipendio tra un minimo di 2.850 euro e un massimo di 4.750 euro annui lordi;
- una figura di docente orientatore per ogni istituto scolastico con uno stipendio tra 1.500 e 2mila euro lordi.
Analizziamo insieme la bozza del decreto ministeriale, composta da sei articoli in tutto. A prendere le decisioni definitive sarà infatti il Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi), l’organo tecnico consultivo.
Il ruolo dei docenti tutor alle superiori
Nel decreto ministeriale è specificato il ruolo specifico che dovranno avere i docenti tutor alle superiori.
I professionisti dovranno svolgere 20 ore di formazione, e poi sostenere un esame finale.
Chi può aspirare a rientrare nel ruolo? Possono aspirare a diventarlo chi possiede tutte le seguenti caratteristiche:
- docenti con cinque anni di anzianità di servizio con contratto a tempo indeterminato;
- insegnanti che hanno svolto compiti predefiniti quali ad esempio referenti per l’orientamento o per il contrasto alla dispersione scolastica. O anche per i percorsi di scuola-lavoro e per l’inclusione;
- chi è disponibile ad assumere la funzione di tutor per almeno un triennio scolastico.
Le scuole potranno inoltre accedere anche ad altri fondi:
- Pnrr: circa 600 milioni per remunerare attività didattiche di potenziamento sulle discipline e attività innovative per l’orientamento;
- attività che riguardano l’orientamento come misura di contrasto alla dispersione scolastica: circa 1,5 miliardi di euro;
- Pon: per remunerare attività extracurricolari sull’orientamento didattico per circa 300 milioni.
Altri compiti e stipendio
Le nuove figure di docenti tutor alle superiori introdotte dal Nuovo reclutamento docenti sono, come abbiamo visto, ad oggi attive per le scuole secondarie di primo grado. Lo scopo principale è infatti proprio quello di guidare i giovani allievi verso scelte scolastiche future consapevoli.
Il docenti tutor sono figure di estrema importanza e responsabilità. La designazione del ruolo è di competenza del dirigente scolastico in accordo con il collegio decenti.
Altri compiti generici del professionista, oltre quelli specifici già visti precedentemente, sono:
- collaborare con il dirigente scolastico nell’organizzazione delle attività di accoglienza, formazione e tutoraggio;
- favorisce la partecipazione degli studenti nei diversi momenti di vita scolastica;
- ascoltare e supportare gli allievi per migliorare le loro prestazioni;
- aiutar a sviluppare metodi di apprendimento e di studio efficaci per il singolo.
Chi esercita la funzione di Docente tutor un compenso economico, maggiore rispetto a quello degli altri colleghi. Questo fa parte dell’ambito risorse assegnate alla scuola per il Miglioramento dell’Offerta formativa. Oltre al compenso economico, riceve inoltre un’apposita attestazione di quanto svolto.
Le novità introdotte dalla riforma
“È necessario personalizzare il percorso scolastico. E il docente tutor servirà proprio a seguire tutti quei ragazzi con maggiori difficoltà. Come quelli con maggiore talento.”
Queste le parole di Valditara per spiegare la riforma da lui introdotta tramite il Nuovo reclutamento docenti. È necessario valorizzare abilità, talenti e attitudine degli allievi.
I percorsi d’orientamento diventeranno quindi di focale importanza, molto di più rispetto quanta ne abbiano avuta finora.
E il ruolo dei docenti tutor alle superiori sarà quello di:
- guidare gli studenti;
- affiancarli nelle personali scelte scolastiche;
- cooperare con gli altri insegnanti dell’istituto scolastico;
- aiutare i genitori a prendere le decisioni adeguate ai propri figli;
- far comprendere al meglio come funziona il mondo lavorativo attuale.
Altri cambiamenti nel mondo scolastico previsti per il 2023
Oltre all’importante figura dei Docenti Tutor alle superiori introdotta dalla riforma del ministro dell’Istruzione, molte le novità in previsione per il mondo scolastico.
È stata infatti di recente approvata la Riforma Bianchi e con essa cambiamenti importanti per il reclutamento di insegnanti.
La Riforma Bianchi, in vigore dal 30 giugno 2022, cambia le regole su:
- accesso alla carriera di insegnante
- formazione obbligazione per la docenza, sia iniziale che continuativa;
- reclutamento;
- concorsi ed accesso al ruolo;
- abilitazione.
Il fine ultimo di questo regolamento è quello di:
- introdurre dei percorsi di formazione per insegnanti certi e univochi;
- definire in modo chiaro obiettivi e modalità di docenza durante l’intero percorso lavorativo;
- introdurre concorsi annuali per far si che sia costante il reclutamento del personale;
- favorire l’accesso all’insegnamento ai giovani.
La Riforma Bianchi prevede inoltre una fase di transizione che durerà fino al 2024. In questa tempistica si prevede l’assunzione di 70 mila docenti tramite concorsi annuali. A tali inserimenti si sommano gli altri 50.000 programmati per il 2022 dal MIUR. In totale si prospetta quindi un numero di assunzioni pari a 120mila nel prossimo triennio.
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