Il Decreto Primo Maggio 2024 in 16 punti
Il Decreto Primo Maggio 2024, pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale, ha promosso un’ondata di innovazioni rivolte agli aiuti per famiglie, imprese e lavoratori.
Il provvedimento, noto anche come “Decreto Coesione“, introduce una serie di misure volte a promuovere la crescita economica e sociale dell’Italia attraverso investimenti mirati e incentivi strategici.
Scopriamo i dettagli del Decreto primo maggio 2024.
1) Decreto primo maggio 2024: Superbonus lavoro 2024
Il Decreto Primo maggio 2024 conferma l’implementazione del “Superbonus Lavoro“, già previsto dalla riforma fiscale 2024 ma non ancora attuato.
Questa misura sarà finanziata attraverso la revisione dei fondi europei di Coesione.
Si stima che circa 380.000 imprese potrebbero beneficiare di questo incentivo fiscale. Il Superbonus premia le imprese che assumono nuovi dipendenti durante l’anno, con particolare attenzione verso lavoratori svantaggiati come giovani under 30, percettori di Assegno di Inclusione e disoccupati.
L’agevolazione consiste nell’incremento del costo del lavoro dei nuovi assunti ai fini della dichiarazione del reddito, con deduzioni fiscali fino al 130% per determinate categorie di lavoratori.
2) Decreto primo maggio 2024: Incarichi personale ausiliario scuola
Le istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione possono stipulare contratti per incarichi temporanei di personale ausiliario a tempo determinato, nell’ambito dell’esecuzione del piano “Agenda Sud“.
Tali contratti sono riservati al personale assunto ai sensi di specifiche disposizioni legislative e possono essere stipulati fino al 15 giugno 2024. In caso di rinuncia all’incarico, le istituzioni scolastiche possono attingere dalle graduatorie di istituto.
3) Decreto primo maggio 2024: Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0
Vengono istituite due misure di autoimpiego: “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”.
Le azioni sono destinate a giovani sotto i 35 anni, disoccupati da almeno 12 mesi, persone in condizioni di marginalità e vulnerabilità sociale, inattivi e donne inoccupate.
Le attività ammissibili includono la fornitura di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per incrementare le competenze e il supporto all’avvio e allo svolgimento delle attività, oltre a interventi di sostegno attraverso incentivi finanziari.
4) Incentivi autoimpiego Green e Digital
Il Decreto Primo maggio 2024 introduce incentivi all’autoimpiego nei settori strategici della transizione digitale ed ecologica.
I soggetti disoccupati, inattivi o inoccupati di età inferiore ai 35 anni che avviano un’attività imprenditoriale entro il 31 dicembre 2025 possono chiedere l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di tre anni, fino al 31 dicembre 2028.
Le imprese avviate dai soggetti citati possono richiedere all’INPS un contributo per l’attività fino a 500 euro mensili per la durata massima di 3 anni.
5) Nuovo Bonus giovani 2024
È stato introdotto un nuovo bonus giovani per promuovere l’occupazione giovanile stabile.
I datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato o che stabilizzano dipendenti a tempo determinato possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 500 euro al mese, per un massimo di 24 mesi.
Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Le modalità di attuazione saranno definite con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
6) Bonus donne 2024
Il nuovo bonus donne favorisce la parità di opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, con particolare attenzione alle regioni della “zona economica Speciale unica per il Mezzogiorno”.
I datori di lavoro privati che assumono lavoratrici svantaggiate possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite di 650 euro al mese, per un massimo di 24 mesi. Il beneficio si applica a donne di qualsiasi età che non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno 6 o 24 mesi, a seconda della residenza.
7) Con il Decreto primo maggio 2024 arriva il Bonus ZES
Il bonus Zona Economica Speciale (ZES) prevede che i datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno possano beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali.
L’esonero contributivo è riconosciuto esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione e che assumono lavoratori di almeno 35 anni senza impiego regolarmente retribuito per almeno 24 mesi.
8) Iscrizione percettori NASPI e DIS COLL nel SIISL
I percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI) o DIS COLL saranno iscritti automaticamente al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL). Una volta iscritti, devono solo sottoscrivere diversi documenti importanti per definire gli obiettivi e le azioni necessarie per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro.
9) Riconversione personale grandi imprese in crisi: supporto con il Decreto primo maggio 2024
Il Governo ha istituito una Cabina di Regia coordinata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per gestire un fondo ad hoc destinato alle grandi imprese in crisi.
A partire dal 1° luglio 2024, le imprese con un organico di almeno 250 lavoratori e con trattamenti di integrazione salariale in corso da almeno due anni consecutivi possono richiedere l’attivazione della Cabina di Regia per riconversione e riqualificazione del personale.
10) Misure di contrasto a povertà educativa
Il decreto primo maggio 2024 prevede un piano di potenziamento delle infrastrutture sportive e dei laboratori innovativi nelle scuole, soprattutto nelle Regioni meno sviluppate, con un finanziamento di 200 milioni di euro per le infrastrutture sportive, 150 milioni di euro per i laboratori innovativi e 100 milioni di euro per arredi didattici innovativi nelle strutture per l’infanzia.
11) Risorse per zone logistiche semplificate
Le imprese operanti nelle “zone logistiche semplificate” beneficeranno di maggiori semplificazioni e agevolazioni, con un budget di 100 milioni di euro per il 2024 e 50 milioni di euro per gli anni successivi.
12) Potenziamento attività di ricerca: il piano RicercaSud inserito nel Decreto primo maggio 2024
È stato definito il Piano “RicercaSud – Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027″ per sviluppare le capacità di ricerca e innovazione nelle regioni del Mezzogiorno, con un finanziamento di 1.065.600.000 euro dal Programma Nazionale Ricerca Innovazione e Competitività per la Transizione Verde e Digitale e 150.000.000 euro per gli Ecosistemi per l’Innovazione nel Mezzogiorno.
13) Riforma fondi per la coesione
Il sistema di erogazione dei fondi dell‘Unione Europea per la coesione per il periodo 2021-2027 è stato riorganizzato per coordinare meglio il tutto con il PNRR e il Fondo per lo sviluppo e la coesione, identificando interventi prioritari in vari settori già selezionati o pianificati.
14) Controlli contratti istituzionali di sviluppo
È previsto un controllo sull’attuazione dei contratti istituzionali di sviluppo in corso, con la possibilità di trasferire le funzioni del responsabile unico del contratto al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri se necessario.
15) Programma nazionale cultura
È stato introdotto uno specifico Piano di azione per la rivitalizzazione dei luoghi della cultura, la promozione della creatività e la riqualificazione energetica, con un finanziamento di 488 milioni di euro dal Programma Nazionale Cultura 2021-2027.
16) Arrivano i mini contratti di sviluppo
Il Decreto Primo maggio introduce i “mini contratti di sviluppo” per sostenere investimenti produttivi di media dimensione finanziaria, compresi tra 5 e 20 milioni di euro, principalmente nelle regioni del Mezzogiorno e nelle tecnologie critiche indicate nel nuovo regolamento dell’Unione Europea “Strumento per la transizione economica e sociale sostenibile“.