Docenti e Tecnostress: di cosa si tratta e come curarlo
Quando si parla di Tecnostress si fa riferimento ad un termine che è stato inventato per la prima volta nel 1984 da Craig Brod, uno psicologo americano. Il suo libro era intitolato: “Il costo umano della rivoluzione tecnologica (dei computer)”. Nonostante si riferissi ad un’epoca molto diversa dalla nostra i contenuti di questo libro sono ancora oggi molto attuali.
Lo stress correlato alla scuola molte volte è stato una vera e propria costante, tuttavia è importante anche dire che negli ultimi mesi è sopraggiunto uno stress diverso, quello legato alla tecnologia.
Perché si sta verificando il Tecnostress nei professori?
Questo accade perché hanno un cattivo approccio nei confronti della tecnologia. Oggigiorno sono obbligati ad utilizzarla perché la scuola già stava affrontando un processo di digitalizzazione che ora è divenuto fondamentale.
A causa del virus infatti molte volte i professori sono tenuti a comunicare a distanza. Proprio per questo motivo l’utilizzo del computer o di qualsiasi altra componente può avere un impatto negativo sullo stato psicologico del professore. Quando si è stressati inoltre i rendimenti si abbassano, per queste ragioni dovresti evitare di ritrovarti in una situazione di questo tipo.
Perché per i professori è difficile lavorare serenamente?
I professori molte volte durante la loro carriera non hanno mai utilizzato un computer in ambito scolastico. Sono molti i professori che ancora oggi applicano metodi di insegnamento in cui non si utilizza la tecnologia (in condizioni normali). Proprio per queste ragioni hanno una forte resistenza all’utilizzo dei computer e della tecnologia in generale ma d’altro canto sono obbligati ad utilizzarla in questo periodo storico.
Molto spesso non hanno le abilità necessarie per far sì che la lezione abbia lo stesso impatto sugli studenti anche dietro ad un computer, questo genera in loro stress e negatività.
Questi sentimenti purtroppo spesso si ripercuotono sugli studenti che non riescono ad apprezzare al meglio la materia che studiano. In virtù di questo sembra che la “Dad” verrà abbandonata a favore della didattica digitale integrata. In quest’ultimo caso verrà applicato un approccio integrato in cui si mixano le lezioni in presenza con quelle a distanza. Anche i professori più avversi alla tecnologia potranno trasmettere le loro conoscenze al meglio ai loro studenti.
Conclusioni
Il Tecnostress è sicuramente una realtà al giorno d’oggi per molti professori. Questi non si devono sentire soli e abbandonati, stanno facendo infatti del loro meglio per sopperire alle mancanze dovute dalla situazione d’emergenza.