Diplomifici: le misure contro le "fabbriche dei titoli"
Il Governo Meloni ha tutta l’intenzione di porre un rimedio ad un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese: quello dei diplomifici.
Conosciuti anche come “fabbriche di titoli”, si tratta di tutte quelle istituzioni che rilasciano diplomi, ma anche altri titoli di studio, senza le opportune verifiche. Il che, ovviamente, comporta un titolo di studio conseguito col minimo sforzo, senza tener conto degli standard previsti per la qualifica ottenuta dallo studente.
Secondo le ultime affermazioni di Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione attualmente in carica, il nostro Paese attuerà delle misure stringenti. Lo scopo è quello di contrastare questo triste fenomeno, riducendo e combattendo i diplomifici, al fine di poter garantire la qualità della formazione.
In questo modo, e grazie alle nuove misure che verranno messe in atto dal Ministero, le fabbriche di titoli non rilasceranno più titoli di studio se i criteri non verranno rispettati. Ecco cosa cambierà e come si configurerà la lotta ai diplomifici in Italia.
Diplomifici: la lotta del Ministero al fenomeno
Secondo quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, nuovi strumenti di vigilanza saranno applicati per contrastare i diplomifici.
Questo è quanto recentemente affermato dal Ministro Valditara. Il quale ha anche confermato che l’esecutivo e il Ministero in particolare sono al lavoro anche su altri fronti.
Infatti, ci saranno a breve anche delle novità dal punto di vista normativo e legislativo. Si tratta di novità che contrasteranno di fatto l’attività delle fabbriche di titoli.
Le nuove introduzioni previste dal MiM non dovrebbero sorprendere. La lotta ai diplomifici, in effetti, è comune a tutto il mondo. Queste istituzioni sono infatti contrastate praticamente in ogni Stato.
Il rilascio di un titolo di studio, infatti, prevede ovunque tutta una serie di criteri da rispettare. Criteri che, di fatto, per conseguire un titolo presso queste fabbriche di titoli non vengono assolutamente rispettati.
Le nuove regole di vigilanza per il contrasto ai diplomifici
Secondo quanto recentemente affermato dal Ministro Valditara, la lotta ai diplomifici potrà innanzitutto contare su un sistema di controlli.
Infatti, i collegi ispettivi dovranno intensificare l’attività di vigilanza. In particolare, sarà in alcune Regioni italiane specifiche che le verifiche da parte dei collegi ispettivi verranno potenziate.
Le Regioni segnalate sono Lazio, Campania e Sicilia. In queste specifiche Regioni è frequente la tendenza ad accorciare i percorsi di studio, promettendo agli studenti un diploma recuperando più anni scolastici in uno solo.
Il che, ovviamente, incide negativamente sulla preparazione finale degli studenti iscritti ai cosiddetti diplomifici.
Per questa ragione, gli istituti comprensivi di queste Regioni dovranno far fronte a diversi controlli che dovranno esaminare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa in diversi aspetti.
Innanzitutto, se si tratta di istituti paritari, le verifiche riguarderanno il mantenimento dello status di istituto paritario. Verrà cioè verificato il rispetto dei requisiti che un istituto paritario deve possedere per legge.
In secondo luogo, i controlli riguarderanno la frequenza della scuola da parte degli alunni. L’attività di vigilanza dovrà cioè provare che i giovani studenti, effettivamente, frequentano le lezioni regolarmente.
Altro aspetto oggetto di verifica riguarderà i percorsi di studio, che devono essere in linea con le disposizioni del nostro ordinamento scolastico.
Infine, anche l’aspetto amministrativo, burocratico e lavorativo dovrà subire delle verifiche. Si dovrà cioè provare che docenti e collaboratori hanno sottoscritto regolari contratti di lavoro.
Le novità dal punto di vista normativo
La lotta ai diplomifici, come già anticipato, si avvarrà anche di numerose novità dal punto di vista legislativo.
In sostanza, a breve verranno promosse nuove norme che contrasteranno, in maniera diretta, le eventuali irregolarità.
Per contrastare l’irregolare attività dei diplomifici, in primo luogo, verranno sfruttati i registri, ma anche i protocolli elettronici.
Abbiamo infatti detto che l’attività di verifica passerà anche per il controllo della partecipazione effettiva degli studenti alle attività scolastiche. La presenza verrà quindi verificata mediante questi strumenti informatici.
Inoltre, la nuova legislazione in merito ai diplomifici stabilità non solo un numero minimo di alunni per ogni classe, e suddivisi per anno di corso. Non sarà più consentito sostenere l’esame di idoneità di fine anno per più anni consecutivi: il limite massimo verrà fissato a due.
Detto in parole semplici, si contrasterà una pratica molto diffusa all’interno dei diplomifici. Quella cioè che consente di recuperare numerosi anni scolastici in uno soltanto. Una volta approvata la nuova normativa, gli studenti non potranno quindi recuperare tre (o addirittura quattro) anni di scuola superiore in un solo anno.
Sarà consentito, al massimo, procedere due anni per volta.
La commissione giudicatrice, inoltre, dovrà essere necessariamente esterna all’istituto.
Stando alle ultime notizie, poi, la nuova norma dovrebbe porre un limite specifico al numero delle quinte classi per ogni istituto comprensivo. Il numero, infatti, dovrà essere rapportato a quello delle altre classi degli anni precedenti.
Il ruolo della Guardia di Finanza
Ma il Ministero dell’Istruzione e del Merito non sarà solo a combattere la propria battaglia contro i diplomifici in Italia.
Infatti, è attualmente in discussione un Protocollo d’Intesa che mira a coinvolgere la Guardia di Finanza nel sistema dei controlli.
Anche la Guardia di Finanza, quindi, sarà chiamata alle indagini per rilevare eventuali irregolarità e mancato rispetto della normativa da parte degli istituti.
Una volta firmato il protocollo, insomma, la Guardia di Finanza sarà direttamente implicata nei controlli atti a rilevare i diplomifici.
Le nuove regole e il nuovo meccanismo dei controlli contro i diplomifici ha uno scopo ben preciso. Oltre a voler valorizzare gli istituti paritari, garantendo loro una maggiore qualità, si intende soprattutto migliorare il livello di preparazione degli studenti.
Un obiettivo che può essere raggiunto solamente garantendo il rispetto dei requisiti di preparazione richiesti per il rilascio di un diploma.
In questo senso, tutti gli istituti paritari che rispetteranno la nuova normativa e che, ai controlli, dimostreranno di operare regolarmente, verranno valorizzati.
Il piano operativo disposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito mira dunque ad agire su più fronti. Non solo quello di vigilanza, ma anche quello legislativo. Conterà anche sulla collaborazione di diverse istituzioni, che faranno fronte comune per garantire la qualità dell’istruzione in territorio italiano.
Il tutto, in nome della trasparenza e dei requisiti formativi previsti dalla legge.