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Docente non supera l’anno di prova: come deve essere inviata la comunicazione?

Docente non supera l’anno di prova: come deve essere inviata la comunicazione?

Docente non supera anno di prova come deve essere inviata la comunicazione
  • Chiara Carnevale
  • 4 Agosto 2023
  • Scuola e università
  • 5 minuti
  • 21 Agosto 2023

Docente non supera l'anno di prova: come deve essere inviata la comunicazione?

Anno di prova per i docenti: cosa succede se non si supera? 

Come ogni anno, tutti gli insegnanti che hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato nell’ambito dell’istruzione pubblica, dovranno svolgere un anno di prova per ottenere la conferma del ruolo. Esso rappresenta una fase cruciale nella carriera di un insegnante in cui vengono valutate le competenze professionali e pedagogiche necessarie per svolgere al meglio il ruolo educativo.

Per i docenti che non riescono a superare questo periodo, come deve essere inviata la comunicazione?

In questo articolo scopriremo insieme cos’è l’anno di prova, cosa prevede il corso di formazione e quali sono le info utili per superarli in totale serenità. 

Indice
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Anno di prova: cosa fare se non si supera?

L’articolo 1 comma 119 della legge 107/2015 prevede che il personale docente possa usufruire di una proroga qualora non superi l’anno di prova.

Questa disposizione può essere emanata una sola volta e dovrà essere corredata da un provvedimento motivato da parte del Dirigente Scolastico che segnalerà non solo le criticità emerse nel primo incarico, ma anche in che modo potrà essere di supporto al docente per la conferma del ruolo.

Ma come ci si deve comportare qualora non si dovesse superare neanche la seconda proroga?

Se al termine del secondo anno, la prova dovesse nuovamente risultare negativa, il docente verrà semplicemente dispensato dal servizio o restituito al ruolo di provenienza così come previsto dalla legge 107/15, art.59 del D.P.R.  N.417 del 31 maggio 1974 e art.439 del D. Lgs 297 /94. 

Quindi, in poche parole, non sarà necessario inviare nessuna comunicazione, in quanto lo scioglimento del rapporto lavorativo o del ritorno allo stadio precedente avrà effetto immediato.

Ad ogni modo, è bene precisare che queste situazioni si verificano di rado e solo in casi estremamente gravi.

A chi è rivolto l’anno di prova?

Di seguito le categorie di insegnanti che devono svolgere questo anno e il relativo periodo di formazione: 

  • Neoassunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;
  • Assunti a tempo indeterminato che hanno rimandato l’anno di prova o di formazione o che per svariati motivi non hanno potuto completarlo;
  • Coloro che non hanno superato per la prima volta la prova e non sono stati immessi in ruolo.

Corso di formazione

Lo svolgimento dell’anno di prova, come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, avviene in concomitanza con un corso di formazione di 50 ore che prevede:
 
  • 6h di incontri propedeutici e di restituzione finale;
  • 12h di attività peer to peer e osservazione in classe;
  • 12 ore di laboratori formativi;
  • 20h di lezioni online sulla piattaforma Indire.
Dopo aver svolto queste ore formative e raggiunto i 180 giorni di servizio, per ottenere la conferma del ruolo il docente dovrà effettuare un test finale e sostenere un colloquio che sarà valutato dal Dirigente Scolastico e dal Comitato di valutazione che verificheranno l’idoneità all’insegnamento del candidato.
 
Inoltre, durante l’anno di prova e dello svolgimento del corso di formazione al docente neo ammesso in ruolo verrà assegnato un tutor designato dal DS, che in sede di esame finale, valuterà assieme agli altri organi l’operato dell’insegnante.
 
In caso di superamento del test finale e di valutazione positiva dell’anno di prova, il Dirigente dovrà emanare un provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente che diventerà insegnante di ruolo a tutti gli effetti.
 

Verifica degli standard professionali

Il candidato verrà valutato attraverso l’osservazione di alcuni criteri in diversi ambiti, propri della professione del docente, come:
 
  1. possesso di competenze organizzative, relazionali e gestionali;
  2. osservanza dei doveri connessi allo status di dipendente pubblico e relativi alla funzione di docente;
  3. partecipazione e raggiungimento delle attività formative preposte;
  4. possesso delle competenze culturali, informatiche, disciplinari, linguistiche e pedagogiche.

Si può rimandare l’anno di prova?

Presentando l’apposita documentazione, è possibile rinviare l’anno di prova solo per le seguenti motivazioni: maternità, malattia, aspettativa, congedo oppure per motivi giustificati come la fruizione di un assegno di ricerca o la frequenza di un dottorato di ricerca. 
 

Quando si considera superato?

Coloro che superano l’anno di prova devono aver effettuato 180 giorni di servizio di cui 120 prestati per le attività didattiche.
 
In questi 180 giorni devono essere conteggiate diverse giornate nel corso dell’anno scolastico, eccone alcune:
 
  • periodo antecedente all’inizio dell’anno scolastico, qualora vengano previste attività di programmazione didattica;
  • tutte le domeniche, le festività soppresse, i giorni festivi e le festività pasquali e natalizie;
  • le giornate di interruzioni didattiche dovute a ragioni di pubblico servizio;
  • i giorni dedicati agli esami di stato, agli scrutini o agli esami di riparazione;
  • il primo mese di congedo per maternità o interdizione dal lavoro per gravi complicanze di gestazione;
  • i periodi di aspettativa per mandato parlamentare;
  • il periodo che anticipa il termine delle lezioni a causa delle elezioni politiche diverso dalla fine indicata sul calendario scolastico;
  • la frequenza di attività formative o corsi di aggiornamento organizzati dall’amministrazione, compresi quelli organizzati a livello di istituto.
Nel calcolo dei 120 giorni vanno considerati anche i giorni utilizzati per attività collegate allo svolgimento dell’attività didattica, come quelli collegiali, formativi e valutativi.
 
Al contrario, non vengono considerate le ferie, le vacanze estive, i congedi parentali, i permessi (sia retribuiti che non), le assenze per malattia, infortunio compreso.
 

Considerazioni finali 

L’anno di prova è considerato per ogni docente immesso in ruolo, un anno molto delicato e, in alcuni casi, viene visto come un ostacolo difficile da superare, ma non è così.
 
Prima di cominciare quest’avventura è importantissimo informarsi su tutte le attività che si dovranno svolgere, in modo tale da superarlo con più facilità e senza andare incontro a troppe paranoie.
 
A ogni modo, se il primo anno di prova non si dovesse superare, niente paura!
 
È importante considerare che il fallimento dell’anno di prova non dovrebbe essere considerato come un punto di non ritorno per un insegnante. Molti docenti che non riescono a superarlo possono trarre insegnamenti dalle loro esperienze e lavorare per migliorare le loro competenze per superare la seconda opportunità che gli verrà concessa.
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Chiara Carnevale
Il digital marketing è la mia grande passione e le mie principali aree di interesse sono la SEO e i social media. Cerco di mantenermi sempre aggiornata stando al passo con i tempi e mi piace leggere libri di crescita personale.
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